13 ottobre 2008
La Cremonese riapre il suo e l'altrui campionato: 3 -1
fonte: vascellocr.it
Saverino dà il via alla vittoria della riscossa trasformando il primo dei tre calci di rigore della partita
Lunedì il derby col Pergocrema sconfitto 1-0 a Cesena, due opposti umori
La capolista Pro Patria incassa la prima sconfitta , quattro gol tutti da fermo, partita allo spasimo
con i grigiorossi determinati, capaci di soffrire
Doppietta
di Saverino, prima su calcio di rigore poi con una punizione dal limite
- Accorcia, su rigore nella ripresa Correa, con la squadra di Iaconi
ridotta in dieci dal 38' del primo tempo per l'espulsione di Cremonesi
- Ma nel finale parte in contropiede Carotti, viene abbattuto e sul
terzo rigore della gara, mal diretta, trasforma Temelin, entrato da
poco ed al quale Saverino concede il penalty - Vittoria meritata,
qualche sprazzo dei tiogrotti che però si sono arenati davanti all'area
della Cremonese, capace di sfruttare i loro vuoti difensivi ( e
l'assenza di Fofana) sin dalle prime battute del supermatch

Il
raddoppio di Saverino, su micidiale calcio di punizione, il portiere
Anania è visibilmente colto di sorpresa (fotoservizio Gibellini)
Una vittoria che può essere la base del rilancio
di Alexandro Everet
Finalmente!
Dopo una serie di prestazioni non esaltanti, la Cremonese fa la voce
grossa e ferma la lanciatissima capolista Pro Patria, sei vittorie in
sei partite, riaprendo di fatto il suo campionato su nuove basi. Una
vittoria frutto di una prestazione di livello (la migliore del
campionato, meglio anche che con la Pro Sesto, unica precedente gara
convincente) , soprattutto di carattere, di orgoglio, di umiltà. Sono
state queste le armi decisive, armi che i grigiorossi hanno ritrovato .
Al momento buono i giocatori si sono guardati dentro e hanno tirato
fuori il meglio, ottenendo un successo che potrebbe segnare la svolta
del campionato. Il risultato porta la firma di Temelin, l'ex di
turno, ma soprattutto di Saverino, autore di una doppietta e finalmente
in progresso. Non ha fatto cose trascendentali, ma ha giocato con più
grinta di altre volte e si è preso finalmente le responsabilità che
sembrava quasi voler rifiutare finora. Insomma, ha giocato da leader
designato quale è e deve essere.. La vittoria però porta anche altre
firme. Quella di Viali, che dopo un periodo nerissimo è riemerso con
una prova di grande foga e di sostanza, tornando ai livelli cui ci
aveva abituati (tranne qualche piccola sbavatura stavolta perdonabile)
e che speriamo siano il futuro suo standard. Quella di Alberto Bianchi,
tra i migliori anche nel periodo nero e pure stavolta inappuntabile.
Quella di Carotti, motorino grintoso in mezzo al campo.
Soprattutto, più dei singoli, porta la firma del gruppo che ha
dimostrato di voler vincere e di voler fare vedere a tutti che la
Cremonese vale, è di calibro. E qui diamo merito a Iaconi (che scaccia
con questa vittoria il fantasma dell'esonero):evidentemente è riuscito
in settimana a ricompattare il morale della squadra e che stavolta ha
azzeccato le scelte per quanto riguarda il piano-partita. La Cremonese
infatti ha saggiamente profittato delle caratteristiche e della
classifica della Pro Patria per potersi chiudere e ripartire, il
classico gioco all'italiana.
I grigiorossi hanno lasciato sfogare i tigrotti sul possesso palla per
poi ripartire ogni volta. . I grigiorossi hanno patito un po' di
nervosismo in avvio ma poi sono sempre stati in partita senza mai
calare di concentrazione e dando sempre l'impressione di essere padroni
del campo anche nel finale, quando la Pro Patria spingeva a caccia del
2-2.
Buone
anche le scelte del mister sui cambi: coraggioso nel lasciare le due
punte in campo dopo il rosso a Cremonesi, ha tolto Graziani quando
cominciava a essere spompato ma è riuscito a non chiuderla ciecamente.
