24 novembre 2008
La Spal stende il Legnano e raggiunge la vetta
fonte: spallinati.forumfree.net
Tre reti in trasferta spalancano la porta del primo posto in classifica
di Leonardo Rosa
Legnano
e Spal si ritrovano di fronte allo stadio Mari. Non sono più i primi
anni '50 quando ferraresi e lombardi, salivano a braccetto nella
massima serie calcistica, però visti i tempi, possiamo dire che
biancazzurri e lilla non se la passano male. In estate i lombardi hanno
costruito una squadra di giovani, con l'obiettivo di guadagnarsi una
salvezza tranquilla e magari di valorizzare qualche promessa tra le sue
fila.
Allenatore del Legnano è Attilio Lombardo, funambolica ala destra della Sampdoria anni '90.
Dolcetti
deve rinunciare a Schiavon, squalificato, e a La Grotteria, non al
meglio fisicamente. Il mister schiera allora Savi, nella posizione di
mediano basso, e l'inedita coppia Bracaletti-Moro a supporto del
centravanti Arma, titolare dopo un paio di turni di riposo.
Dopo
dieci minuti di gioco la Spal colleziona 3 azioni pericolose. Prima è
Ghetti che spara di sinistro da fuori area, poi Arma si avvita su un
bel colpo di testa, respinto da Ioime. Decisivo per i biancazzurri è il
12° minuto. Lancio lungo dalla retroguardia, il pallone raggiunge
Bracaletti che dribbla un avversario e subito dopo fa esplodere un
sinistro micidiale, che si insacca alle spalle del portiere lombardo: 1
a 0.
Dopo alcune scaramucce a centrocampo e qualche
tentativo da parte dei lilla di riportarsi sotto, al 23' la Spal
raddoppia. Arma ruba una palla a Battaglia, entra in area e con un
prezioso esterno destro supera in bellezza Ioime. Evidentemente il
centravanti marocchino era smanioso di dimostrare che quanto di buono
aveva fatto prima di perdere il posto da titolare, a vantaggio di La
Grotteria, non era certo frutto del caso.
E sempre Rachid Arma al 35' ha un'altra buona occasione, ma stavolta il pallone è deviato da Ioime.
Sul
finale di tempo la Spal perde Bracaletti, autore del primo gol, per una
botta sul collo del piede. Al suo posto l'ex genoano Martucci.
Prima
del duplice fischio, Cazzamalli, sugli sviluppi di un angolo, allunga
un pallone verso il secondo palo, dove è posizionato Arma. Ioime,
intuisce la traiettoria e anticipa la punta spallina.
Secondo
tempo senza particolari scossoni. Dopo pochi minuti Capecchi con buon
tempismo, esce bene per sventare un bel cross di Nizzetto.
Al 7'
i lilla rimangono in 10. Maggioni fa un'entrataccia su Moro. Il
difensore, già ammonito, è spedito dall'arbitro negli spogliatoi.
Poco
dopo ennesima occasione per la Spal, a suggello del suo dominio sul
match. Punizione di Centi, respinta dell'estremo difensore, sul pallone
giunge Arma, che non riesce però a ribadire in rete. Ma l'appuntamento
con il terzo gol biancazzurro, è rimandato solo di pochi minuti.
Contropiede da manuale della Spal: Centi, Moro, Arma, retroguardia del
Legnano completamente in bambola e alla punta non resta che appoggiare
in rete il pallone, per il suo settimo gol stagionale. Non male per un
giocatore, Arma, che qualche mese fa giocava tra i dilettanti della
Sanbonifacese. A questo punto, con il risultato acquisito, Dolcetti
pensa a far riposare i suoi gioielli. Arma lascia il posto a
Quintavalla, con Moro centravanti. Il Legnano gioca senza alcuna
convinzione, mentre la Spal non ha alcun interesse a spremersi
ulteriormente e si concede perfino un po' di accademia.
