10 novembre 2008
La Spal sbanca Venezia
fonte: http://spallinati.forumfree.net/?t=34040011
I biancazzurri vincono in Laguna grazie ai gol di Bracaletti e La Grotteria
Spal
impegnata in Laguna 15 anni dopo l'ultima sfida col Venezia. In
quell'occasione i biancazzurri, in serie B, lasciarono l'isola di
Sant'Elena sconfitti per 1-0. Al Penzo Dolcetti deve rinunciare a
capitan Centi e a Quintavalla, entrambi squalificati. In loro
sostituzione il mister ripropone Savi a centrocampo e Bracaletti
esterno offensivo sinistro.
Passano solo 6 minuti e l'ex
cesenate fa felice i numerosi tifosi che hanno seguito la loro squadra
in Veneto. Martucci scende pericoloso sulla destra e punta alla porta.
A pochi metri dal palo l'ala mette una bella palla in mezzo. La difesa
veneziana non riesce ad allontanare, sulla sfera ci arriva invece
Bracaletti che con un bel destro fredda il portiere di casa, insaccando
a fil di palo.
La reazione degli arancioneroverdi è furente. I
lagunari si gettano in avanti, affidandosi in particolar modo
all'esperienza di Paolo Poggi. La punta termina una bell'azione con una
conclusione da fuori area, terminata di poco alta sulla traversa.
Ma
questo non è l'unico pericolo che corre la Spal. Man mano che passano i
minuti la difesa ferrarese soffre la velocità di Collauto, Ibekwe e
Poggi. Qust'ultimo al quarto d'ora è imbeccato splendidamente da un
compagno, brucia in velocita Cabeccia e si presenta solo davanti a
Capecchi. Solo la salda prontezza di riflessi del portierone
biancazzurro, unitamente al tiro poco angolato dell'ex punta del
Torino, evitano il gol. Ma la difesa spallina al Penzo è troppo
allegra, gioca a maglie larghissime e il pareggio dei veneti è
rimandato di soli pochi minuti. Al 23' il terzino sudamericano
Cavalheiro, molto defilato sulla sinistra, da circa 28 metri, trova una
traiettoria alla “Bracaletti”, che sorprende Capecchi, in
quest'occasione non immune da colpe. È il gol che ristabilisce la
parità tra i contendenti.
Nella Spal si avverte l'assenza di
un giocatore come Centi. In avanti mancano le idee, per quanto
Cazzamalli si sforzi di ispirare il gioco in posizione più centrale del
solito e La Grotteria tenti di impensierire la difesa di casa con
alcune buone accelerazioni.
Episodio sospetto al 28'. Azione
insistita del Venezia sulla trequarti, cross respinto dai difensori
spallini, ma nell'area biancazzurra finisce a terra Poggi, tramortito
da uno scontro di gioco. I Veneziani chiedono il rigore, ma l'arbitro
fa continuare.
Ma in partita cresce il nervosismo. La
Grotteria scavalca la difesa veneta con un bel lancio. Schiavon
contende il pallone ad Aprea, in uscita a valanga. L'estremo difensore
respinge il pallone, ma dal contatto tra i due nasce un infuocato
faccia a faccia, sedato a fatica dall'arbitro.
Le scintille dal
campo giungono perfino in tribuna, con bisticci tra opposti
sostenitori, che rischiano di trasformarsi in rissa.
L'intervallo
porta una relativa tranquillità e permette a entrambe le formazioni, di
riordinare un po' le idee. La Spal torna a vestire i panni di squadra
solida che macina gioco, partendo dai suoi esterni.
Al 55'
Martucci pesca La Grotteria con un pallone morbido in arera. Il Gaucho
riesce a staccare al meglio, ma preferisce indirizzare in porta anziché
fornire un assist a Cazzamalli, libero e ben appostato a pochi metri da
lui.
Dolcetti prova a mischiare le carte, gettando in campo Bianchi al poso di Ghetti e spostando Cabeccia sulla destra.
Al
67' la Spal si ritrova, un po' inaspettatamente, in vantaggio.
Punizione dalla destra, Cabeccia fa spiovere il pallone pochi metri
dentro l'area. Aprea tenta l'uscita, ma sbaglia completamente il tempo.
C'è invece lo stacco imperioso de La Grotteria che insacca il pallone
nella porta sguarnita.
Seguono due grosse occasioni, da una
parte e dall'altra. Prima un destro di Poggi termina di poco a lato,
poi Bracaletti, ben imbeccato da La Grotteria, tenta da fuori area, ma
Aprea stavolta risponde con buon riflesso.
All'81 il Venezia
perde il suo capitano. Collauto entra in ritardo su Agodirin, in campo
da pochi minuti, e l'arbitro gli mostra il secondo giallo.
Malgrado l'inferiorità numerica, nei minuti finali il Venezia mette in campo tutto il cuore e le energie residue.
Capecchi
respinge prima una punizione insidiosissima di Ruffini, poi un pallone
sporco che stava spiovendo sul secondo palo. Dopo 3 minuti di recupero
la Spal può esultare sotto la curva dei propri supporters. La vittoria
è stata sofferta, ma alla fine, meritata. In vetta, tutte le squadre in
zona playoff si sono imposte, con l'eccezione del Novara, fermato sul
pari dal Pergocrema. I biancazzurri agganciano così i piemontesi a 20
punti, mantenendosi a 2 punti dalla capolista Pro Patria. Seguono
Cremonese a 19 e Padova a 18. E domenica scontro al vertice, al Paolo
Mazza, proprio tra Spal e Pro Patria.