Insomma, il mister si è rifatto degli errori delle gare precedenti (con
PortogruaroSummaga e Lecco i suoi cambi non avevano davvero convinto).
La Pro Patria, per conto suo, ha giocato bene sul piano
dell'organizzazione ma con poca brillantezza e troppa leziosità. Ci si
aspettava qualcosa di più, gli uomini di Lerda si sono un po' guardati
allo specchio, non hanno mostrato lo stesso furore agonistico dei
grigiorossi.
Pessimo davvero l'arbitro, che ha sbagliato di qui e di là e non è
sembrato avere un metro univoco di conduzione, alternando fiscalismo e
lassismo durante il match.
Una notazione per lo sconsolato Cremonesi: al rientro dopo un anno e
mezzo stava giocando bene ma è stato espulso per un fallo che ha
peraltro posto rimedio a una situazione difficile non causata da lui.
E' davvero perseguitato dalla sf..ortuna.
Ora lo sguardo va già al futuro. Lunedì c'è il derby di Crema, altra
gara da non sbagliare. Servirà una bella Cremonese. Quella vista contro
la Pro Patria basterebbe e avanzerebbe.

Carotti in area, da qui il secondo rigore concesso ai grigiorossi e trasformato da Temelin (foto Gibellini)
CREMONESE 4-4-2 G. Bianchi; A. Bianchi, Viali, Cremonesi, Pesaresi; Gori, Carotti, Saverino, Ferrarese; Guidetti, Graziani.
A disposizione: Paoloni, Fietta, Gherardi, Coda. All.: Iaconi.
PRO PATRIA 4-2-3-1 Anania; Music, Urbano, Polverini, Barjie; Zappacosta, Cristiano; Melara, Correa, Toledo; Cammarata.
A disposizione: Petr, Di Cuonzo, Morello, Dalla Bona.All.: Lerda.
SOSTITUZIONI
40' Vitofrancesco per Ferrarese 5' st Cusano per Melara 5' st Bruccini
per Barjie 13' st Tacchinardi per Graziani 27' st Mosciaro per
Zappacosta 36' st Temelin per Guidetti.
ARBITRO Meli di Parma.
RETI 16' rigore Saverino 2' st Saverino, 9' st rigore Correa, 44' st rigore Temelin.
NOTE
Spettatori 4800 circa (di cui 1895 paganti e 2733 abbonati per un
totale di 4628 tagliandi staccati, presenti quasi 300 tifosi
bustocchi). Incasso 33095,38 Euro di cui 15345,38 Euro in quota
abbonati. Angoli 4-5. Espulso Cremonesi al 37' per fallo da ultimo uomo
su Cammarata. Ammoniti Graziani e Saverino per proteste; Carotti per
comportamento non regolamentare; Music, Correa e Polverini per gioco
falloso. Recupero: pt 2' st 4'. Giornata di sole, temperatura tutto
sommato mite. Campo in buone condizioni. Presenti in tribuna Alessandro
Costacurta, Corrado Verdelli, Alessio Tacchinardi.
PRIMO TEMPO
Una
giornata di sole accoglie le due squadre in campo. Sugli spalti il
pubblico non manca, ci sono anche parecchi tifosi bustocchi in curva
Nord. La Cremonese sceglie una formazione con alcune novità: dentro
Cremonesi, rientra tra i titolari Ferrarese, in avanti Graziani è
preferito a Temelin.
Nella Pro Patria tutto come previsto con Cammarata al posto
dell'infortunato Fofana. Sul piano tattico confermati il 4-4-2 della
Cremonese e il 4-2-3-1 della Pro Patria. L'avvio è equilibrato. Dopo 2'
Gori sbaglia un disimpegno, ne approfitta Correa per tentare un tiro
dalla distanza che si spegne però debolmente a lato. Al 3'
improvvisamente occasione clamorosa per i grigiorossi: Anania sbaglia
incredibilmente il rinvio e in pratica pesca Guidetti che cattura palla
e si invola verso la porta, l'attaccante però invece che tentare il
pallonetto col portiere fuori dai pali tenta di avvicinarsi per poi
calciare ma la scelta si rivela infelice e Anania respinge con i piedi.
Una chance davvero ghiotta, peccato.