L'ultimo
brivido, paradossalmente, lo riserva... l'arbitro. Il signor Stefanini,
giusto al 45' si ferma per crampi ad un polpaccio. Sulla schiena degli
spallini corrono brividi freddi, memori della gara interna con la
Cremonese, sospesa proprio per un infortunio al direttore di gara. Ma
stavolta match e soprattutto risultato non sono in pericolo. Visto
anche il minutaggio, l'arbitro stringe i denti per gli ultimi giri di
lancetta e conclude regolarmente la gara, sancendo la vittoria della
Spal.
Negli spogliatoi, nel dopo partita, Pierbortolo Pozzi
ha parlato di salvezza ancora aritmeticamente da raggiungere per la
Spal. Ma i fatti dicono anche che i biancazzurri, con questa vittoria e
complice il pareggio interno della Pro Patria col Verona, tornano in
vetta alla classifica di Prima Divisione (ex Serie C1) che mancava
addirittura dal '99.
Un risultato in qualche modo
incredibile se si pensa che il presidente Butelli e il suo staff hanno
raccolto la squadra in C2 e hanno avuto un tempo risicatissimo per
allestire una formazione che si sta rivelando sempre più tosta e
robusta, domenica dopo domenica. Dietro a Spal e Pro Patria a quota 24,
seguono il Novara a 23, il Padova, sconfitto a Monza, a 21, la
Cremonese a 19. E domenica al Mazza, ennesimo big match con il Novara.
“Oggi
ci è andato tutto bene – ha detto a fine gara Aldo Dolcetti -, dal
vantaggio ottenuto in avvio di gara, al raddoppio ed alla superiorità
numerica di tutto il secondo tempo. Quello che ho visto oggi non è
sicuramente il vero Legnano, ai miei ragazzi avevo presentato una
squadra totalmente diversa rispetto a quella incontrata, mi piace
pensare che sia grazie alla nostra prestazione”.
TABELLINO:
Legnano: Ioime, Maggioni, Bertoli, Roselli, Battagli, Rossini, Lantieri, Agazzone, Virdis (55' Enow), Chiazzolino, Nizzetto
Spal:
Capecchi, Ghetti, Cabeccia, Savi, Zamboni, Lorenzi, Cazzamalli, Centi,
Arma (62' Quintavalla), Bracaletti ('38 Martucci), Moro. All: Dolcetti
Espulso: 52' Maggioni
Marcatori: 12' Bracaletti, 23' Arma, 55' Arma
Arbitro: Stefanini di Livorno
Spettatori. 1.345
dal Carlino
COL 3-0 AL «MARI» AGGUANTA LA PRO PATRIA Spal invincibile Armata: spadroneggia a Legnano ed è prima Gara sontuosa dei biancoazzurri che la rendono senza storia grazie al gol al 10’ di Bracaletti e all’uno-due del rientrante Arma
IL TABELLINO Cartellino rosso a Maggioni e la partita finisce al 50' LEGNANO:
Ioime, Maggioni, Bertoli, Chiazzolino (25' s.t. Romeo), Battaglia,
Rossini, Nizzetto, Roselli, Virdis (9' s.t. Enow), Lanteri, Agazzone
(1' s.t. Bosio). All. Lombardo. A disp.: 12. Mandelli, 14. Cilona, 15.
Zaninetti, 17. Lombardo. SPAL: Capecchi, Ghetti, Cabeccia,
Savi, Zamboni, Lorenzi, Cazzamalli, Centi (32' s.t. Rivaldo), Arma (17'
s. t. Quintavalla), Bracaletti (39' p.t. Martucci), Moro. All.
Dolcetti. A disp.: 12. Careri, 13. Servidei, 14. Bianchi, 18. Agodirin. Arbitro: Stefanini di Livorno. Marcatori: p.t. 10' Bracaletti, 23' Arma; s.t. 14' Arma. Note:
gelida giornata di sole, spettatori 1345, inclusi un centinaio di
ferraresi e i 628 abbonati. Incasso di 11304 euro (quota abbonati
4872). Espulso al 5' s.t. Maggioni per fallaccio su Moro. Ammoniti
Agazzone e Rossini. Angoli 5-3 per la Spal.