Venezia- Spal 1-2
Venezia:
Aprea, Semenzato, Cavalheiro ('90 Tricoli), Bono ('72 Rebecca), Lebran,
Galuppo, Collauto, Drascek, Inekwe, Poggi, Ruffini. (a disp: Lotti,
Gardella, Fiorentino, Chinellato, Corradi). All: Serena
Spal:
Capecchi, Ghetti (65' Bianchi), Cabeccia, Savi, Zamboni, Lorenzi,
Cazzamalli, Schiavon, La Grotteria, Bracaletti (75' Agoridin), Martucci
(88' Martucci). a disp: Careri, Servidei, Rivaldo, Moro, Arma). All:
Dolcetti
Marcatori: 6' Bracaletti, 23' Cavalheiro, 67' La Grotteria
Arbitro: Vivenzi di Bari
LE PAGELLE
Capecchi: 6 Fondamentale nel chiudere lo spazio di tiro a Poggi nel
primo tempo e a intercettare la punizione velenosa di Ruffini, nel
secondo. Sul gol invece ha qualche colpa. Il tiro era insidioso, ma la
distanza elevatissima.
Ghetti: 5,5 Poco incisivo in fasse di
spinta e più disattento del solito in copertura. Dal suo lato parte il
tiro-cross di Cavalheiro. Dal 65' Bianchi 6. La Spal segna subito dopo
il suo ingresso. Così, anziché aumentare la spinta, l'ex di turno deve
pensare sopratutto a difendere.
Cabeccia 6 Ha alcune macchie
sulla coscienza. Dalla sua parte il Venezia affonda spesso nel primo
tempo e inoltre perde Poggi in velocità. Nella ripresa, sulla destra,
cresce: è suo il cross per l'incornata vincente di La Grotteria.
Savi
6 Apprezzabili le geometrie e l'agonismo, specie se si considera che
non giocava una partita intera da molto tempo. Sul piano della
precisione e dell'impostazione di gioco, invece, può e deve migliorare.
Zamboni
7 All'inizio soffre, come gli altri, la velocità di Poggi e Ibekwe,
però pian piano riacquista tutta la sua autorità, tornando a essere la
roccia che tutti conosciamo. Peccato per quell'ammonizione evitabile.
Lorenzi
6,5 Alcune sbavature a cui non eravamo abituati. Ma venendo da un
infortunio che l'ha tenuto fuori per un paio partite, ci può stare un
minimo di appannamento. Nel finale incandescente è sicuro e attento.
Cazzamalli
7 Mancando Centi, si prende più responsabilità del solito nella
costruzione del gioco. Fondamentale sui colpi di testa alte e nel
pressing alto, un vero incubo per gli avversari.
Schiavon 6,5.
Non perde la testa nel duello di nervi con Aprea e fornisce anche
questa volta la sua dose di combattività. Un vero Leone di San Marco.
La
Grotteria 7 Sta crescendo partita dopo partita. Contro il Venezia,
oltre a segnare il gol decisivo, ha fornito un paio di assist di
livello, ha fatto salire la squadra, proteggendo sempre la palla, e ha
dato vita a innumerevoli accelerazioni dalla trequarti all'area veneta.
Bracaletti
7 Gol da vero uomo d'area, ed è già il terzo stagionale. Meno creativo
e funambolico del solito, anche se nella ripresa sfiora la doppietta
personale. Esce stremato, anche perchè non è al top fisicamente.
Martucci
6 Parte bene e ha voglia di dimostrare il suo valore. Col passare dei
minuti cala, anche se non smette mai di scattare in profondità a
cercare i palloni dei compagni.
Venezia: Aprea 4,5,
Semenzato 5,5, Cavalheiro 6 ('90 Tricoli s.v.), Bono 5,5 ('72 Rebecca
6), Lebran 6, Galuppo 5,5, Collauto 6, Drascek 5,5, Ibekwe 6,5, Poggi
7, Ruffini 6. (a disp: Lotti, Gardella, Fiorentino, Chinellato,
Corradi). All: Serena
dal Carlino
COLPO GROSSO DEI BIANCOAZZURRI AL «PENZO» È la Spal la «leonessa» di San Marco: e il Venezia si inchina Bracaletti sigla subito il vantaggio, Anderson pareggia, poi decide La Grotteria Ora è seconda e domenica ospita la Pro Patria
IL TABELLINO Ago costringe Collauto all'espulsione nel finale ---- 1-2 ---- VENEZIA:
Aprea, Semenzato, Anderson (45' s.t. Gardella), Bono (25' s.t.
Rebecca), Lebran, Gaa1uppo, Collauto, Drascek, Ibekwe, Poggi, Ruffini.
All. Serena. A disp.: 12. Lotti, 14. Trico1i, 15. Fiorentino, 17.
Chinellato, 18. Corradi. SPAL: Capecchi, Ghetti (19' s.t.
Bianchi), Cabeccia, Savi, Zamboni, Lorenzi; Cazzamalli, Schiavon, La
Grotteria, Braca1etti (29' s.t. Agodirin), Martucci (43' s.t. Rivaldo).