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Lo
scout della gara conferma alcune tendenze emerse durante il match. La
Cremonese ha la caratteristica di tirare poco in porta, sono pochi i
giocatori che si prendono la responsabilità di farlo. In compenso in
questo caso la precisione è stata massima.
Ecco il dettaglio:
TIRI TOTALI Cremonese 6 (2 Saverino 1 Pesaresi 1 Guidetti 1 Temelin 1
Tacchinardi) Pro Patria 11 (5 Correa 2 Toledo 1 Music 1 Urbano 1 Cusano
1 Cammarata)
TIRI IN PORTA Cremonese 5 (2 Saverino 1 Pesaresi 1 Guidetti 1 Temelin) Pro Patria 3 (2 Correa 1 Toledo)
TIRI FUORI Cremonese 1 (1 Tacchinardi) Pro Patria 8 (3 Correa 1 Music 1 Cusano 1 Toledo 1 Urbano 1 Cammarata)
FUORIGIOCO Cremonese 2 (1 Guidetti 1 Ferrarese) Pro Patria 4 (2 Toledo 1 Correa 1 Cammarata)
FALLI COMMESSI Cremonese 26 (6 Graziani 5 Pesaresi 3 Ferrarese 3
Saverino 2 Cremonesi 2 Carotti 2 A. Bianchi 2 Viali 1 Temelin) Pro
Patria 24 (5 Cusano 4 Bruccini 3 Zappacosta 3 Cristiano 2 Cammarata 2
Correa 1 Mosciaro 1 Music 1 Urbano 1 Polverini 1 Barjie)
FALLI SUBITI Cremonese 22 (5 Graziani 4 Carotti 3 Viali 3 Pesaresi 2
Tacchinardi 1 Guidetti 1 Ferrarese 1 Cremonesi 1 Gori 1 A. Bianchi) Pro
Patria 24 (5 Music 4 Cammarata 3 Zappacosta 2 Cristiano 2 Melara 2
Polverini 1 Urbano 1 Bruccini 1 Cusano 1 Correa 1 Toledo 1 Mosciaro)
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La partita prosegue con la Cremonese che si mostra contratta, bloccata
probabilmente dall'importanza della partita e dal momento delicato.
La Pro Patria fa gioco ma tutto sommato il match è equilibrato, senza grandi occasioni per nessuna delle due squadre.
All'8' l'arbitro Meli fa arrabbiare il pubblico grigiorosso non
fischiando un chiarissimo fallo di Correa su Ferrarese a centrocampo.
In compenso al 9' Correa, lanciato da Zappacosta, viene fermato per un
fuorigioco non del tutto convincente.
La gara fila via sempre equilibrata, con la Pro Patria più
intraprendente, ma al 15' un episodio cambia il match. Punizione dalla
sinistra di Pesaresi, a centro area tutti guardano Graziani che lotta
con Polverini ma un paio di metri più in là è Barjie a tirare giù
Viali. Calcio di rigore, a nostro avviso giusto. Dal dischetto va
Saverino: silenzio sullo Zini trasformato in boato dal centrocampista
che spiazza Anania con un tiro a mezz'altezza alla sua destra. La Pro
Patria reclama subito dopo per una entrata dura in area di Viali su
Toledo ma è una protesta fuori luogo, l'azione pare infatti del tutto
regolare. Ad ogni modo i tigrotti accusano il colpo e si disuniscono
cominciando a perdere le misure sul campo. La Cremonese resta chiusa,
pronta a ripartire come prima, ma più fiduciosa e un po' più ordinata.
Al 19' Graziani subisce un fallo a metacampo da Cristiano, eccede nelle proteste e si guadagna un cartellino giallo.
La Pro Patria è in difficoltà, Lerda prova a invertire Melara e Toledo
sugli esterni. La mossa non sortisce però grandi frutti.
Dopo una lunga fase equilibrata e tattica, anzi, al 32' è la Cremonese
a farsi viva con una azione insistita che porta diversi giocatori al
cross ma Polverini e Urbano riescono sempre a liberare.
Al 33' la Cremonese si procura un'altra bella occasione: Guidetti si
libera bene di Urbano a centrocampo e si invola, serve bene a sinistra
Gori che ha lo spazio per tirare ma timorosamente e incredibilmente
quest'ultimo preferisce non farlo e tenta un improbabile passaggio di
ritorno chiuso da Music in angolo. Al 36' si fa viva la Pro Patria con
Toledo che salta Saverino sulla destra e mette in mezzo ma Giorgio
Bianchi blocca a terra.