IL FILM
GOL D'AUTORE Splendide tutte e tre le reti che hanno deciso il match: ma la prima della doppietta di Rachid è di classe pura
NOVE ANNI DOPO Il primato nella ex C1 mancato domenica scorsa arriva a quasi un decennio dall'ultima volta con D'Astoli
POCHI CHILOMETRI La Pro Patria ha pareggiato in casa col Verona a dieci di distanza dal campo in cui la Spal ha «arrotato» i lilla
PROVA DI FORZA Difficile trovare una vittoria esterna poco sofferta come quella di ieri: la Spal ha dominato su tutta la linea
L'ESPULSIONE Il cartellino rosso a Maggioni al 5' della ripresa per brutto fallo su Moro ha chiuso definitivamente l'incontro
UN TIRO IN 90' I padroni di casa hanno effettuato l'unica conclusione sullo 0-3: imbarazzante la superiorità dei ferraresi
Terrore al 90': l'arbitro si «stira» ma evito la beffa della ripetizione MOMENTO
di panico al 90' tondo. L'arbitro Stefanini si stira un polpaccio e
vistosissimamente zoppicante va a bordo campo a farsi medicare. Sono
attimi terribili per i tifosi della Spal, che avevano già visto
rinviare Spal-Cremonese per infortunio all'arbitro. Ma allora si era
all'inizio sullo 0-0, e qui alla fine e sul 3-0 in trasferta...,
Stefanini però si è comportato correttamente e pur non essendo più in
grado di correre ha gestito da fermo i 3’ di recupero senza grandi
proteste.
dall'inviato MAURO MALAGUTI.
-LEGNANO-
CHE SPAL,
ragazzi! Che dire di più, del rotondo e strameritato 3-0 che le
consegna quel primato in classifica sfuggito domenica scorsa nel
confronto diretto con la Pro Patria, ieri fermata sullo 0-0 dal Verona
a pochi chilometri dal «Mari»? Non c'è parola capace di rendere con
precisione l'imbarazzante superiorità ostentata per tutti i 93' dalla
Spal sul campo del Legnano. E sì che i motivi per temere i lilla
c'erano, a cominciare dal precedente di Sesto San Giovanni per finire
con la rapidità della squadra di «Popeye» Lombardo. Ma tutto si è
dissolto davanti ai primi minuti della Spal. La squadra di Dolcetti è
entrata nel match con ferocia, un po' come a Venezia. Al 9' ha
impegnato severamente Ioime con un tiro di Ghetti da fuori e con
un'incornata di Arma su calcio d'angolo, e al 10' è passata su
invenzione spettacolare del suo apripista Bracaletti, che ha sbloccato
il risultato dallo 0-0 in occasione di tutte le quattro vittorie
esterne di stagione. Sul lungo pallone partito dall'ottimo piede di
Moro, l'esterno appostato sulla destra è rientrato sul piede sinistro e
ha calciato di potenza sul secondo palo. Splendida prodezza
individuale, ad aprire un'autostrada dinanzi alla Spal. Bravissima
tutta la squadra a imboccarla a gran velocità, e di fatto a chiudere
l'incontro già al 23' . Ancor più preziosa è la gemma del raddoppio
firmata dal rientrante Arma: imbeccato da Cabeccia ha rubato il tempo a
Battaglia realizzando in diagonale con l'esterno destro un gol di
classe purissima. Strepitoso gesto tecnico, veramente.
Qui la
partita era già abbondantemente finita. Troppo tosta, fisica, coriacea
ma anche qualitativamente superiore, la Spal, al cospetto di un Legnano
che non si riprendeva più dall'uno-due estense. Capecchi doveva
svolgere più che ordinaria amministrazione e basta, mentre Ioime era
chiamato a sfoggiare qualche miracolo per impedire che il punteggio si
allargasse a dismisura già prima dell'intervallo. Attilio Lombardo alla
pausa ha provato a mischiare le carte inserendo Bosio per Agazzone. Ma
il Legnano non ha fatto in tempo ad assestarsi col nuovo 4-4-2 che il
terzino destro Maggioni ha pensato bene di «svellere» dal prato Moro
che si era appena liberato del pallone, con un fallaccio a centrocampo
tanto truce quanto inutile.
