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di Alessandro Maglione
Arrivano ancora nei minuti di
recupero i tre punti per la capolista Cremonese che sembra abbonata
alla zona Cesarini. Contro un Benevento in netta ripresa la squadra
di Venturato non brilla rischiando in un paio di circostanze la
capitolazione ma gli stregoni hanno le polveri bagnate e sciupano
tutto, subendo la rete beffa ben oltre il tempo regolamentare. Grida
vendetta per i giallorossi soprattutto l’errore di Castaldo che si
presenta tutto solo davanti a Gazzoli ma dopo averlo aggirato si fa
recuperare da un difensore e l’ottima occasione sfuma.
Vince in rimonta il Novara che segna
quattro gol in appena diciannove minuti ma sulla gara pesa una
direzione arbitrale discutibile. L’episodio incriminato accade alla
fine del primo tempo quando il signor Donati di Ravenna assegna un
penalty generoso al Novara (fallito per bene due volte da Bertani)
espellendo contemporaneamente Bonatti, reo di aver interrotto a suo
giudizio una chiara occasione da gol. Pochi minuti prima è il Lumezzane
a portarsi avanti con un colpo di testa di Marconi, ma con un uomo in
meno per tutta la ripresa i ragazzi di Menichini cadono sotto i colpi
di un Novara cinico al punto giusto, l’unica formazione in grado di
reggere il ritmo della capolista Cremonese.
Non smette di segnare Chianese e vola
l’Arezzo che rifila due reti ad una Paganese sempre più ultima. Sul
taccuino da segnalare per l’attaccante amaranto anche l’assist a Togni
per la rete del raddoppio ad inizio ripresa e praticamente la partita finisce qui con i campani quasi mai seriamente pericolosi.
Un Benassi in versione saracinesca
consente al Perugua di riprendere a macinare punti con gli umbri che
regolano un Pergocrema con una marcatura di Bondi nel primo tempo. Gli
ospiti sprecano troppo in zona gol trovandosi davanti un portiere in
giornata di grazia che mette il sigillo sulla vittoria con un
intervento straordinario su un colpo di testa di Cazzola a pochi minuti
dal termine.
Si sblocca solo a duecentoquaranta
secondi dalla fine la gara tra Varese e Figline con i lombardi che
trovano la via del gol con Momentè, abile a sfruttare una sponda di
Pisano. La gara non regala grosse emozioni ed il solo Chiesa (alla
cinquecentesima partita in un campionato
professionistico) prova a smuovere le acque con qualche accelerazione
delle sue. Poi, quando lo zero a zero sta per materializzarsi, arriva
il guizzo dei padroni di casa bravi a crederci fino all’ultimo.
Un paio di amnesie dell’Alessandria
spianano la strada al Lecco che ottiene la sua seconda vittoria
consecutiva in casa. Il protagonista della gara è Ciano che apre e
chiude le marcature mentre il 2-0 porta la firma di Corrent. Di
Rodriguez la rete del 2-1 che illude i piemontesi che non danno mai
l’impressione di poter conquistare un risultato positivo.
Un primo tempo disastroso condanna alla sconfitta un Sorrento contestato dai propri tifosi e sempre più impelagato nelle zone basse della classifiche. Il Monza passa al campo Italia
complice una svista del portiere dei rossoneri Marconato ed un rigore
realizzato da Iacopino. Nella ripresa Simonelli prova ridisegnare la
squadra ma il gol della speranza arriva solo al 42’ quando è ormai
troppo tardi.
Dopo ben cinque turni di astinenza il
Foligno ritrova i tre punti e lo fa in trasferta contro un Viareggio
troppo sterile in attacco. Gli ospiti segnano con Calderini (delizioso
il suo pallonetto) e poi stringono i denti rischiando qualcosa nella
ripresa, ma nel recupero trovano la rete del 2-0 che mette al sicuro
questa preziosa vittoria.
Costa cara a Di Chiara la sconfitta di
Busto Arsizio contro la Pro Patria del nuovo tecnico Cosco. Alle porte
c’è Notaristefano che dovrebbe essere a breve il nuovo allenatore di
una squadra in caduta libera e con soli sette punti al suo attivo.
Sorride invece la Pro Patria, tornata al successo dopo sei giornate. Il
gol che vale i tre punti arriva nella ripresa e porta la firma di
Melara con la complicità di Malatesta non esente da colpe nella
circostanza.
fonte: realsports.it