Al 37' però svolta negativa per i grigiorossi: Pesaresi allegerisce con
sufficienza per Carotti che viene attaccato alle spalle senza che
nessuno lo avvisi del marcatore, la Pro Patria recupera palla e serve
subito Correa che mette nello spazio per Cammarata, il quale sfugge a
Cremonesi che lo prende per maglia e lo tira giù. Il fallo è al limite
e quindi non è rigore ma per Cremonesi scatta implacabile il cartellino
rosso.
Sulla punizione seguente Correa prova a calciare a girare ma la palla termina alta.
Intanto Iaconi ridisegna la squadra col 4-3-2 spostando Alberto Bianchi
al centro, abbassando Gori e arretrando Ferrarese sulla linea dei
centrocampisti. Al 40' poi Iaconi mette Vitofrancesco per Ferrarese: il
nuovo entrato si piazza terzino destro con Gori avanzato di nuovo a
centrocampo e Carotti spostato a sinistra in luogo di Ferrarese. E'
sempre 4-3-2.
Al 41' Carotti recupera un bel pallone e serve Guidetti che prova dal
limite, il tiro però è debole, Urbano lo sporca e Anania para con
facilità.
Al 43' Viali rischia con una entrata molto dura in scivolata su Melara
ma incredibilmente l'arbitro non fischia neppure il fallo tra le
proteste bustocche. Al 45' occasione per la Pro Patria: Music crossa
dalla destra, Viali lascia scorrere a centro area forse su chiamata di
Giorgio Bianchi e irrompe Zappacosta che però non riesce a controllare
e fa fallo di mano. Il primo tempo finisce così, con la Cremonese in
vantaggio ma sotto di un uomo.

Temelin chiude la partita con il terzo rigore della giornata: gli ha concesso di calciarlo Saverino, con una vera gentilezza
SECONDO TEMPO
La
ripresa inizia con le formazioni invariate. Già al 1' la Cremonese è
pericolosa con Guidetti fermato in area per una sorprendente mancata
concessione del vantaggio da parte di Meli di Parma. In compenso è
punizione dal limite per fallo di Zappacosta su Graziani. Alla
battuta va Saverino che prova a girare, la barriera della Pro Patria si
apre incredibilmente e la palla passa con Anania immobile e si infila
in rete. Sul 2-0 la partita sembra incanalata bene per la Cremonese.
La Pro Patria ad ogni modo reagisce con rabbia e attacca. Al 3' Toledo
crossa dalla sinistra, il traversone è insidioso ma fortunatamente
nessun bustocco ci arriva.
Al 5' Lerda decide di cambiare e inserisce Bruccini e Cusano per
Melara, deludente, e Barije. Il modulo non cambia ma Music si sposta a
sinistra con Bruccini a destra. La Pro Patria attacca e al 6'
costruisce una grande occasione: Cusano prova un tiro fuori misura da
destra che si trasforma quasi in un cross per Polverini che sul secondo
palo non ci arriva per un soffio. In compenso a centro area Cammarata
va giù su cinturata di Viali: la Pro Patria reclama il rigore e
stavolta pare avere ragione.
Sarà per compensare l'errore, sarà per mediocrità, al 9' l'arbitro Meli
si inventa un rigore clamoroso: Cammarata si appoggia in area su
Alberto Bianchi e l'arbitro indica il dischetto tra l'incredulità
generale. Sale alta la protesta del pubblico ma dal dischetto Correa è
implacabile e batte Bianchi, che pure intuisce, con un rasoterra
nell'angolino alla sua sinistra.
La Pro Patria a questo punto ci crede e spinge mentre la Cremonese si
chiude in difesa come logico data l'inferiorità numerica.
Al 12' Toledo prende palla sulla sinistra, si accentra e tira ma
Bianchi para a terra senza troppe difficoltà. Al 13' Iaconi mette
Tacchinardi per Graziani e passa al 4-4-1 con Mario schierato largo a
sinistra. Al 15' Music si fa ammonire per un fallo a metacampo su
Carotti.
