2 marzo 2009
Benevento-Sorrento 1-0 Dopo le due sconfitte maturate contro Crotone e Ternana, il Benevento riassapora il gusto della vittoria - lostregone.net

domenica 01 marzo 2009 - 20:06
La
quiete dopo la tempesta: i giallorossi superano i rossoneri grazie ad
un colpo di testa del capocannoniere del torneo Clemente
Benevento:
Mondini, Aquilanti, Colombini, Ferraro, Landaida, Ciarcià (79’
Palermo), Carcione (74’ Cejas), De Liguori, Statella (56’ Imbriani),
Clemente, Castaldo. A disp. Corradino, Cinelli, Bueno, Evacuo. All.
Soda Sorrento: Spadavecchia, Vanin, Panarelli,
Nicodemo, De Martis (45’ Minadeo), Lo Monaco, Fialdini, Agnelli (67’
Arcidiacono), Ripa, La Vista, Biancone (67’ Mirtay). A disp. Casadei,
Angeli, Maiorano, Giampaolo. All. Stringara Arbitro: Michele Liotta di Lucca; assistenti Schenone e Sirchia Reti: 1’st Clemente Note:
Giornata piovosa, terreno di gioco in non perfette condizioni.
Spettatori 2962 per un incasso di 33221 euro. Assenti i tifosi ospiti a
cui la trasferta è stata vietata dal Casms. Angoli 7 a 1 per il
Benevento.
Riassapora il gusto della vittoria il Benevento.
Dopo le due sconfitte maturate contro Crotone e Ternana, i ragazzi di
Soda riescono ad aver ragione di un Sorrento apparso piuttosto
rinunciatario. Formazione quasi obbligata per Soda che schiera Carcione al posto dell’influenzato Cejas e sceglie come tandem d’attacco la coppia Clemente–Castaldo. Mister Simonelli risponde con un 3-5-2 optando per Biancone (all’andata autoredel gol del pareggio) come partner di Ripa, preferendolo a Mirtay. L’inizio
delle ostilità porta il timbro dei giallorossi che, sin da subito,
dimostrano di volersi riscattare ad ogni costo. Già al primo minuto è,
infatti, Ciarcià che affonda sulla destra e piazza un buon cross sul
quale il bomber Castaldo arriva leggermente in ritardo. Cinque minuti
più tardi è ancora il Benevento a rendersi pericoloso con uno scambio
stretto tra Clemente e Ciarcià, percussione centrale di quest’ultimo e
tiro che termina di poco alto sulla traversa. Continuano a costruire
trame importanti gli uomini di Soda: stavolta è Colombini, al 26’ a
mettere al centro per Castaldo che appoggia intelligentemente
all’indietro per l’accorrente Clemente il cui sinistro a volo è parato
efficacemente da Spadavecchia. Il Benevento ci riprova al 34’:ancora
Colombini, servito da De Liguori, appoggia al centro per Castaldo che
però riesce solo a sfiorare la sfera, mandandola a lato. Dopo
quest’azione, la squadra sannita arretra pericolosamente il proprio
baricentro, concedendo l’unica occasione della partita agli avversari:
Biancone, dopo una serie di rimpalli, si ritrova solo davanti a Mondini
che è bravo a neutralizzare con l'istinto e di piede il tiro
dell’attaccante, evitando un gol quasi fatto. La seconda frazione
inizia sulla falsariga della prima: il Benevento entra in campo ancora
più convinto, alla ricerca di una vittoria scaccia crisi. Già al primo
minuto un cross del rinfrancato Aquilanti viene mandato in rete da
Clemente con un preciso colpo di testa. La strada si fa in discesa per
i giallorossi che ora devono solo gestire il risultato. Ci riescono
molto bene anche grazie ai cambi di Soda, apparsi opportuni e fatti al
momento giusto. Anzi, il Sorrento è costretto ancora a subire
l’offensiva dei padroni di casa che riescono a creare ancora qualche
grattacapo alla difesa rossonera: ad esempio al 56’ quando il neo
entrato Imbriani ruba palla a Panarelli, e serve in area Clemente che,
da posizione favorevole, non riesce a centrare nuovamente il bersaglio.
Nei restanti minuti, non succede più nulla di interessante. Il Sorrento
resta sulle sue, imbrigliato in una manovra sterile ed incapace di
creare pericoli. Così il Benevento può festeggiare il ritorno alla
vittoria. Vittoria che sa di liberazione.
