13 giugno 2009
vigilia di “gara-uno” tra Benevento e Crotone, il play off che assegna la B - lostregone.net

Benevento-Crotone, chi cambia interpreti?
Moriero ha chiuso il sipario, gli ultimi ritocchi alla sua squadra li farà in gran segreto.
Soda
se n’è andato nella sua Cutro dove potrà confidare sulla discrezione di
parenti ed amici e lasciare un alone di dubbio sulla formazione che
scenderà in campo domenica. Siamo già alla vigilia di “gara-uno”, il
play off che assegna la B, è legittima un po’ di pretattica, l’ansia
sale, nessuno vuole concedere vantaggi all’avversario. Anche se alla
fine entrambi gli allenatori si accorgeranno che c’è poco da inventare:
si percorrono i solchi tracciati, anche piccole variazioni finiranno
col cambiare poco la sostanza. Moriero si dibatte sulle formulette del
suo modulo: 3-4-3 o 4-2-3-1? Quale tattica sceglierà il tecnico
leccese: quella delle due gare play off con l’Arezzo o quella
collaudata di tutto il campionato? Col 3-4-3 ha asfaltato l’Arezzo, ma
già solo il fatto che sia assalito dal dubbio farebbe pendere l’ago
della bilancia dalla parte della seconda opzione. Il ragionamento è
semplice: il 3-4-3 (o 3-4-2-1, visto che di attaccanti veri ce n’era
uno solo, Russo), che gli ha consentito di rinforzare la difesa con
l’inserimento del brasiliano Diniz tra i due centrali Pedotti e
Scognamiglio e la rinuncia ad una mezza punta, si è reso necessario per
fronteggiare un avversario che aveva maramaldeggiato solo un mese prima
(il 3 maggio, terz’ultima di campionato, 4-0 per i toscani). Moriero lo
ha varato per la prima volta nel play off d’andata per timore di
ripetere l’infausta partita di maggio. E’ andata benissimo, perché ha
vinto 2 a 1 ipotecando la finale, e allora lo ha ripetuto anche nella
sfida di ritorno contro un Arezzo tatticamente ancora più dissennato.
Ma ora l’avversario cambia, c’è il Benevento, che non è l’Arezzo, né
tecnicamente, né tatticamente. E poi gioca allo Scida e in casa vorrà
mettere fieno in cascina, cercare un vantaggio per la gara di ritorno.
Ecco perchè finirà con lo scegliere il 4-2-3-1, che gli consente di
riportare Galeoto e Morleo nella linea difensiva e di inserire tre
mezze punte alle spalle di Nello Russo. Un difensore in meno, un
attaccante in più. E’ vero che la squadra ne uscirebbe quasi
completamente ridisegnata rispetto alle sfide con l’Arezzo, ma è anche
vero che Moriero non ha avuto mai paura di cambiare. Tornando al
vecchio modulo, il tecnico leccese dovrà togliere uno dei tre difensori
centrali (Pedotti o Diniz: Scognamiglio è inamovibile), ed inserire una
mezzapunta: il problema è che ha Aurelio fuori per squalifica, per cui
i volti nuovi (si fa per dire..) alle spalle di Russo sarebbero due,
diciamo il giovane Petrilli e il brasiliano Caetano. Con il 3-4-3,
invece, Moriero si ritroverebbe a fare una sola sostituzione, quella
forzata dello squalificato Aurelio. Da qui tutti i dubbi della vigilia. Il
Benevento riparte dal suo collaudato 4-4-2, più lineare, meno frenetico
dei moduli che ha in mente Moriero. Alcuni duelli sembrano comunque
scontati: a centrocampo si fronteggeranno in mezzo Pacciardi e Galardo
contro Cinelli e Cejas, forza fisica e ritmo contro esperienza e
tecnica. Occhio alle incursioni offensive del gigante pisano, che in
area giallorossa sarà certamente sorvegliato a vista da qualche
difensore della sua stessa stazza. Interessanti i duelli sulle corsie
laterali. A destra dello schieramento sannita dovrebbero essere
riconfermati Cattaneo e Statella, di fronte troveranno quasi certamente
Morleo e Basso. Brutti ricordi per il giovane esterno di Melito Porto
Salvo,che in campionato soffrì le scorribande di Morleo, che andò anche
a segnare un bel gol. Statella non ha dimenticato e nel frattempo è
cresciuto tanto da poter capovolgere le gerarchie col mancino di
Mesagne. A Cattaneo toccherà tenere d’occhio Simone Basso, un tipetto
poco raccomandabile, un passato senza acuti, ma una stagione coi
fiocchi quest’anno in rossoblù (30 partite, 9 gol). Sull’altro versante
Palermo e Ciarcià se la vedranno con Galeoto e Petrilli. All’ex della
contesa toccherà tenere impegnato il più esperto della sfida: in poche
parole Ciarcià dovrà provare a tenere schiacciato in difesa il
trentasettenne Galeoto, una lunga carriera in B con Palermo,
Salernitana, Pescara, Treviso, Genoa e Messina. Il giocatore forse più
importante in una banda senza solisti. A Palermo il compito di ridurre
al minimo la vivacità del giovanissimo Petrilli, che Moriero ha
lasciato fuori nelle sfide con l’Arezzo. Ferraro e Landaida dovranno
guardare a vista Nello Russo, buona tecnica, ma mai bomber di razza (7
gol in questa stagione, più uno nei play off), uscendo di volta in
volta sulla mezza punta centrale, che dovrebbe essere il brasiliano
Caetano Prosperi Calil, portato in Italia dal Siena dopo aver militato
nell’Atletico Paranaense (A brasiliana) e nell’Ipatinga, un giocatore
di buona tecnica, ma non molto continuo (22 presenze, 7 gol), tanto che
il tecnico leccese contro l’Arezzo gli ha preferito il napoletanino
Aurelio. Duello a distanza tra i due portieri, Farelli e Gori. Il
crotonese è uomo di Moriero che lo ha avuto anche l’anno scorso a
Lanciano. Avrebbe dovuto fare il secondo a Concetti, ma s’è ritrovato
titolare dopo l’infortunio del portiere scuola Lazio. Farelli s’è fatto
apprezzare, ma il confronto con uno dei portieri più forti della Prima
divisione non può reggere. Gori è proiettato verso il grande calcio, la
speranza è che ci arrivi col Benevento.