Al 17' su punizione battuta da destra di Correa, Urbano scappa a
Vitofrancesco e colpisce di testa in solitudine ma alza clamorosamente
sopra la traversa. Al 20' l'arbitro ammonisce Saverino per proteste. La
Pro Patria insiste e al 21' ci prova Correa su punizione a girare,
palla insidiosa che Bianchi alza in angolo. Al 22' ancora Correa mette
una gran palla nello spazio per Cammarata che fortunatamente calcia
fuori misura.
La Pro Patria attacca ma senza furore agonistico, invece la Cremonese
si difende ma con ordine e grinta. Al 27' Carotti viene ammonito per
aver allontanato palla a gioco fermo. Nello stesso momento Lerda prova
il tutto per tutto: dentro la punta Mosciaro per il centrocampista
Zappacosta per una sorta di 4-2-4 superaggressivo con Correa scalato a
centrocampo.
Al 28' l'arbitro riprende Bettoli in panchina perchè quando la palla
esce la ripresa del gioco è troppo lenta a suo avviso, suscitando
ulteriori proteste del pubblico. Al 29' l'arbitro lascia proseguire
un'azione poi ammonisce Correa per un fallo su Carotti. Al 35'
Polverini commette fallo su Guidetti in ripartenza e viene ammonito. Lo
stesso Guidetti, stanchissimo, al 36' lascia il posto a Temelin.
Al 38' su cross di Bruccini da destra Mosciaro salta e di testa batte
Giorgio Bianchi con l'aiuto del palo, ma l'arbitro stavolta annulla
giustamente per chiaro fallo dello stesso Mosciaro su Viali.
Nonostante la superiorità numerica e l'indubbia pressione la Pro Patria
appare scarica e la Cremonese sembra sempre in controllo della partita.
E infatti al 43' Tacchinardi mette una gran palla per Carotti che se ne
va in area e viene attaccato fallosamente alle spalle da Bruccini. E'
rigore sacrosanto. Temelin si impossessa della palla e calcia battendo
Anania, che pure tocca la palla, con un tiro basso alla sua destra.
E' il gol dell'ex per Temelin, il terzo in due stagioni.
La Pro Patria è ormai in balia e al 45' Pesaresi lancia Tacchinardi che
vola fino in area di rigore, tiro e stavolta si frappone Polverini col
corpo.
Al 48' Cammarata suggerisce di testa per Mosciaro in area ma la punta
non ci arriva. Ci prova ancora Correa su punizione ma la palla è alta.
La gara è finita, la Cremonese vince 3-1, con pieno merito, su una Pro
Patria deludente.
A Iaconi 7 in pagella, come a Carotti e Tacchinardi 7 ,5 a Saverino
G. Bianchi 6,5
- Molto sicuro. Sul rigore per poco non ci arriva, nelle altre
circostanze in cui è chiamato in causa, pur non dovendo compiere grandi
parate, se la cava sempre bene.
A. Bianchi 7 - Impeccabile, come sempre del resto. Sul rigore il fallo è suo ma noi non l'abbiamo proprio visto.
Viali 7
- Finalmente torna ai suoi livelli abituali. Gli perdoniamo anche
qualche sbavatura: il fallo da rigore su Cammarata non visto (per noi
c'era) e un fallaccio su Melara nel primo tempo che l'arbitro ha
graziato (non ha neppure fischiato, sarebbe stato da giallo forse di
più). Bravo anche in avanti dove si procura il rigore tendendo un
trappolone a Barjie. Speriamo che abbia ritrovato la via maestra e che
non l'abbandoni più.
Cremonesi 6,5
- Gioca bene, titolare dopo un anno e mezzo di inattività (non era
certo facile rientrare, in una partita come questa poi). Peccato che
dopo 37 minuti sia costretto a fermare Cammarata lanciato a rete
guadagnandosi il rosso (forse ingenuo nel far fallo ma bravo nel farlo
fuori area, al limite). Ora dovrà stare fuori, di nuovo.
Perseguitato
Pesaresi 6,5
- Torna a giocare bene dopo 2-3 gare pessime. Mezzo punto in meno però
per la brutta palla persa in uscita dalla difesa che dà il là
all'azione dell'espulsione di Cremonesi (il passaggio avventato a
Carotti è roba sua).
