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Dopo una settimana che, a definirla caotica, è dire poco, i calciatori
del Pescara hanno deciso alla fine di scendere in campo diramando il
seguente comunicato:
La prima squadra del Pescara Calcio, unitamente allo staff
tecnico, allo staff sanitario e medico, in riferimento all'annunciata
azione di protesta che intendeva attuare oggi come estremo tentativo
per svegliare la coscienza di una società assente, e cioè non
presentarsi in campo in occasione della gara contro la Juve Stabia,
comunica la decisione di non voler perseverare nel suddetto proposito e
di voler invece disputare la partita.
Il motivo della decisione risiede esclusivamente nel senso di
responsabilità che ci appartiene e che ci fa ritenere prioritari
l'attaccamento alla maglia, il rispetto verso i tifosi e la piazza e,
non ultimo, verso gli avversari. Nulla ha a che fare invece con la
società, dalla quale non è arrivato alcun segnale d'interessamento e
alcuna soluzione alle insostenibili difficoltà ormai note che viviamo
quotidianamente.
Dunque, malgrado tutto, abbiamo deciso unanimemente di svolgere il
nostro dovere, onorando la nostra professione e tenendo fede ai
principi di lealtà sportiva.
Queste, dunque, le formazioni scese in campo allo stadio Aragona di vasto:
Pescara: Prisco, Camorani, Vitale, Cardinale, Siniscalchi, Pomante, Stella, Ferraresi, Simon, Di Vicino, Zeytulaev.
Panchina: Bartoletti, Sembroni, Fruci, Prizio, Diliso, Corsi, Testardi. All. Galderisi.
Juve Stabia: Della Corte, D'Ambrosio, Radi, De Rosa, Geraldi, Maury, Capparella, Monticciolo, Biancolino, Grieco, Amore.
Panchina: Terminiello, Gritti, Marino, Mineo, Artistico, Morello, Peluso. All. Morgia.
Reti: 26' pt Zeytulaev (P), 30' pt Zeytulaev (P), 25' st Cardinale (P), 43' st Biancolino (JS) su rigore.
Ammoniti: Amore (JS).
Espulsi: Maury (JS).
Dopo un inizio equilibrato, con la Juve Stabia che ha avuto ben
tre palle gol, due con Biancolino ed una con Capparella, il Pescara
pressa sulle fasce e mette in difficoltà le vespe.
Primo gol al 26' con Zeytulaev che a centro area, liberissimo, di testa
appoggia la palla in rete dopo un cross dalla destra di Ferraresi
Passano pochi minuti ed arriva anche il raddoppio del Pescara ancora
con Zeytulaev che la 30' fa tutto da solo partendo dalla trequarti e
bevendosi tutta la difesa. Si presenta così solo d'avanti
all'incolpevole Della Corte, battendolo senza difficoltà.
Si va a riposo con i padroni di casa in vantaggio per 2 reti a zero e
con una Juve Stabia apparsa, in questi primi 45', troppo rilassata e
che, dopo il primo gol di Zeytulaev, è sembrata già deporre le armi.
La ripresa inizia con le vespe che appaiono caricate e premono
subito sull'accelerate con Capparella che dalla destra mette al centro
un buon pallone per Amore che però non riesce a concludere a rete.
Mister Morgia corre ai ripari e tenta il tutto per tutto. In campo i
due baby-terribili Peluso e Artistico che prendono il posto di
Capparella ed Amore. Juve Stabia a trazione anteriore e che si schiera
con un 4-2-4.
Dopo una reazione iniziale della Juve Stabia, è nuovamente il Pescara a
prendere in mano le redini del gioco. Gli abruzzesi prima colpiscono un
palo con Di Vicino e poi, con un tiro dalla lunga distanza di
Cardinale, trova la terza rete. Nell'occasione erroraccio di Della
Corte che si fa passare la palla sotto la pancia.
Siamo al 27' della ripresa ed a Vasto è notte buia per la Juve Stabia.
La situazione si fa ancora più pesante quando Maury, molto nervoso,
commette un fallaccio su Zeytulaev e si fa espellere dal direttore di
gara.
Juve Stabia che spinge per la forza dell'inerzia data dai suoi
quattro attaccanti ed al '43 st segna la rete della bandiera con
Biancolino che realizza un calcio di rigore concesso dal signor
Palazzino per un fallo di mano in area di Vitale su cross di Peluso. Il
Pitone batte il penalty con freddezza facendo un cucchiaio all'ex
Prisco e poi si lascia andare ad un mini sfottò nei confronti dei
tifosi del Pescara che lo avevano bersagliato di fischi. Le vespe, poi,
vanno vicine al raddoppio ancora con Biancolino, ma Prisco neutralizza
la conclusione dell'attaccante gialloblè. La gara termina senza
ulteriori emozioni e Juve Stabia umiliata a Vasto.
Ai punti ha vinto il Pescara, nel gioco ha vinto il Pescara nella
determinazione ha vinto il Pescara. Esce a testa bassa e fortemente
ridimensionata la Juve Stabia da questo match in cui non è mai riuscita
ad impensierire gli avversari, nonostante le quattro punte messe in
campo da mister Morgia. Una Juve Stabia irriconoscibile rispetto a
quella di Sorrento ma, soprattutto, rispetto a quella vista domenica
scorsa al Menti contro il Real Marcianise. Un risultato, ma soprattutto
un non gioco, che ci riporta indietro di due settimane e che si unisce
al grande freddo che quest’oggi ha sferzato Castellammare, per far
calare su tutti i tifosi una doccia ghiacciata impensabile alla vigilia.
Onore al Pescara ed ai suoi giocatori che, nonostante le mille
difficoltà con cui stanno lavorando da inizio anno, hanno mostrato
professionalità e rispetto nei confronti dei propri tifosi scendendo in
campo e sfoderando una grande prestazione.
Una sconfitta che deve far riflettere non solo i calciatori, ma anche
la società, il cui compito ora è capire dove sono i mali di questa
squadra e prendere i relativi provvedimenti. Non si può pensare, per
esempio, di mandare in campo quattro punte e lasciare un centrocampo ed
una difesa in balia degli avversari. Un appunto a mister Morgia che
dovrebbe, inoltre, migliorare nella preparazione alle gare, cosa che è
emersa palesemente oggi: uomini molli sulle gambe e poco reattivi, non
caricati come, invece, sarebbe stato necessario per una gara difficile
come questa.
Analizzando, invece, il match, per la Juve Stabia si è visto un Della
Corte in grosse difficoltà e sul quale pesano le responsabilità di due
delle tre reti del Pescara. La difesa è apparsa troppo molle ed
innervosita dopo il raddoppio degli abruzzesi, tanto che poi Maury si è
fatto espellere. Centrocampo senza idee, ed ancor più rabbia veniva nel
vedere un Mineo seduto in panchina e mai visto all’opera fino a questo
momento della stagione.
Ci si attende ora una settimana nervosa in casa gialloblè, poiché
certamente questa sconfitta non sarà piaciuta a patron Giglio. Una
sconfitta che ci poteva anche stare al cospetto di questo Pescara ma
certamente non nel modo con cui è maturata: umiliante.
Pubblicata il 23/11/2008 14.03.06 |