IlSannioquotidiano.it
Crotone, in cinquemila per la B
I calabresi, per l’andata della finale col Benevento, riscoprono il pubblico delle grandi occasioni
CROTONE
- Arriveranno stamani in città gli ispettori della Lega Pro in vista
della prima finalissima col Benevento di domenica prossima. Ma il
lavoro organizzativo se vogliamo, è già a buon punto. Del resto avendo
partecipato, negli ultimi cinque anni a ben due play off ( uno vinto
nel 2003/ 2004, con la squadra allenata da Gian Piero Gasperini
contro Benevento e Viterbese e uno perso lo scorso anno contro il
Taranto di Marco Cari) l'organizzazione è oleata al punto giusto.
Tanto che sia nel primo che nel secondo play off non si è registrato il
minimo incidente. A testimoniare la maturità di una società e di
tifosi che pensano solo a sostenere la propria squadra piuttosto che
ad altro ( incidenti e altre violenze del genere). BIGLIETTI
- Tuttavia l'organizzazione collaterale alla vendita dei biglietti è
ormai in fase avanzata ed il monito lanciato dal presidente della Lega
Pro, Mario Macalli, non può riguardare il Crotone che è sempre andato
incontro ai tifosi ospiti. Tanto che qualche anno fa la società
ospitando, in campionato, l'Avellino per una gara che avrebbe potuto
sancire, come poi fu, la promozione in B degli irpini, dette alla
società ospite il quadruplo dei biglietti che le spettavano. Per la
gara di domenica
lo Scida ha una capacità di 7.500 posti disponibili. Di questi 750
sono stati inviati a Benevento e sono stati esauriti in pochissime
ore. Non sono previsti altri invii: « I numeri sono stati definiti - dice a questo proposito il diesse Ursino - dalla Lega Pro in una riunione lunedì a Firenze, presenti i rappresentanti delle dieci società finaliste dei play off
». Finora a Crotone sono stati venduti poco più di 1.000 biglietti
che uniti ai 750 di Benevento fanno quasi duemila. Ma il tifoso
crotonese, si sa, è solito aspettare l'ultimo momento per acquistare
i tagliandi. Insomma si prevedono domenica non meno di cinquemila
presenti. Numeri raggiunti sono in alcune partite dei cinque anni
trascorsi in serie B. ORDINE PUBBLICO
- Il Crotone si sta preparando fin nei minimi particolari per ospitare
il Benevento nella prima delle due gare che valgono il salto in B. La
Questura di Crotone, comunque, che nelle gare di campionato impegna
dalle 100 a 150 unità, per la gara di domenica prevede di arrivare alle
200/ 250. Tutti agiranno sotto le direttive del Antonio Ferrante,
primo dirigente. I tifosi beneventani saranno scortati da agenti
della Questura di Benevento. Al ritorno nel Sannio provvederà la
Questura di Crotone. Questo lato di organizzazione sarà argomento di una riunione in Questura domani mattina. STEWARD
- Sarà aumentato anche il numero degli steward. Ai quaranta messi a
disposizione dal Crotone calcio si aggiungeranno quelli inviati dalla
lega di Firenze, da 15 a 20. In una delle due tribune stampe agirà
come al solito il GOS (Gruppo Operativo Sicurezza), con sedici
telecamere collegate ad altrettante telecamere di servizio. LA SQUADRA
- Ieri Francesco Moriero ha allenato e provato schemi e squadra a
porte rigorosamente chiuse. Come consuetudine. Non vuole dare alcun
vantaggio agli avversari.
di Luigi Ioele - IlCorrieredelloSport.it
fonte: lostregone.net
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