31 maggio 2008
Cavese: Cambia la facciata del Simonetta Lamberti
Cambia la facciata del Simonetta Lamberti
di Fabio Apicella
Stamane,
alle ore 12, sono state scoperte i due pannelli in onore di Simonetta
Lamberti dinanzi allo stadio. All'incontro hanno partecipato numerose
autorità cittadine tra cui il primo cittadino Gravagnuolo, Monsignor
Soricelli ed il delegato allo sport Pasquale Scarlino. Presente anche
il giudice Lamberti con la moglie. A realizzare la stele commemorativa
sono stati gli artisti calabresi Antonello ed Ermonde Leone. Dopo aver
"liberato" le opere il sindaco ha dato l'opportunità di poter ammirare
gli ultimi lavori effettuati all'interno dello stadio stimabili in una bella rinfrescata alla tribuna.....
P.S.
permettetemi un appunto, essendo l'opere fatta di ceramica mi sono
chiesto: ma tra tante industrie e botteghe artigiane di ceramica che
pullulano nel nostro territorio c'era realmente il bisogno di
richiederle fuori regione. Ovviamente non offendendo i due artisti
autori di un opera molto bella che sicuramente verrà apprezzatta da
tutta la città.
Di seguito le foto dell'opera.



Il calciomercato aquilotto
di Fabio Apicella
Scelto
l'allenatore ora bisognerà allestire la compagine che disputerà il
prossimo campionato. Il D.S. Dionisio sembra avere le idee chiare su
quelli che saranno i movimenti di mercato per rinforzare e, di
conseguenza, sfoltire l'attuale rosa. La prima questione da affrontare
è quella riguardante il portiere. Al momento sono poche le possibilità
di rivedere il cavese Criscuolo come portiere titolare per la prossima
stagione. La società è alla ricerca di un portiere più giovane e che
dia ampie garanzie sotto il profilo atletico. Ovviamente tutto può
essere messo in discussione
se il buon Vincenzo accetti di rigiocarsi il posto con l'eventuale
nuovo arrivo. In difesa sembrano certe le riconferme di Nocerino,
Cipriani, Farina, Geraldi, Cipriani e Pierotti. A loro si andrà ad
aggiungere il ritorno del giovane Andreozzi, reduce da due buone
stagioni disputate con l'Aversa Normanna. Dopo le buone prestazioni nel
campionato appena concluso è da ritenersi difensore anche Frezza. Andrà
via Panarelli, in scadenza di contratto, dopo una stagione abbastanza
travagliata. A centrocampo Dionisio è alla ricerca di un regista di
categoria che sappia dettare i tempi ed a cui verranno affiancati
Alfano, Favasuli e Scartozzi. Promosso in prima squadra il promettente
Siano. In bilico la posizione di Vincenzo Riccio, legato da un altro
anno di contratto. Sicuro partente Catalano. Lascerà Cava anche Pietro
De Giorgo destinato a giocare in serie B. Le destinazioni più probabili
sembrano essere Ascoli, Bari e Salerno. In attacco sicuri di
una riconferma Tarantino ed Aquino. Per Sorrentino si dovrà aspettare
un pò di tempo per capire le strategie di mercato del Perugia anche se
il calciatore ha
un ingaggio abbastanza elevato e per rimanere dovrà, inevitabilmente,
essere disposto ad un piccolo sacrificio economico decurtandosi una
parte dell'attuale stipendio. Incassati gli acquisti dell'esterno
Bernardo e della scommessa Mallardo, il reparto offensivo verrà
rinforzato con l'ingaggio di una punta centrale già bloccata dalla
società ma di cui non si conosce ancora il nome. Andrà via l'albanese
Shiba, probabilmente in C2, che ha bisogno di fare esperienza. Per
quanto riguarda Giampaolo, anch'egli con il contratto in scadenza nel
2009, si valuterà in comune accordo con mister Camplone e con il
calciatore stesso per capire se il talentuoso attaccante ha ancora
voglia di mettersi in discussione.
Vincenzo Cestaro torna alla Cavese
di Vincenzo Paliotto
La Cavese
nell’ambito del progetto del rinnovo dello staff tecnico da mettere a
disposizione del nuovo allenatore Andrea Camplone si affida nuovamente
nel ruolo di preparatore atletico a Vincenzo Cestaro, già in forza alla
squadra metelliana per ben tre stagioni dal 2004 al 2007. Al 38enne
preparatore atletico di origini napoletane la società metelliana ha
proposto un contratto biennale. Reduce dall’esperienza non proprio
fortunata in quel di Foggia, in cui era stato accompagnato anche dal
preparatore dei portieri Cotugno, Cestaro ha accettato con entusiasmo
il suo ritorno alla Cavese, convinto da una società che ha apprezzato
l’ottimo lavoro svolto in passato. Oltretutto lavorerà al fianco di
Camplone adotta il modulo del 4-3-3, che lo stesso Cestaro conosce in
maniera approfondita.
Cestaro
in pratica ha speso fino ad ora la sua carriera alla corte di mister
Salvatore Campilongo, che lo aveva scoperto e lanciato nella stagione
del 2003/2004 in Serie D con l’Ariano Irpino di Ottavio Cutillo.