Cartellino rosso meritato e fischi
anche per mister Lombardo, che badava al morale dei suoi e per evitare
goleada toglieva il centravanti Virdis inserendo il terzino Enow. La
gente di fede lilla non gradiva, sullo 0-2, e contestava a scena aperta.
Per
la Spal era giornata proprio perfetta. Così pochi minuti dopo
l'espulsione, ecco il terzo gol, anche questo di pregevole fattura ma
sul piano corale, stavolta. Centi imbeccava Moro in uno splendido
corridoio in contropiede: il veneto si rivelava altruista sul recupero
di un paio di difensori allargando per il tris allo smarcatissimo Arma.
Gran gol anche questo, e tutti a casa.
Di qui alla fine la Spal
gestiva senza problemi e il Legnano poteva finalmente vantare l'unica
palla-gol della sua domenica su un contropiede di Romeo ipnotizzato da
Capecchi al momento buono.
E' difficile pescare negli annali una
partita vinta in trasferta con così scarna sofferenza. La Spal qui a
Legnano si è esibita in veste di razza padrona. Ha giocato un gran
calcio, segnato tre bellissimi gol e subìto zero in fase difensiva. Non
ha avuto un solo giocatore ammonito e ha lasciato il campo tra i
convinti applausi del pubblico di casa, meritando da Lombardo, uno che
se ne intende, l'apprezzamento di migliore squadra dell'intero
campionato. Dolcetti si è potuto permettere di far riposare Arma dopo
un'oretta, di dare soddisfazione a Quintavalla e Rivaldo ultimamente
poco utilizzati, di far rifiatare anche Centi e in definitiva di
pensare al confronto di domenica prossima al «Paolo Mazza» con la prima
inseguitrice, il Novara. Ventidue anni fa la Spal aveva vinto anche per
4-0, a Legnano. Ma quella fu una bella impresa senza grande incidenza
sul campionato. Qui invece la Spal ha detto che fa tremendamente sul
serio. Ferocemente, convintamente sul serio.
COMPLIMENTI DALL’AVVERSARIO L’omaggio di Lombardo «Nessuna è così forte»
-LEGNANO-
«SPAL TROPPO
superiore, e non solo a noi». Detto da Attilio Lombardo, l'allenatore
del Legnano che con le maglie di Juve e Samp un po' di calcio lo ha
masticato, il complimento è una carezza: «Qui la Pro Patria ha vinto
per 1-0 con un gol alla fine, mentre con la Spal non c'è stata
partita», aggiunge. «Noi abbiamo sbagliato -continua Lombardo-
disputando la nostra peggiore gara stagionale e non attuando nulla di
quel che avevamo preparato. Dovevamo pressarli e aggredirli, invece lo
hanno fatto loro con noi. Ma la Spal mi ha suscitato una grande
impressione. E' fortissima fisicamente ma anche tecnicamente, è
compatta e solida. Se vai sotto con questi, non li riprendi più.
Abbiamo lasciato loro molti spazi e perso tutti i duelli. La Spal ha
strameritato, le diciamo brava e ripartiamo per il nostro campionato.
E' la migliore squadra che io abbia visto finora e secondo me ha tutto
per andare in fondo». Lombardo è stato sonoramente fischiato dai suoi
tifosi quando sullo 0-2 ha sostituito il centrattacco Virdis col
terzino Enow per fare fronte all'espulsione del difensore Maggioni:
«L'ho dovuto fare, altrimenti finiva 6-0 e sul nostro morale questo
avrebbe inciso come una mannaia. La mia squadra è giovane e patisce
molto i contraccolpi caratteriali. Ormai era chiaro che questa partita
era pressochè impossibile recuperarla, visto che la Spal concedeva zero
ed eravamo con l'uomo in meno. Quindi ho pensato a limitare i danni. Il
nostro campionato non finisce oggi e la nostra avversaria,
fortunatamente, non è la Spal».
m.m
LE PAGELLE Bracaletti «apripista»: se segna lui è colpaccio
CAPECCHI 7.