All. Dolcetti. A disp.: 12. Careri, 13. Servidei, 16. Moro, 18. Arma. Arbitro: Sig. Vivenzi di Brescia. Marcatori:
p.t. 7' Braca1etti, 22' Anderson; s.t. 22' La Grotteria. Note: 2857
spettatori, di cui 656 paganti e 450 ospiti, per un incasso di 15879
euro (quota abbonati 7284). Espulso Collauto per doppia ammonizione
(36' s.t.). Ammoniti anche Anderson, Martucci, Zamboni e Bianchi.
Angoli 5-4 per il Venezia.

IL FILM IL VANTAGGIO Dolcetti opta per Martucci e La Grotteria invece di Ago e Arma e subito al 7' passa con un bel gol di Bracaletti
L'AGGRESSIONE La rete è la conseguenza di una partenza sparata studiata a tavolino per sfruttare l'emergenza veneta
L'ERRORE Ma dopo il gol capitan Savi e compagni mollano la presa e si fanno sorprendere dai lanci in profondità per Poggi
IL PAREGGIO Il Venezia prende campo e impatta con un cross di Anderson sul quale Capecchi si fa sorprendere
LA VOGLIA MATTA La Spal ci crede e disputa un secondo tempo più lucido Poi Aprea le rende il favore e il Gaucho firma la vittoria
IL SORPASSO Il terzo colpo esterno stagionale regala la seconda piazza: e domenica arriverà proprio la capolista ora a tiro
dall'inviato MAURO MALAGUTI -VENEZIA-
GRANDE SPAL,
che altro dire? Dopo Ravenna e Reggio Emilia coglie anche la terza
perla esterna in uno stadio nobile, il «Penzo» di Sant'Elena, E come la
domenica prima contro il Padova, la Spal vince di grinta, di
applicazione, di ferocia, più che in dolce stil novo. Non sempre
bellissima ma tremendamente efficace, la squadra di Dolcetti ha fornito
ulteriore dimostrazione delle sue qualità di carattere e del suo
entusiasmo. Il successo arriva anche attraverso momenti di sofferenza:
un patimento mai inaudito, ma che ha costretto Savi, giovane capitano
di giornata, e i suoi compagni a tirar fuori le unghie. In questo
favorita da oltre 400 tifosi al seguito che le hanno messo le ali ai
piedi riducendo quasi al silenzio quelli di casa.
La partita si
era messa subito bene, per la Spal. Data l'emergenza di organico e di
classifica in cui versa il Venezia, Dolcetti l'aveva impostata come era
prevedibile: subito aggressione per evitare che un avversario smunto si
potesse caricare. Meglio di così non si poteva fare: al 7' la Spal
segnava in pratica alla prima occasione, che nasceva giusto da un
pressing vincente dinanzi all'area del Venezia, culminato nel recupero
palla di La Grotteria e nel tocco di Bracaletti per lo spunto di
Martucci. Sul cross dell'ala la difesa veneta faticava a spazzare e
Bracaletti si avventava come un falchetto gonfiando la rete di Aprea.
Proprio
qui però la Spal perdeva le misure. Priva di Centi a dettare i tempi
del gioco, e con La Grotteria e Martucci preferiti ad Arma e Agodirin,
la squadra di Dolcetti non sapeva nè insistere all'offensiva nè
congelare il gioco abbassando i ritmi e tentando di tener palla. Anzi,
il Venezia poteva provare due tiri scentrati nei primi due minuti
successivi alla rete del vantaggio, e poi era il sempre bravo Poggi a
fallire solo davanti a Capecchi l'occasionissima al 16'. Così quando il
pareggio arrivava al 22' era quasi nell'aria. Era il «come» a non
piacere: un cross sbagliato di Anderson si trasformava in rete su
errore di Capecchi. In quella fase la Spal si faceva sorprendere dai
lunghi lanci in verticale a cercare Poggi e Ibekwe, e impiegava un po'
a tessere le contromisure. Altra Spal, nel secondo tempo, Cazzamalli
concludeva pericolosamente due volte nei primi 5'. E la squadra
lasciava al Venezia la supremazia territoriale ma sembrava in grado di
controllarne benissimo le sfuriate. Zamboni e Lorenzi, giganteschi più
di sempre, smorzavano ogni velleità dei padroni di casa, che non
riuscivano a concludere una sola volta. La Spal a sua volta non era una
Ferrari, ma un solido trattore sì, ormai ben assestato sui cingoli e
solo in attesa dell'accelerazione giusta.
Il gol giungeva al
22', subito dopo l'ingresso di Bianchi per il febbricitante Ghetti e lo
spostamento a destra di Cabeccia. Proprio una punizione del terzino
sardo trovava Aprea indecisissimo nell'uscita. La Grotteria saltava
superbo e lo pescava a metà strada, insaccando nella porta lasciata
sguarnita. Chi di portiere ferisce...
Il Venezia si ributtava
sotto ma ormai era difficile segnare un altro gol a una difesa con due
ormeggi come Zambo e Lorenzi. Poggi ci provava con un bel diagonale, e
il resto era solo una lotta di calci piazzati, su uno dei quali
Capecchi un po' sorpreso da Ruffini non appariva prontissimo ma in
qualche modo metteva in corner.