L'occasione
ci è gradita per salutare con piacere l'esordio su queste pagine di un
nuovo collaboratore de LoStregon.net, in realtà un primo approccio (le
interviste) c'era già stato in occasione della gara con il Crotone, ma,
anche alla luce del risultato odierno e del servizio firmato, con
l'articolo di oggi diamo il benvenuto a
Massimiliano Mogavero per LoStregone.net
In
copertina la foto di Giuseppe De Blasio, del gol vincente contro il
Sorrento, da parte del capocannoniere del campionato, Giampiero
Clemente,
Simonelli: "ritengo che la società mi metterà in discusisone". Soda: "Una vittoria importante ed ottenuta con merito"
Il primo ad arrivare in sala stampa è mister Simonelli, ex tecnico del Benevento, indimenticato dal pubblico giallorosso: “Non
abbiamo fatto una buona partita. È stato un po’ come domenica scorsa,
anche se ho visto qualche miglioramento dal punto di vista difensivo,
ma resta il fatto di non aver creato pericoli agli avversari. Non era
una partita facile per entrambe le squadre, visto che anche il
Benevento era reduce da due sconfitte consecutive, ma loro sono stati
più bravi di noi a reagire e a buttarsi alle spalle questo momento
particolare. Adesso la classifica non ci sorride, siamo in zona
play-out ed è normale che a questo punto mi senta in discussione:
quando i risultati non arrivano, l’allenatore è il primo imputato.”
Il professore sposta la propria attenzione sull’accoglienza
riservatagli dai suoi ex tifosi che gli hanno donato una targa in
ricordo degli splendidi anni passati insieme e delle marcia vincente
dell’anno scorso culminata con la promozione: “Sono tornato molto
volentieri a Benevento: ho ritrovato persone a cui sono affezionato e
che voglio bene. Mi hanno fatto molto piacere gli applausi dei miei ex
tifosi: almeno loro mi hanno regalato una bella soddisfazione.”
La parola passa a Soda che applaude convinto i suoi: “Una
vittoria molto importante, ottenuta con grande merito, senza mai
concedere nulla al Sorrento. Nessuno dei miei era al 100% ed è per
questo che la vittoria vale ancora di più. In un campionato lungo e
difficile ci può stare un periodo in cui non riesci a vincere: ora la
speranza è di esserci messi alle spalle questo momento, ma non dobbiamo
mai abbassare la guardia . Mi è piaciuto molto lo spirito dei ragazzi
che è poi quello che era mancato nelle partite precedenti: abbiamo
dimostrato che quando giochiamo con il giusto mix di concentrazione e
volontà possiamo battere chiunque. A questo è servito il ritiro: a
ricompattarci e a ritrovare lo spirito giusto. Adesso c’è la sosta che
arriva nel momento giusto: potremo recuperare completamente giocatori
importanti e avremo una settimana in più per preparare la partita col
Pescara.”
Contento della vittoria anche il capitano Vincenzo De Liguori: “Abbiamo
condotto la partita come volevamo: con ordine e disciplina. Oggi a
centrocampo siamo andati molto bene, anche grazie a Clemente e Castaldo
che molto spesso ripiegavano per venirci a dare una mano. Adesso la
classifica si è accorciata nuovamente: questo dimostra quanto sia
complicato ed equilibrato questo campionato. Ogni giornata riserva una
sorpresa, un ribaltone in classifica ed è per questo che crediamo
ancora di poterlo vincere: nessuno è imbattibile.”
Anche Gigi Castaldo dice la sua:
“Non è mai facile sbloccare il risultato, ma siamo stati bravi ed
abbiamo disputato un’ottima gara, sia sotto il profilo del gioco che
dal punto di vista fisico, visto che molti di noi non stavano bene,
compreso il mister. Tre punti più che meritati, legittimati dal fatto
che abbiamo messo sotto il Sorrento per tutta la partita, senza dargli
alcuna possibilità di reagire allo svantaggio.”
di Massimiliano Mogavero per LoStregone.net
domenica 01 marzo 2009 - 23:14
Mondini salva risultato. De Liguori combattente. Clemente risolutore
Mondini, 7:
perché se, nell’unica occasione che i suoi compagni concedono al
Sorrento, non deviasse con l’istinto e l’esperienza, di piede, quel
tiro di Biancone, ci ritroveremmo qui a discutere con altri toni e con
altre modalità. Quel gesto ha lo stesso peso specifico di un gol: è
stato il raddoppio del Benevento.
Aquilanti, 6,5:
sicuramente meglio della precedente occasione con il Crotone, tuttavia
non appare mai convinto fino in fondo dei propri mezzi. Sin troppo
morbido in talune circostanze quando, invece, occorrerebbe durezza. Sin
troppo timido nelle sortite in avanti, quando, invece, occorrerebbe
maggiore intraprendenza. Eppure dal suo piede parte l’assist vincente
per il gol partita, segno che se vuole, ma soprattutto se inizia a
credere maggiormente in se stesso e nelle sue qualità, può dare molto a
questa squadra.
Colombini, 6,5: buona partita condida da determinazione, attenzione, concentrazione. E’ sempre nel posto giusto al momento giusto.