Un solo intervento, sul 3-0, ma eccellente e autoritario a fermare il
contropiede di Romeo. Molto sicuro però anche nelle altre, meno. GHETTI 7,5.
Continua nella sua striscia di partite senza macchia e senza paura. Non
subisce mai e spinge spesso. Il primo a tirare in porta è lui, al 9', e
da fuori col sinistro, il piede sbagliato. Tanto per dire il grado di
convinzione raggiunto da questo curioso debuttante di 30 anni... CABECCIA 7.
Nel giorno della parata di gruppo anche lui lustra le mostrine e si
presenta in ottimo spolvero. Soffre niente, porge ad Arma l'assist per
il 2-0 ed è all'altezza dei più celebrati compagni di reparto SAVI 7.
Partita buonissima, sul piano tattico e della presenza, molto più
felice dell'ultima giocata da titolare. Tiene ottimamente i fili del
centrocampo. ZAMBONI 7,5. Imperforabile. Non si passa.
Verboten. Nella giornata piace molto quando senza farsi pregare spazza
in tribuna invece di cincischiare su un campo traditore. Finisce in
maglietta della salute e mutande, dopo aver regalato tutto ai tifosi... LORENZI 7,5.
Neanche lui lascia sfuggire nulla se non l'occasione finale sullo 0- 3,
quando avanza per mettere in fuorigioco Romeo che invece può
proseguire. Grande sicurezza e calma olimpica. CAZZAMALLI 7,5.
Grande presenza. Magari all'inizio qualche razzente piccoletto si
rivela più rapido nel breve, ma sulla lunga distanza dei 90' non c'è
storia. Il «Cazza» li trita tutti, e due volte sfiora anche il terzo
gol in campionato. CENTI 7. Rieccolo, il capitano in ripresa
di condizione. Mette diverse perle delle sue: due pallonetti, uno per
tempo, fuori di un soffio, una veronica in un fazzoletto, e la grande
palla che apre il contropiede del 3-0. Ma mette anche parecchia
sostanza accanto ai colpi. ARMA 8. Che volere di più da
questo splendido airone? Segna un gol che se fosse in serie A verrebbe
ricordato negli anni, con un esterrno da campioncino, e bissa su azione
collettiva. Era al rientro dopo un mesetto difficile e si è
ripresentato devastante come in avvio di stagione. Ne ha già infilati
7, di cui 6 fuori casa. Al «Mazza», solo il rigore al Monza nel primo
turno. BRACALETTI 7,5. Altro elemento imprescindibile. Segna
solo in trasferta (4 su 4), ma che gol segna, belli e importanti. Sono
tutte reti che schiodano lo 0-0, a Ravenna come a Reggio Emilia, a
Venezia come a Legnano: e sui suoi gol la Spal ha sempre costruito
partite vincenti. Lascia per un problema al dito e bisogna augurarsi
non sia niente di serio. MORO 7,5. Era atteso e ha risposto
meglio che al debutto. Porge palla a Bracaletti per il suo gol, regala
generosamente ad Arma l'assist del 3-0 rinunciando alla chance
personale, provoca l'espulsione di Maggioni e va vicino alla rete in un
paio di occasioni. Di sicuro, palla al piede sa cosa fare. Nel primo
tempo si accentra spesso e i compagni che lo cercano a occhi chiusi a
sinistra non lo trovano. Meccanismi da affinare, è normale. MARTUCCI 6. Sostituisce Bracaletti e si dà da fare aiutando la squadra con la sua corsa generosa. QUINTAVALLA 6. Entra sul 3-0 e aiuta i compagni a gestire. RIVALDO ng. Si rivede, anch'egli nella fase in cui non c'è più partita.
L’ARBITRO Sig. STEFANINI di LIVORNO 7 La Spal gli rende tutto facile Espulsione giusta. Quando si stira la 90’ usa il buon senso.
+ RACHID RIPRENDE DOVE AVEVA LASCIATO Arma è tornato e ha ricominciato dove aveva lasciato, ovvero con una doppietta uso esterno dopo quelle a Ravenna e Lumezzane. E che due gol...