La Spal non stava a guardare. L'
ottimo La Grotteria innescava di prima intenzione un contropiede di
Bracaletti, e qui Aprea negava all'ala la doppietta. Poi Agodirin
subentrando proprio a Bracaletti faceva impazzire con i suoi scatti i
difensori di casa, fino a costringere il capitano Collauto già ammonito
al secondo fallo e all'espulsione. In dieci, vano il serrate finale del
Venezia.
Per la Spal questa vittoria è davvero fondamentale,
anche perchè nel confermare le virtù della squadra le consente di
regalarsi una domenica speciale. Al «Paolo Mazza» cala infatti la Pro
Patria, rimasta capolista solitaria due punti davanti ai biancoazzurri,
ora secondi insieme al riagguantato Novara. Il 16 novembre sarà la
giornata del possibile sorpasso e della probabilissima caduta del muro
dei 5mila tifosi Da quanto Ferrara attendeva un pomeriggio del genere?
Straordinaria la carica dei 450 Domenica si sogna quota 5000
ERANO 450 I TIFOSI
ferraresi al «Penzo», di cui 300 circa in curva e gli altri in tribuna.
E hanno sostenuto incessantemente la squadra dal primo all'ultimo
minuto. Per la partita del possibile sorpasso contro la Pro Patria è
lecito attendersi di battere il record stagionale di presenze al
«Mazza» e forse di toccare quota cinquemila. Una curiosità: a Venezia
la Spal non vinceva dal 23 dicembre 1962, in serie A. 1-0, gol di Carlo
Novelli.

«Anche i nostri tifosi hanno battuto i loro»
FATICA PIÙ
del solito, il ds Bortolo Pozzi, a celare la soddisfazione per la terza
perla esterna della sua Spal. Il sorriso con cui si presenta in sala
stampa è eloquente: «Tutto sta girando alla perfezione -afferma Pozzi-
dai giocatori, alla società, per finire coi tifosi. Ma non montiamoci
la testa, dobbiamo continuare a mantenere i piedi ben saldi per terra,
e focalizzarci sul nostro obiettivo primario: raggiungere prima
possibile la quota salvezza di quaranta punti. Poi eventualmente
penseremo ad altro». Ovviamente Pozzi non pronuncia le parole che i
sostenitori vorrebbero sentire, quei tifosi che anche in laguna sono
stati eccezionali superando nettamente per calore e decibel i padroni
di casa. Il dato non è rimasto inosservato ai dirigenti: «I nostri
tifosi meritano queste soddisfazioni, qui a Venezia hanno sovrastato i
padroni di casa, siamo soddisfatti nel constatare che la città
risponde».
Ancora una vittoria figlia della grinta e della determinazione? «Non
è stata una partita bella stilisticamente, e il Venezia ha giocatori
importanti, che valgono molto più della classifica attuale. Abbiamo
vinto meritatamente, soffrendo solamente una ventina di minuti nel
primo tempo, nonostante le assenze di due giocatori cardine, a
ulteriore dimostrazione della completezza della nostra rosa. E ora
possiamo contare anche su Moro».
Ancora decisivo La Grotteria: l'argentino attraversa un ottimo momento... «Non
voglio soffermarmi sui singoli, ma non dimentichiamo che sono stato io
a volerlo trattenere quest' estate, quindi non mi meraviglio delle sue
prestazioni» .
Giuseppe Celeghini

LE PAGELLE Zamboni e Lorenzi lasciano le briciole
CAPECCHI 5.
Sbaglia sul gol del Venezia, simile a quello di Carboni del
Portogruaro, ma di sinistro, quindi palesemente un cross. Anche sulla
punizione finale di Ruffini sembra insicuro. In mezzo piazza un
bell'intervento a «ipnotizzare» Poggi. Ma la Spal fortissima in area
continua a subire troppi gol da lontano: ormai sono 5 su 9. GHETTI 6.
Guidone gioca con 38° di febbre ma non si vede. Se la cava bene, sia
pure senza scintillare come la domenica prima. Lascia a metà ripresa
per Bianchi. CABECCIA 6. Commette un solo errore, ma
importante, quando si lascia sfuggire in contropiede Poggi: lì rimedia
Capecchi. Per il resto è puntuale. Quando entra Bianchi passa terzino
destro. E da lì è sua la punizione per Agodirin il gol di La Grotteria. SAVI 6.
Investito della fascia di capitano, non è il miglior Savi, soprattutto
nel primo tempo. Cresce alla distanza insieme alla squadra ed è
comunque utile. Ma mancava da un po' e forse ha pagato la desuetudine. ZAMBONI 8.
Giù il cappello. Molta forza della Spal viaggia tra il numero 5 e il
numero 6. E' una roccia, blocca tutto e tutti, irride Ibekwe quando
apre un'anta dell'armadio spiegandogli che lui non è Turone.
Gladiatorio e vincente l'intervento in spaccata, pulito, tra due
avversari al 92' davanti alla sua area. Altro pianeta. LORENZI 8.
Anche lui è perfetto. Di testa è tutta roba sua e di piede... anche, in
coabitazione col compagno di reparto. E' proprio vero che le squadre e
le vittorie si costruiscono cominciando da dietro. CAZZAMALLI 7.
