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Incredibile ma vero, Stefano Morello, l'attaccante della Juve Stabia
prelevato in estate dal Gallipoli ed andato in rete nel derby contro la
Cavese, è stato condannato al Daspo per due anni. La pena, emessa il 27
agosto dalla Questura di Potenza ed ufficializzata nei giorni scorsi
dal Tar della Puglia, permetterà al calciatore, in quanto
professionista, di continuare a svolgere la propria attività lavorativa
come calciatore della Juve Stabia, ma gli vieterà di assistere alle
gare dagli spalti. I fatti, che hanno portato a questo inedito
provvedimento, risalgono alla gara del campionato scorso, tra Potenza e
Gallipoli, quando vi furono degli scontri sul terreno di gioco.
Morello, che la stagione precedente aveva militato proprio nel club
lucano, fu coinvolto negli scontri, ma senza ricevere alcuna sanzione
dal giudice sportivo, il quale si limitò a squalificare lo stadio
Viviani di Potenza. Successivamente è poi arrivata questa pena, che ha
lasciato allibito il calciatore, il quale proclama a chiare lettere la
sua innocenza : "Questa situazione è assurda, non solo perchè non ho
fatto nulla, ma anche perchè sono stato parte lesa, dato che appena
rientrammo negli spogliatoi, ricevetti uno schiaffo. D'altra parte le
minacce ai nostri danni erano state indirizzate sin dal primo momento
in cui mettemmo piede allo stadio". Sulla stessa lunghezza d'onda del
proprio assistito, è l'avvocato di Morello : "Quanto successo è
paradossale, se si considera che Stefano, non solo è stato oggetto di
numerose offese e di un atto di violenza, ma oltretutto non ha preso
minimamente parte ai battibecchi avvenuti negli spogliatoi". Molto
probabile a questo punto un ricorso al Consiglio di Stato. |