- MAGGIONI TRUCULENTO ESPULSIONE MERITATA Nemmeno Lombardo ha avuto granchè da dire: quel cartellino rosso per un fallo tosto quanto poco utile il terzino del Legnano se l’è cercato
LA SITUAZIONE
PRO RAGGIUNTA La Pro Patria ha pareggiato in bianco allo «Speroni» con il Verona e la Spal ora la affianca al primo posto
IL NOVARA C’E’ I piemontesi vanno sotto in casa col Portogruaro, poi vincono in rimonta e adesso inseguono a -1
PADOVA CEDE Il cannoniere del girone Torri, bomber ritrovato nel Monza, stende i veneti adesso a -3 dalle prime
REGIA QUINTA La Reggiana (0-0 a Crema) scavalca la Cremonese occupando l'ultima piazza della zona play-off
CREMONESE KO La formazione di laconi è sconfitta nel finale sul campo del Ravenna e rimane a cinque punti
BIG MATCH Domenica Spal-Novara è un altro «partitone» Perde contatto il Cesena battuto anche a Venezia
L’ALLENATORE... COME VALE ROSSI Inno Spal e Green Day, Dolcetti festeggia in musica A ogni vittoria una trovata: a Legnano dopogara rock
LA PRESTAZIONE «Tutto è filato via bene Il successo ci darà più autostima e fiducia Ottima prova di Moro»
Butelli non c'era: una domenica in famiglia
A
LEGNANO non si è visto il presidente Cesare Butelli, che ha fatto
sapere di voler passare una domenica con la famiglia dopo che la Spal
gliene ha sottratte molte. Butelli però si è riproposto di non mancare
nelle prossime quattro giornate che dividono la Spal dalla fine del
girone di andata. Di qui ad allora dopo avere ospitato il Novara i
biancoazzurri andranno a Cesena, riceveranno la visita del Lecco e
prima di Natale chiuderanno l'andata a Crema.
dall'inviato MAURO MALAGUTI
- LEGNANO- ALDO DOLCETTI
si sta rivelando, oltre che un ottimo allenatore, anche un buon
entertainer. Ricorda un poco Valentino Rossi, quando candido candido
alla fine delle partite tira fuori l'immancabile perlina, dai buskers
alla cravatta. Ma i suoi siparietti hanno il pregio della sobrietà, e
se non fosse lui a raccontarli non si saprebbero. Legnano è la vittoria
della musica: «Avevo preparato tutto -spiega l'allenatore- e mi ero
portato dietro pc e altoparlanti... Così dopo la vittoria ai ragazzi ho
fatto sentire un demo unplugged, chitarra e voce, di un nuovo inno
della Spal coniato da un amico di Labardi, ma anche i Green Day e It's
my life di Bon Jovi, e qualcos'altro». Grazie al cielo niente banalità
alla We are the Champions...
Poi via, sulla partita che richiede forse meno commenti di tutte: «E' una vittoria che consolida la nostra
autostima e ci dà tanta forza. Ma dovremo cavalcare l'entusiasmo con
intelligenza. La partita è filata via bene per noi, siamo stati subito
aggressivi trovando il gol in fretta. Poi abbiamo continuato, quindi
resistito senza patemi e infine gestito bene il finale. Della partita
di oggi mi piace che ho visto una squadra matura: la vittoria ci serve
moltissimo per consolidarci. Buona prestazione e risultato meritato, in
conclusione».
«Quando alla vigilia dicevo che poteva giocare
chiunque -continua Dolcetti-, era la verità, e lo confermo ora. Avevo
visto la squadra in grande spolvero nel lavoro settimanale, tutti erano
concentrati, sereni e carichi al punto giusto».
Adesso la Spal
diventerà la squadra da battere, azzarda qualcuno: «Nei fatti, ci
succede ormai da un po' di partite a mio avviso -dice Dolcetti- ma io
preferisco andare avanti per la strada dell' equilibrio senza farmi
stordire da questa situazione. Abbiamo ancora lacune e margini di
crescita e di miglioramento».