Molto bene. Lotta, recupera palloni, si concede giocate di fino come
quel tocco volante in fascia per Martucci, sfiora il gol. Lui c'è,
sempre. SCHIAVON 6,5. A centrocampo il primo tempo è un po'
di sofferenza, ma sa non scomporsi e proporsi bene. Con Savi gioca più
largo e non davanti alla difesa ma Bracaletti non si smarrisce affatto. LA GROTTERIA 8.
Grande partita del Gaucho, con un gol, un recupero palla che ne frutta
un altro, due assist al volo e anche un sombrero spettacolare. E' in
ottimo momento. BRACALETTI 7,5. Tutte le vittorie in
trasferta si aprono con un suo gol, tenerlo bene a mente... Ne ha già
messi tre ed è sopra la sua media abituale. Non solo quello: sfiora la
doppietta che Aprea è bravo a negargli e dà molti grattacapi a
Semenzato. MARTUCCI 7. Di sicuro la sua miglior partita da
quando è arrivato. Crossa la palla del primo gol, ma episodi a parte è
finalmente pungente quando si lancia in avanti e utile in copertura.
Corre davvero come un matto. BIANCHI 6. Rileva Ghetti e fa la sua parte. Ammonizione strana, non si è capito. AGODIRIN 7.
Ecco un altro che la sua parte la fa sempre. Entra, piazza tre delle
sue accelerazioni e costringe il Venezia in dieci perchè Collauto usa
le maniere proibite per fermarsi. Ha il turbo e ora anche un morale
altissimo, e si vede. RIVALDO ng. Ultimi minuti per lui, un buon fallo difensivo conquistato.
L’ARBITRO Sig. VIVENZI di Brescia 6,5 Non male per uno che ha fatto più C2 che C1. Solo nel finale concede qualcosa al Venezia
+ LA GROTTERIA SUPER ZAMBONI-LORENZI ANCHE GRANDE la partita del Gaucho, impreziosita dal gol vincente. Ma quei due là dietro fanno cose che valgono quanto reti sonanti, anche se si vedono di meno
- CAPECCHI COLPEVOLE SUL GOL DI ANDERSON SARÀ anche stata una parabola maligna e fortunosa, ma il tiro di Anderson che lo sorprende lo vede responsabile. Era un cross ed è finito in porta
LA SITUAZIONE PRO PATRIA Con i gol delle sue «stelle» Toledo, Fofana e Correa piega il Cesena e arriva al «Mazza» da fuggiasca
NOVARA Va sotto in casa contro il Pergocrema e deve Accontentarsi del punto La Spal lo ha raggiunto
CREMONESE Non fatica a metter sotto la Sambenedettese in casa Adesso è quarta a -1 dalla Spal e dal Novara
PADOVA L'ex rodigino Gasparello gli dà nel finale i tre punti a Ravenna: domenica ospiterà la Cremonese
REGGIANA Si aggiudica lo spareggio di Lecco ed è suo il ruolo di inseguitrice delle prime al limite della zona playoff
LUMEZZANE Perde il privilegio della imbattibilità a Legnano Rimane la meno sconfitta ma insieme alla Spal
Dolcetti: «Un'altra vittoria del nostro gran carattere» «Siamo stati più bravi per mentalità che per qualità»
INTERVALLO «Ci siamo parlati e al rientro in campo eravamo sistemati bene e non si è più sofferto»
dall'inviato MAURO MALAGUTI
- VENEZIA-
CI SPERAVO
di vincere. Guardate, per la prima volta mi ero messo anche la
cravatta… » Aldo Dolcetti ha preso gusto a stupire ogni domenica sera
con una battuta a effetto. Dai buskers alla cravatta, le sue giornate
vincenti in campo esterno hanno sempre una griffe originale: «La
cravatta è la mia, non quella sociale. Blu, eccola. L'ho spianata
pensando che se le cose andavano come speravamo la potevo spianare
felicemente». Reso omaggio al talismano, ecco l'analisi del successo:
«Non è stato facile ed è stato frutto del nostro carattere, anche più
continuo nei 90' rispetto ad altre volte. Anche qui a Venezia ci siamo
proposti meglio sul piano mentale che sotto l'aspetto estetico della
bellezza del gioco: ma oggi doveva essere così, era quel tipo di
partita. Immagino che adesso quelli del Venezia diranno che tutto
dipende da un errore di Aprea: ma io debbo valutare la prestazione, e
un errore del portiere ci può stare».
E' capitato anche a voi... «Abbiamo
raccolto quel che abbiamo voluto -svicola abilmente Dolcetti- anche
soffrendo e sapendo soffrire. Dopo il nostro gol loro sono riusciti a
metterci un poco in difficoltà. Noi avevamo preparato la partita
contando di pressarli e aggredirli subito senza lasciar loro respiro:
li sapevamo un po' in emergenza e quindi in affanno, e puntavamo a
sfruttare questa situazione. Trovato il gol in fretta però siamo
mancati in qualcosa e il Venezia è riuscito a sorprenderci attaccandoci
in profondità oltre la nostre linea difensiva. All'intervallo ci siamo
registrati e siamo riusciti a risolvere il problema. Abbiamo preso le
misure e il secondo tempo è stato decisamente migliore».