Gori 6 -
Molto diligente, con qualche errore. Soprattutto non ha il coraggio di
tirare quando Guidetti gli porge una palla d'oro nel primo tempo. Ad
ogni modo un 6 abbondante
Carotti 7
- Motorino inesauribile. In una partita di lotta e carattere si trova a
suo agio e alla fine si procura anche il rigore del 3-1, avendo poi
l'onestà di ammettere praticamente che non c'era.. Bravo.
Saverino 7,5
- Doppietta, su rigore (e non era facile restare freddi) e su punizione
(qui lo aiuta la barriera).. E poi una prova grintosa, senza fare
grandi cose ma prendendosi finalmente delle responsabilità. In
crescita, deve diventare il leader della squadra.
|
Ferrarese 6 - Sacrificato per motivi tattici dopo 40 minuti. Sin lì senza infamia e senza lode.
Graziani 6
- Molta lotta, si procura diversi falli e difende tanti palloni. Eccede
però nelle proteste fino a rimediare il giallo. Esce spompato dopo
un'oretta.
Guidetti 6 -
Bravissimo quando se ne va e poi serve a Gori una palla d'oro. Meno
quando spreca un pallone ghiottissimo regalatogli da Anania, uno di
quei palloni che di solito non sbaglia. Non male, ma da un giocatore
del suo calibro ci aspettiamo qualcosina di più.
Vitofrancesco 5,5 - Entra a freddo dopo quaranta minuti e fatica a entrare in partita.
Tacchinardi 7 - Ottimo impatto sulla gara. Suo l'assist per Carotti sul rigore del 3-1, sfiora anche il gol personale.
Temelin 6,5 - Pochi minuti. Il tempo per trasformare il rigore del 3-1 e timbrare il cartellino dell'ex.
Iaconi 7
- Stavolta il mister azzecca tutto, piano-partita e cambi. E anche la
preparazione della gara in settimana, a giudicare dalla grinta della
squadra.
Ora ci attendiamo una conferma, contro formazioni meno forti della Pro Patria ma certamente anche meno compassate.
Comunque, a scanso di equivoci, la strada intrapresa è quella giusta.
PRO PATRIA Anania 5,5 (portiere mediocre); Music 6 (compitino); Urbano 6 (dietro si fa valere ma davanti si mangia un gol fatto); Polverini 5,5 (un po' ingenuo in alcune circostanze); Barjie 5 (provoca il rigore di Viali e anche per il resto non convince); Zappacosta 5,5(combina pochino e commette alcune sbavature); Cristiano 6 (altro che fa il compitino); Melara 5 (deludente); Correa 6,5 (ha qualità e regala due-tre giocate di alto livello ma potrebbe fare di più); Toledo 6 (senza infamia e senza lode); Cammarata 6,5 (procura rigore ed espulsione, si affida sempre al mestiere e all'esperienza); Bruccini 6 (fa la sua parte) Cusano 5,5 (si vede poco) Mosciaro 5,5 (troppo poco).
All.: Lerda 5,5 - La sua Pro Patria è ben organizzata ma manca di grinta.
Arbitro 4 - Meli di Parma sbaglia davvero troppo, sia sulle piccole cose sia sulle grandi.
Il
rigore su Viali c'è, quello su Cammarata ci pare inventato (anche se
qualcuno ha visto un mani di Alberto Bianchi), quello su Carotti idem.
E non ne fischia uno che c'è di Viali su Cammarata.
Inoltre
non concede in modo cervellotico il vantaggio a Guidetti sull'azione
che poi porterà fortunatamente al 2-0 su punizione di Saverino.
Insomma, peggio di così...
|

Uno
dei tentativi di rimonta della Pro Patria che però si rivela poco
efficace in penetrazione, ma qualche brivido non manca per il tifo
grigiorosso: ecco un diagonale che uscirà di poco inseguito da Melara
L'ANGOLO TATTICO
- ll calcio d'inizio di Cremonese-Pro Patria non ci sono sorprese sul
piano tattico. La Pro Patria gioca col 4-2-3-1 previsto: davanti al
portiere Anania da destra giocano Music, Urbano, Polverini e Barjie. A
centrocampo i due mediani sono Zappacosta più a destra e Cristiano più
a sinistra. Sulla trequarti da destra giocano Melara, Correa e Toledo.