Ci si aspettava una partita in cui
la Spal potesse avvantaggiarsi della sua superiorità sul piano fisico e
acrobatico, invece è uscita una gara prevalentemente giocata palla a
terra e giocata anche bene, al livello delle prime vittorie esterne di
stagione: «Diciamo che i ragazzi erano pronti ad adeguarsi a ogni
evenienza e che la partita è venuta in modo naturale sul terreno del
gioco. Abbiamo guidato una gara di palla manovrata. Loro di sicuro non
sono sempre questi, credo che gli abbiamo creato parecchie difficoltà e
insicurezze».
Sul piano individuale, qualche considerazione
particolare? «lo speravo molto nel gol di Moro, in modo che si
sbloccasse. Però debbo dire che in assenza della rete Moro ha disputato
una partita ottima sul piano della partecipazione al gioco della
squadra». Dolcetti adesso è atteso da due confronti che affronterà
entrambi nel ruolo di ex: «Sì, è vero. Domenica arriva il Novara, la
squadra a cui la Juventus mi prestò a inizio carriera, quando avevo 18
anni. Fu un anno eccezionale per me, ho ricordi bellissimi. Lì conobbi
anche Riccardo Ghedini che adesso fa l'osservatore per noi, eravamo
compagni di centrocampo. La domenica dopo sarà la volta del Cesena, ho
giocato anche lì, un po' dopo».
Intanto nemmeno ieri la Spal ha
incassato gol, e da ieri detiene in solitudine la migliore difesa del
girone, l'unica che con 9 reti al passivo non ha subìto in doppia
cifra. 12 la Pro Patria, 13 il Novara, 15 Cremonese e 16 Padova. Poi
guardate la classifica e vedrete che un nesso c'è.
Paradossale Pozzi: «La salvezza si avvicina, io penso a quella»
BORTOLO POZZI
parla di salvezza e si capisce che ha girato il passaparola ai
giocatori: «Fino ai 40 punti penso solo a quella. Dopo, se li
raggiungiamo, allora potremo anche carezzare altri traguardi. Su oggi
c'è poco da commentare, partita ottima vinta senza difficoltà. Abbiamo
iniziato bene, poi i due gol e l'uomo in più che abbiamo gestito bene:
loro hanno fatto un solo tiro in offside sullo 0-3. Godiamoci il
momento, i nostri tifosi si godano pure la classifica, ma piedi per
terra e niente illusioni, noi. Spero che avremo lo stadio pieno anche
col Novara come contro la Pro Patria. La squadra sta giocando un gran
calcio e lo merita, ci si diverte anche, a seguirla. Non è calcio da
Cl, questo. Bene Moro, cui è mancato solo il gol, bene Arma un cui calo
era normale. Bene tutta la squadra che è forte e comincia a convincersi
di esserlo. Fuori segnamo di più perchè gli avversari provano a giocare
anche loro e si aprono, e perchè al «Mazza» sono venute tutte le
migliori».
I GIOCATORI Savi: «Cerchiamo di rimanere primi più che si può...»
«NOI ABBIAMO
fatto una buona gara, eravamo in vena al contrario del Legnano e penso
che sul 2-0 per noi si siano chiusi i conti della partita». Filippo
Savi, inesauribile motorino del centrocampo di mister Dolcetti, non ha
dubbi: «La Spal ha giocato la gara perfetta: sul risultato provvisorio
di 2-0, i padroni di casa sono stati costretti a sbilanciarsi alla
ricerca disperata di raddrizzare una gara cominciata in salita».
La
Spal adesso è prima, seppur in coabitazione con la Pro Patria, tra
l'altro acerrima rivale del Legnano: ma Savi preferisce rimanere con i
piedi per terra. «Siamo contenti di questo balzo in testa, ma dobbiamo
anche ricordarci che siamo una «ripescata» e abbiamo iniziato questa
stagione con il proposito di conquistare al più presto la salvezza».
Meglio dunque concentrarsi su un ostacolo alla volta: «Dobbiamo pensare
gara per gara. Dopo questa bella vittoria su un campo difficile, in
settimana dobbiamo concentrarci al meglio per affrontare domenica
prossima una formazione avversaria di rispetto come il Novara. Contro i
piemontesi dobbiamo dare la svolta definitiva».