Vittoria del carattere anche questa, quindi? «Sì,
ne abbiamo dimostrato ancora tanto e la prova è comunque stata di
spessore. Mentalmente ci siamo, c’è forza di gruppo e predisposizione
al sacrificio. La squadra riesce a rimanere umile. Siamo stati
decisamente più bravi in tutto questo che non nel gestire la palla e
congelare la manovra. Ma anche questi sono valori importanti».
Domenica prossima confronto con la Pro Patria, e molti sognano già il sorpasso in classifica che vale il primo posto... «Non
andiamo troppo oltre, io sto ancora guardando alla partita che abbiamo
appena vinto e che non è stata facile. Diciamo che è molto bello sapere
che domenica prossima possiamo premiare i tifosi che ci hanno seguito
numerosi e calorosi anche qui con questa partita che propone un
bellissimo traguardo».
Continuate a incassare troppi gol da fuori area, a voler cercare il pelo nell'uovo... «Io
penso che il gol di Anderson sia arrivato quando già da un po' era
nell'aria. Il Venezia aveva creato qualche occasione già nei minuti
precedenti, e il mio compito è quello di sottolineare come appunto
stessimo faticando in quella fase. Dico anche che la mia squadra è
stata molto brava a non scomporsi mai. Non ci siamo persi, nemmeno dopo
aver subito il pareggio, e abbiamo reagito con le nostre armi fino a
sistemarci in campo in modo migliore nella ripresa. Tenete presente che
qualcuno ha dovuto stringere parecchio i denti per esserci. Zamboni
aveva accusato la febbre ieri sera e Guido Ghetti è stato colpito dal
virus di stagione giocando con 38° di temperatura. Anche Agodirin non
era stato bene».
Schwoch e Gennari: «Spal, che difensori...»
ERANO
due bomber e anche due doppi ex, Stefan Schwoch e Manolo Gennari, ieri
entrambi presenti al «Penzo». Stesso commento da parte di entrambi: «La
Spal ha Zamboni e Lorenzi che sono due grandi difensori, non c'entrano
con questa categoria e l'hanno dimostrato. Di là non si passa». Schwoch
aggiunge: «Mi è piaciuto molto anche La Grotteria». E Gennari: «Il
Venezia in difesa invece è un po' tenero». In tribuna ieri a Sant'Elena
c'era anche Lionello Manfredonia
I GIOCATORI Bracaletti firma i tre colpacci: «Ora voglio un gol in casa»
TERZA
rete in trasferta per Andrea Bracaletti, che in attesa della prima
marcatura al «Mazza» commenta: «Anche se mi trovavo in posizione
decentrata, ho controllato la sfera e ho calciato di potenza, e il
pallone si è insaccato sotto la traversa. E' stato entusiasmante
esultare sotto la curva dei nostri tifosi, oggi sembrava di giocare in
casa, ci stanno accompagnando in modo straordinario. La classifica è
presto per guardarla, domenica prossima ci aspetta una grande sfida,
noi ci arriviamo molto carichi, con la consapevolezza, di chi
attraversa un ottimo momento, e l'umiltà di una neopromossa. Sono
convinto continua Bracaletti - che la nostra capacità di fare gruppo
tra di noi sia la componente principale di questo ottimo inizio di
campionato. E' la nostra forza ci troviamo bene fra di noi e ci
aiutiamo nei momenti difficili, da parte mia spero ora in una rete al
Mazza»
g.c.
Martucci felice: «Finalmente sono contento di me»
FINALMENTE al «Penzo» di Venezia si vede il Mirco Martucci che tutti i tifosi pensavano di poter ammirare
sin dall'avvio di campionato. In agosto nel giorno della presentazione
il ds Pozzi affermò: vedrete, Martucci vi farà divertire. Certo se il
giocatore è quello ammirato in laguna Pozzi ha dimostrato di aver
fiuto, poichè contro i neroverdi si è visto un giocatore molto diverso
rispetto a quello titubante, a volte timoroso nell'impatto con la
categoria, di altre occasioni. Buoni i lampi e le qualità che in laguna
sono finalmente emersi. Più nel vivo del gioco rispetto al recente
passato, spesso è stato lui a dettare il passaggio ai compagni. Ha
puntato l'avversario, saltandolo in diverse occasioni, o inducendolo al
fallo.
«E' vero -ammette lui- fino ad oggi non ero assolutamente
soddisfatto delle mie prestazioni, anche se vedevo personalmente una
costante crescita. Oggi abbiamo vinto meritatamente grazie a una
prestazione tutta grinta e determinazione, oltre alla solita mentalità
vincente che ci contraddistingue in tutte le gare. Noi andiamo sempre
in campo per vincere, mantenendo la stessa mentalità sia in casa che in
trasferta. La società fa bene a mantenere un profilo basso, ma tra di
noi c'è molto entusiasmo».
Oggi bene in fase offensiva, ma
anche come contributo in fase di contenimento, con continui aiuti
difensivi sulla sua fascia di appartenenza... «In fase offensiva
dopo il primo dribbling riuscito ho preso fiducia, e il resto è venuto
da solo. In fase difensiva, il mister ci chiede sacrifici e noi ci
impegniamo per accontentarlo».
A proposito di mister, la alterna spesso con altri compagni nel tridente offensivo... «L'allenatore fa le scelte giuste, da parte nostra dobbiamo sempre farci trovare pronti nelle eventuali chiamate».
g.c.