Quindi, il suo approdo a Cava de’ Tirreni, dove in tre anni Cestaro e
Campilongo hanno raggiunto per due volte i play-off, nel 2007 in Serie
C1, e quindi brindato ad una promozione dalla Serie C2 nel 2006. Il
preparatore atletico era già stato scelto prima che fosse individuato
il nuovo allenatore della squadra. Cestaro, infatti, conosce bene
l’ambiente di Cava de’ Tirreni e soprattutto avrà il vantaggio di aver
lavorato già con molti degli atleti che avrà alle sue dipendenze come
Alfano, Farina, Cipriani, Nocerino, Tarantino e quel Peppe Aquino, che
già sogna di riportarlo ai suoi abituali livelli. Oltretutto il tecnico
di origini napoletane è stato tra i maggiori artefici dell’esplosione
di Sergio Ercolano, pescato nel Sapri ed adesso trascinatore del
Perugia.
Cestaro sarà accompagnato nella sua nuova avventura con la Cavese anche dal prof. La Marca,
che si preoccuperà di rimettere in sesto ed allenare i calciatori
infortunati. Un ritorno quello di Cestaro sicuramente gradito dalla
città e dalla tifoseria.
Andrea Camplone è il nuovo allenatore della Cavese
di Vincenzo Paliotto
Andrea
Camplone proviene da un ambiente calcistico affascinante, prestigioso e
romantico come fu il Pescara di Giovanni Galeone, che approdò in Serie
A tra lo stupore generale, rivelando anche un calcio bello e
scintillante. Pescarese doc, classe 1966, Camplone è del quartiere di
Borgomarino, zona della città rinomata soprattutto per la dedizione dei
loro abitanti alla pesca. Ed il mister abruzzese ha proprio due
fratelli pescatori, mentre lui si è dedicato a quel calcio, che ne ha
fatto un professionista serio ed apprezzato. Un carattere forte e
deciso, per uno che ha perso prematuramente la figura paterna quando
aveva appena dieci anni.
Calcisticamente
è cresciuto nel Pescara e nel 1986/87 ha vinto, con alla guida appunto
Galeone, il campionato cadetto approdando in massima divisione con
molto clamore. Infatti, quel Pescara si iscrisse in extremis al
campionato e con una squadra quasi tutta fatta in casa approdò nel
campionato più bello del mondo. Con gli abruzzesi ottenne la permanenza
in Serie A, quasi con gli stessi effettivi, rinforzandosi però con
gente come il brasiliano Leo Junior e lo slavo Blaz Sliskovic, maestro
nei calci di punizione. Tra A e B ha indossato per 188 volte la maglia
del Pescara con un gol all’attivo, prima di passare al Perugia,
all’Ancona ed al Gubbio, spendendo un’ottima carriera. Il suo nome
passò alla leggenda del calcio pescarese come il GattaBeniniCamplone, i primi tre giocatori della mitica squadra di Galeone.
Ha
iniziato ad allenare abbastanza giovane all’età di 36 anni nella
stagione del 2002/2003, sedendosi sulla panchina del Penne, piccola
squadra ma con molta tradizione della provincia pescarese. Il Penne
disputava il campionato di Eccellenza Abruzzese. Con la formazione
biancorossa Camplone rimane per ben quattro stagioni, ottenendo nel
2004/2005 la promozione in Serie D. Quindi, nello stesso campionato di
Serie D ottenne un quinto posto, portando la squadra alla disputa dei
play-off. Un risultato decisamente clamoroso ed importante. Tra l’altro
nelle file della propria squadra si mette in luce l’argentino Correa,
che lo seguirà al Lanciano, prima di spiccare il volo per la Serie A.
Camplone adotta il modulo del 4-3-3, molto equilibrato e poco
sbilanciato, e si rivela allenatore dalla personalità forte. Infatti,
nell’estate del 2006, mentre pensa di continuare la propria carriera in
D con la Cagliese o al massimo in C2 con la Pro Vasto, lo chiama addirittura
in C1 il Lanciano, che ha rivoluzionato la propria politica societaria.
Infatti, i frentani si affidano ad una squadra giovane e su cui
scommettere e scelgono come guida tecnica proprio quella di Camplone.
Non a caso il Lanciano figura come la rivelazione del girone b della
C1. Anche se a gennaio del 2007 viene esonerato per divergenze con la
società, che nel mercato di riparazione cede i migliori, tra cui Correa
e Colussi, senza rimpiazzarli. Arriva in panchina Andrea Chiappini, che
però deve lasciare nuovamente il posto a Camplone, che guida la squadra
rossonera alla salvezza meritata. L’exploit di Lanciano lo fa diventare
un nome importante per la serie C ed infatti arriva la chiamata più
attesa da parte del Pescara. Il sogno di Camplone è proprio quello di
allenare il club biancazzurro, che però è in un momento di crisi senza
società e senza squadra. L’avventura dell’allenatore pescarese dura
pochissimo, in quanto in riva all’Adriatico non ci sono i presupposti
per allenare. Per non rimanere a spasso accetta coraggiosamente la
panchina del Martina nello stesso girone. Tuttavia, anche i martinesi
vivono una situazione societaria precaria e Camplone conclude anzitempo
il proprio mandato, lasciando il posto a Florimbi.
Quindi,
dopo una trattativa lunga ma non estenuante, Camplone approda con
entusiasmo e buoni propositi sulla panchina della Cavese, firmando un
contratto annuale. L’allenatore pescarese sostiene fermamente il
progetto di Dionisio e della società e si sente molto stimolato
dall’avventura con i metelliani. Il suo vice sarà Dario Rossi, che
chiusa la carriera agonistica si mette a disposizione della società con
grande professionalità. Con Camplone ed il suo 4-3-3 la Cavese inizia un’altra entusiasmante avventura.
vincenzopaliotto@cavese.it http://www.cavese.it/principale.htm
|