Ormai Savi è
esperto di queste categorie: «E' il terzo anno che gioco nel terzo
campionato nazionale: in passato ho avuto dei problemi al ginocchio che
mi hanno limitato, ma adesso sto bene e mi trovo a mio agio a Ferrara,
che è una piazza prestigiosa».
«E' vero -conclude il giocatore-
siamo in testa e anche per ripagare l'entusiasmo dei nostri tifosi
cercheremo di rimanerci il più possibile a lungo. Lo stadio a Ferrara
ogni domenica è pieno e i tifosi ci seguono con affetto anche fuori
casa, come è capitato anche qui a Legnano. Siamo circondati da un
grande entusiasmo e questo fa bene a tutto l'ambiente». Ed è grazie a
questo spirito di gruppo che poi arrivano risultati di primo ordine.
l.d.f
IL BOMBER Arma: «Abbiamo fatto la partita perfetta Che gioia il primato»
ARMA
«letale» per il Legnano: sul terreno del «Mari» il centravanti
marocchino firma la terza doppietta stagionale (tutte fuori casa) e si
porta a quota 7 reti. E pensare che arriva dalla serie D... L'umiltè di
Rachid è davvero esemplare: «Ho ancora tanto da migliorare,
probabilmente nel fisico, per imparare anche a difendere meglio il
possesso della palla. Devo quindi lavorare molto sotto il profilo
atletico per irrobustirmi». Il suo è stato un rientro da titolare
trionfale: «Tornavo dopo due turni -continua sorridente Arma- e
all'inizio ho accusato un po' di stanchezza, ma dopotutto sono davvero
felice perché i miei gol, con quello bellissimo messo a segno da
Bracaletti, hanno portato tre punti utilissimi alla Spal che ora . si
ritrova in testa alla c1assifiica, anche se assieme ad un'altra gran
bella squadra come la Pro Patria».
Il secondo gol della Spal,
primo di Arma, ha strappato gli applausi sportivi anche del pubblico
legnanese, e il marocchino ha ricevuto i complimenti dell'estremo
difensore del Legnano Ioime in sala stampa. Arma lo descrive con tanta
semplicità come se fosse stato davvero facile fare un capolavoro del
genere: «Il nostro terzino sinistro Cabeccia è stato molto bravo a
sentirmi una palla invitante: ci ho creduto e così nonostante la
marcatura del giocatore del Legnano, sono arrivato nei pressi della
porta e ho anticipato il portiere. Sono stato fortunato a prenderlo in
controtempo, dato che lui si stava spostando per coprire il primo palo:
la palla l'ho piazzata disinvoltamente senza guardare, sul secondo».
Anche
Arma predica la politica dei piedi ben saldi per terra, anche se i suoi
li usa per fare gol di preziosa fattura: «Sono contento di questo
primato in classifica ma dobbiamo anche ricordarci che il nostro
obiettivo principale è rappresentato dalla salvezza: raggiungiamo prima
questo traguardo e poi vediamo cosa potrà succedere».
Contro una Spal così il Legnano poteva fare ben poca cosa...: «La
nostra è stata la gara perfetta: oggi era importante vincere su un
campo difficile». Arma poi svela anche il segreto del gruppo condotto
da mister Dolcetti: «Lui sa come caricarci. Neglispogliatoi abbiamo
festeggiato la vittoria con della buona musica. E' un modo per fare
gruppo. Non voglio essere banale dicendo che siamo sempre molto uniti».
Adesso
occorre continuare a certi livelli: «Bisogna saper fare 'questo tipo di
prestazioni gara per gara. Per me che giocavo in serie D, questa
categoria è nuova e affascinante e sinceramente non mi aspettavo né di
segnare così tanto né di arrivare un giorno in testa alla classifica».
Ma in questa favola Ferrara ormai sogna di crederei fino in fondo con
Arma come jolly vincente da giocare ogni domenica. Il Novara di mister
Notaristefano e del bomber Rubino, prossimo avversario, è avvisato.
Luca Di Falco


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