I DIRIGENTI Bena ha un sogno: «Vorrei una grande cornice domenica»
GRANDISSIMA
la soddisfazione al termine della gara anche per Stefano Bena, il primo
a presentarsi in sala stampa al termine della gara, e l'unico a
rappresentare la dirigenza nella trasferta lagunare, vista l'assenza
del presidente Butelli: «Non si tratta di scaramanzia, ma di impegni
irrevocabili», precisa l'amministratore delegato.
Bena mantiene
un profilo basso, consapevole che il futuro prossimo dei biancoazzurri
si presenterà ancora irto di difficoltà. Anche perchè classifica alla
mano la formazione di Dolcetti non può più nascondersi, e verrà sempre
più attesa dall'avversario di turno come una del gruppetto delle
migliori. «Vogliamo risvegliare la città, dopo anni privi di
entusiasmo, dimostrando in questi primi mesi positività, serietà, e
fortunatamente vista la vittoria di Venezia, anche risultati».
Da
questo punto di vista domenica prossima lo Spal avrà un'importantissima
vetrina nella sfida al vertice con la capolista che potrebbe regalare
il primato in classifica... «Vorrei che fosse una splendida
giornata, senza soffermarmi sul risultato, e sicuramente non per
l'incasso, ma per la soddisfazione di vedere Ferrara rispondere come
noi crediamo possa fare».
Venendo alla gara, terza vittoria esterna, contro un avversario prestigioso... «Qui
in laguna non abbiamo sofferto tantissimo, tenendo le redini
dell'incontro per lunghi tratti. Abbiamo corso qualche rischio
soprattutto dalle fasce laterali, più nella prima frazione che nella
ripresa, ma tranne che in qualche punizione dal limite il Venezia non
ci ha impensierito».
La classifica diventa estremamente soddisfacente... «Non
guardiamo la classifica per ora, manteniamo l'umiltà che ci ha
consentito questo ottimo inizio di campionato. Consideriamo anche che
fino ad ora non abbiamo avuto ancora nessun calo fisico. Io so per
esperienza che ci saranno anche momenti difficili».
Nonostante i frequenti cambi di formazione, il livello rimane alto... «Questo
è un merito dell' allenatore, non guarda in faccia a nessuno, ma non
boccia neppure nessuno -conclude Bena riferendosi ad Arma- . A
proposito di centravanti, La Grotteria, oltre a realizzare una rete
importantissima, ha disputato una prestazione straordinaria, nel finale
teneva palla in avanti facendo guadagnare metri al nostro centrocampo».
Tifosi ancora encomiabili... «Ci
tengo a ringraziarli pubblicamente, soprattutto i ragazzi della curva,
speriamo di continuare a dare a Ferrara queste soddisfazioni».
Sull' altro versante, l'allenatore lagunare Michele Serena,
si rammarica per la sconfitta interna che inasprisce ulteriormente la
già difficile posizione in classifica, ma onestamente rende merito
anche alle qualità della Spal: «C'è molta delusione da parte nostra
-afferma l'ex giocatore della Sampdoria- la Spal è una formazione
tosta, difficile da superare. Ho pensato di mettere in difficoltà i
difensori centrali biancoazzurri con la velocità di Ibekwe, ma non
siamo mai riusciti a sfondare centralmente. Peccato aver subito due
reti su calcio da fermo».
Giuseppe Celeghini
Dalla Gazzetta dello Sport
LA NUOVA RIVALE LA VITTORIA A VENEZIA VALE IL SECONDO POSTO PER LA SQUADRA DI DOLCETTI Bracaletti-La Grotteria E la Spal sale ancora
VENEZIA l SPAL 2
GIUDIZIO +++ PRIMO TEMPO 1-1
MARCATORI Bracaletti (S) al 6', Anderson (V) al 23' p.t.; La Grotteria (S) a121' s.t.
VENEZIA (4-3-3)
Aprea 5; Semenzato 5, Lebran 5,5, Galuppo 6. Anderrson 6 (dal 45' s.t.
Gardella s.v.); Drascek 6. Bono 5 (dal 26' s.t. Rebecca 5), Ruffini 6;
Poggi 6, Ibekwe 5.5. Collauto 5. PANCHINA Lotti, Tricoli. Fiorentino,
Chinellato, Corradi. ALLENATORE Serena 6. SPAL (4-3-2-1)
Capecchi 5.5; Ghetti 6 (dal 19' s.t. Bianchi 6). Zamboni 6,5, Lorenzi
6.5. Cabeccia 6; Cazzamalli 6.5. Savi 6. Schiavon 6; Martucci 6,5 (dal
46' s.t. Rivaldo s.v.). Bracaletti 6,5(daI30' s.t. Kolawole6); La
Grotteria 6,5. PANCHINA Careri. Servidei, Moro, Arma. ALLENATORE Dolcetti 6.
ARBITRO Sig. Vivenzi di Brescia 5.
NOTE
paganti 656. abbonati 2.187, incasso di 15.879 euro. Espulso Collauto
a136' s.t.; ammoniti Anderson, Collauto, Martucci, Zamboni e Savi.