In avanti in assenza di Fofana la punta è Cammarata. La curiosità è
che sia i terzini che i trequartisti sono invertiti rispetto al piede
di calcio (cioè i destri giocano a sinistra e i mancini a destra),
probabilmente per favorire le giocate verso il centro, caratteristica
della squadra bustocca.
La Cremonese risponde col consueto 4-4-2: Giorgio Bianchi in porta;
difesa con da destra Alberto Bianchi, Viali, Cremonesi e Pesaresi; a
centrocampo da destra Gori, Carotti, Saverino e Ferrarese; Guidetti e
Graziani di punta.
La partita inizia con la Cremonese un po' contratta sul piano emotivo.
La Pro Patria è più propositiva ma fa solo possesso palla per linee
orizzontali, con la Cremonese comunque ben chiusa, molto stretta sia in
difesa sia a centrocampo. L'unica difficoltà dei grigiorossi è
l'incertezza fra i mediani su chi deve seguire Correa che gioca tra le
linee ma col passare dei minuti si mette a posto anche questo
meccanismo. A favorire la Cremonese c'è il ritmo compassato della Pro
Patria, che gioca bene ma senza brillantezza e come sappiamo la
Cremonese soffre invece le squadre di corsa e rapidità. Al sedicesimo
l'episodio del rigore cambia il match. Una volta in vantaggio la
Cremonese prende fiducia e appare sempre più ordinata mentre la Pro
Patria si disunisce e perde un po' le misure. Lerda prova a invertire
Melara e Toledo ma i bustocchi faticano sempre perchè la Cremonese si
chiude bene e non concede mai lo spazio per verticalizzare, l'azione
rimane sempre per linee orizzontali.
L'unica sbavatura dei grigiorossi riguarda le ripartenze che non sempre
sono perfette, anche se migliori delle gare precedenti. Si perde però
sempre qualche pallone di troppo in zona calda e così il momento buono
grigiorosso si interrompe al 37' con una brutta palla persa da Pesaresi
che con un passaggio avventato mette in crisi Carotti. La Pro Patria
recupera palla ed è brava a verticalizzare subito. Cremonesi è
costretto al fallo e la Cremonese resta in dieci. Iaconi sposta Bianchi
in mezzo e arretra Gori terzino, a centrocampo Ferrarese scala sulla
linea dei centrocampisti a comporre un 4-3-2. Al 40' entra
Vitofrancesco per Ferrarese e va a fare il terzino con Gori riportato
avanti e Carotti spostato interno sinistro in un rinnovato 4-3-2.
Coraggiosamente Iaconi mantiene in campo le due punte, chiudendo al
centro dove la Pro Patria tende a giocare di più e rinunciando agli
esterni.
La Pro Patria inverte di nuovo gli esterni ma incassa il 2-0 su
punizione di Saverino, poi al quinto della ripresa Lerda mette Bruccini
e Cusano e toglie l'inconcludente Melara e Barjie. Cusano va al posto
di Melara mentre Bruccini va a fare il terzino destro con Music
spostato a sinistra. La Pro Patria, che sino al 2-0 non era riuscita a
reagire, lo fa con rabbia dopo la punizione di Saverino e riesce a
rendersi pericolosa con alcune azioni che partono sempre dalla fascia
per poi accentrarsi. La caratteristica dei bustocchi è sempre quella di
cercare infatti lo sfondamento centrale. Alla fine l'arbitro si inventa
un rigore e i bustocchi accorciano. Iaconi decide di tutelarsi
togliendo lo stanco Graziani e inserendo Tacchinardi. Si passa al 4-4-1
con Guidetti punta unica, Gori riportato esterno destro e Tacchinardi
esterno sinistro. La Cremonese resta equilibrata e ben chiusa, la Pro
Patria attacca ma lo fa in modo lezioso e con poca carica agonistica.
Lerda prova allora al 27' a mettere Mosciaro che si piazza punta
centrale al fianco di Cammarata con gli esterni altissimi e Correa a
galleggiare tra centrocampo e attacco. In pratica è un 4-2-4
sbilanciatissimo col solo Cristiano a chiudere in mezzo, ma d'altronde
la Pro Patria deve recuperare e ha un uomo in più. I risultati però
sono scadenti, gli spazi restano pochi e il gioco bustocco non decolla.