Ferraro, 7:
mezzo voto in più per il semplice fatto che non è affatto facile uscire
dalla naftalina e farsi trovare pronto e smagliante così come si è
fatto trovare il nostro Sasà. Complimenti.
Landaida, 6,5:
il solito puntuale apporto di concretezza. Guida il reparto con la sua
esperienza e la solita calma. Ripa? Nessuno si è accorto della sua
presenza.
De Liguori, 7,5: quando ripone il
fioretto e combatte con la scimitarra sembra davvero uno di quei pirati
così magistralmente raccontati da Salgari. Non c’è pallone che passi
per il centrocampo su cui non si avventi con i suoi tacchetti famelici.
E’ l’anima di questa squadra e se gli si chiede di combattere lui c’è.
Ciarcià, 6,5:
luci ed ombre. Fa un gran lavoro da ariete, cercando di bucare più e
più volte il Sorrento sulle fasce, prima a destra e poi a sinistra. A
volte sembra intestardirsi troppo palla al piede, quando sarebbe
opportuno rilasciare la sfera qualche secondo prima. In ogni caso la
sua tecnica abbinata a quella dei compagni del reparto avanzato fa male
e non poco alla difesa avversaria.
Carcione, 6:
ha il merito di alleggerire De Liguori da compiti di costruzione. Su di
lui pesa il fardello di non far rimpiangere le geometrie di Cejas. Ci
mette voglia e, probabilmente, troppa iniziativa personale. Doveva e
dovrebbe provare di più le cose semplici piuttosto che ricercare sempre
la giocata più difficile. La personalità non gli manca, se seguirà i
dettami del mister, trovando la giusta dimensione, potrà offrire un
valido contributo nel finale di campionato.
Castaldo, 6,5: solita partita di grande sacrificio, con la macchia di un gol “bruciato” nel primo tempo. Ormai è una consuetudine vederlo “selvaggiamente picchiato”
dai difensori avversari ma è il suo destino, quello di un calciatore di
una classe cristallina che palla al piede è irresistibile, che mette le
sue caviglie a disposizione della squadra, per farla respirare,
rifiatare e riproporsi.
Clemente, 7: è la
benzina del Benevento: quando c’è la squadra corre. Undicesimo gol
stagionale, primo posto nella graduatoria dei marcatori del girone.
Quando “il pupo siciliano” si piega anche alle esigenze di
squadra, con sacrificio e dedizione, tutto il team se ne avvantaggia e
magicamente tutte le azioni importanti passano per i suoi piedi.
Speriamo che il lungo digiuno dal gol sia solo un ricordo e che, da ora
alla fine, vedremo sempre un Clemente che conclude la gara tra gli
applausi della folla, senza più una goccia di sudore da spendere.
Statella, 6:
un voto di incoraggiamento ma che premia anche l’averlo visto ripiegare
in fase difensiva con maggiore frequenza rispetto al passato. E’
giovane e deve ancora imparare molto, le qualità da sole, senza
dedizione, non bastano per emergere. Se riesce a “star dentro” la partita, secondo dopo secondo, potrà togliersi tante soddisfazioni. Altrimenti rischia di restare un “narciso incompreso”.
Subentrati: Imbriani, 7:
pimpante, deciso e volitivo come nei giorni migliori. Segnalato in gran
spolvero, ha messo in campo la sua beneventanità e le sue qualità
tecnico e tattiche. Bravo.
Cejas, 6:
debilitato e ammaccato. Entra ma nessuno se ne accorge. Mette in gara
l’animosità, le geometrie e la calma di cui si sentiva la necessità in
quel momento.
Palermo, 6: fino a venerdì non
si era nemmeno allenato, ma chiamato dal tecnico a stringere i denti
per dar manforte alla squadra si fa trovare pronto e lucido. Dà tutto
quel che ha e, sebbene abbia giocato spiccioli di gara, merita la stima
incondizionata per la dedizione alla causa.
All. Soda, 7,5:
non è stata una settimana facile, né per lui né per la squadra che lui
doveva guidare, ma mister Soda ci ha buttato dentro l’anima. Ha
studiato e ristudiato, visto e rivisto, analizzato e vagliato ogni
singolo aspetto di questa squadra, in mezzo ad una vera e propria
epidemia influenzale che ogni giorno gli ostacolava il lavoro.
Nonostante ciò, ha chiamato a raccolta la sua truppa e gli ha chiesto
di ritrovare quella umiltà, viatico necessario per la vittoria,
probabilmente perduta per strada. Ha chiesto alla squadra di mettere in
pratica le sue idee, in ogni fase della contesa, a qualunque costo ed
in qualunque situazione e condizione. Ha chiesto alla squadra di
stringere i denti e di non aver timore degli incubi, di se stessi e
delle ombre. Le vittorie arrivano con il sacrificio e con un grande
condottiero. Bravo mister.
di Gianrocco Rossetti per LoStregone.net
fonte: lostregone.net
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