Angoli 5-4

VENEZIA
Il Venezia gioca, ma sprofonda. La Spal attende e colpisce, volando al
secondo posto in classifica. Ritmi elevati, pressing esasperato su
entrambi i fronti, match deciso dagli episodi, che hanno segnato
l'andamento della partita. Sesta gara senza vittoria per gli
arancioneroverdi, nono risultato utile consecutivo per i biancoazzurri
e terzo centro in trasferta per Bracaletti.
Primo tempo equilibrato
Serena fa di necessità virtù, senza Malatesta e Momentè, senza
centravanti-boa, piazza Ibekwe in mezzo a Zamboni e Lorenzi. Dolcetti
si affida a La Grotteria, facendo riposare Arma, scelta premiata dal
gol decisivo. Proteste in avvio (3') per un abbaglio del guardalinee
che ferma Poggi, in posizione regolare, lanciato in solitudine verso
Capecchi. Passano altri tre minuti e la Spal sblocca il risultato:
Anderson si fa rubare palla sulla tre quarti, assist di Cazzamalli per
Bracaletti, che trafigge da sotto misura Aprea: palla all'incrocio con
deviazione di Lebran. Il Venezia alza il ritmo, lanci lunghi e
aggressività: al 16' Poggi si divora il pari esaltando Capecchi. Il
pari arriva all'improvviso, al 23': Anderson scende sull'out sinistro,
cross beffardo che scavalca Capecchi e si infila nell'angolo opposto.
Il gioco ristagna a centrocampo, Ruffini detta i ritmi, Savi e Schiavon
spezzano il gioco dei padroni di casa.
Sorpasso Spal
Ripresa con avvio soft. Il primo lampo decide la partita: punizione
controversa assegnata alla Spal, sul traversone Aprea abbozza l'uscita,
ma rimane piantato a centro area e La Grotteria lo scavalca con un
preciso pallonetto di testa. La replica del Venezia si esaurisce sulla
punizione di Anderson che Capecchi devia in corner (26') e su un
diagonale di Poggi che sfiora il palo (28'). Al 36' Collauto viene
espulso per somma di ammonizioni. Scendono le tenebre sul Penzo, si
alza la contestazione verso la proprietà del Venezia, mentre la Spal
sogna già il sorpasso alla capo lista Pro Patria.
da tuttosport: Prima Divisione, la Spal vince 2-1 a Venezia, mentre la Cremonese supera in casa 2-1 la Sambenedettese TORINO,
9 novembre - La Pro Patria batte 3-1 il Cesena e resta sola al comando
del girone A grazie al pareggio del Novara, bloccato 1-1 dal
Pergocrema. La Spal vince 2-1 a Venezia, mentre la Cremonese supera in
casa 2-1 la Sambenedettese.
Nel girone B continua la corsa del
Crotone, vittorioso 5-3 contro il Lanciano. Arezzo ko 1-0 con il Real
Marcianise, mentre si giocherà domani la sfida tra Ternana e Gallipoli.
LEGA PRO, I DIVISIONE, GIRONE A, UNDICESIMA GIORNATA Cremonese-Sambenedettese
2-1 Lecco-Reggiana 1-2 Legnano-Lumezzane 1-0 Monza-Portogruaro 2-0
Novara-Pergocrema 1-1 Pro Patria-Cesena 3-1 Pro Sesto-Verona 2-2 (ieri)
Ravenna-Padova 1-2 Venezia-Spal 1-2 CLASSIFICA: Pro Patria 22 punti;
Spal e Novara 20; Cremonese 19; Padova 18; Reggiana 16; Lumezzane 14;
Monza, Lecco, Legnano e Cesena 13; Pergocrema e Verona 12; Pro Sesto e
Ravenna 11; Sambenedettese 10; Venezia* (-2) 8; Portogruaro 7 *Venezia penalizzato di 2 punti PROSSIMO
TURNO (16 novembre): Cesena-Monza Lumezzane-Lecco Padova-Cremonese
Pergocrema-Venezia Portogruaro-Ravenna Reggiana-Legnano
Sambenedettese-Pro Sesto Spal-Pro Patria Verona-Novara
LEGA PRO, I DIVISIONE, GIRONE B, UNDICESIMA GIORNATA Benevento-Foligno
2-1 Cavese-Potenza 1-0 Crotone-Virtus Lanciano 5-3 Perugia-Foggia 1-1
Pescara-Paganese 1-0 Pistoiese-Taranto 1-1 Real Marcianise-Arezzo 1-0
Sorrento-Juve Stabia 1-2 Ternana-Gallipoli domani CLASSIFICA:
Crotone 24 punti; Arezzo 21; Gallipoli*** e Foggia 20; Benevento 19;
Cavese 17; Pescara 16; Real Marcianise e Paganese 15; Perugia 14;
Sorrento 13; Juve Stabia** (-2), Taranto e Virtus Lanciano 12;
Ternana*** e Foligno 11; Pistoiese 7; Potenza* (-3) 5 *Potenza penalizzato di 3 punti. **Juve Stabia penalizzata di 2 punti. ***Ternana e Gallipoli una gara in meno PROSSIMO
TURNO (16 novembre): Arezzo-Pescara Foggia-Benevento Foligno-Cavese
Gallipoli-Sorrento Juve Stabia-Real Marcianise Paganese-Crotone
Pistoiese-Perugia Potenza-Ternana Taranto-Virtus Lanciano
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