Al 36' Iaconi toglie lo stanco Guidetti e mette Temelin.
La punta, che porta freschezza, nel finale trasforma il 3-1 trovato dai
grigiorossi che approfittano al meglio degli spazi che la Pro Patria
deve concedere. Finisce quindi 3-1 senza che Lerda abbia trovato il
bandolo della matassa: Pro Patria troppo leziosa, troppo prevedibile.
I grigiorossi hanno siglato l'impresa del giorno
L'impresa
di giornata nella Prima Divisione Lega Pro Girone A è senz'altro stata
quella dei grigiorossi con la Pro Patria. In attesa del posticipo
Padova-Venezia, non mancano però gli spunti di riflessione su un
campionato che resta equilibratissimo. Nel derby tutto lombardo tra
Pro Sesto e Legnano vince la Pro con un gol di De Filippis. Sestesi
padroni del campo con anche due legni colpiti da Bertolini e Beretta. A
Monza nell'altro derby 2-2 fra i brianzoli e il Lecco. La panchina di
Marcolin resta in bilico ma il Monza recrimina per le decisioni
dell'arbitro Carbone, molto contestato. Peraltro a essere contestati
non sono i due rigori trasformati da Carlini del Lecco ma uno non
concesso al Monza stesso. Per i brianzoli ad ogni modo i due gol
portano la firma di Torri e del lecchese Bernini, sfortunato
protagonista di un autogol. Da ricordare anche due pali del Monza.
Bella vittoria del Novara che piega 2-1 la Reggiana con i gol di
Centurioni e Bertani. Per la Reggiana a segno Maschio ma il Novara ha
giocato meglio. Grande impresa del Ravenna che risorge vincendo 2-1 a
Verona con l'Hellas. Segnano Anzalone e Gerbino Polo per i romagnoli,
accorcia nel finale Gomez per il Verona.
I cugini del Pergocrema in attesa del derby perdono a Cesena 1-0 con
gol di Chiavarini. I cremaschi hanno pagato la poco concretezza
offensiva, poche le occasioni costruite in confronto alla mole di
gioco. La gara infatti era stato piuttosto equilibrata ma col Cesena
certamente più incisivo davanti. Risorge la Sambenedettese che espugna
Portogruaro (i veneti hanno vinto sinora solo con la Cremonese) con una
doppietta di Pippi e i gol di Titone e Olivieri dopo l'iniziale
vantaggio veneziano con Abate. Da notare l'espulsione di Cuffa nei
veneti e il fatto che la Sambenedettese non aveva ancora segnato in
campionato prima di questo 4-1.
Infine il Lumezzane ferma la Spal, ancora ottima sul piano del gioco,
con uno spettacolare 2-2 firmato dal rigore di Dal Rio e il gol di
Chiecchi per i bresciani e dalla doppietta di Arma per i ferraresi.
Il regolamento della Coppa Italia di Serie C
La
Lega Calcio di serie C ha provveduto a pubblicare il regolamento della
Coppa Italia serie C. E' un regolamento che riguarda anche Cremonese e
Pergocrema. Le due squadre infatti partecipano alla Coppa Italia
maggiore ma parteciperanno anche alla Coppa Italia di categoria.
Secondo il regolamentosi è partiti dalla classica fase eliminatoria a
gironi dalla quale Cremonese e Pergocrema sono esentate. Dopo però il
regolamento rispetto agli anni scorsi è cambiato. Si terranno infatti
due turni a eliminazione diretta ma in gara secca sul campo della
squadra che viene sorteggiata per prima, senza distinzione di
categoria. A questi due turni partecipano 27 squadre qualificate dai
gironi più le 21 squadre che giocano la Coppa Italia maggiore, quindi
anche Cremonese e Pergocrema. Le 12 squadre che resteranno dopo questi
due turni verranno suddivise in quattro gironi formati ciascuno da tre
squadre che si disputeranno all'italiana con partite di sola andata. Le
quattro squadre vincenti dei gironi disputeranno semifinali e finali.
Insomma, un regolamento diverso e più snello che abolisce le tediose
partite di andata e ritorno, all'insegna della sfida secca. Questa
volta concordiamo con Macalli (che di solito ha la capacità di proporre
le scelte più incomprensibili e cervellotiche, stavolta ci pare che
abbia usato il buon senso).
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