13 gennaio 2009
La Cremonese sogna con Guidetti, ma la difesa non tiene, solo un punto contro la Pro Sesto

La sciabolata di Guidetti ( foto Ivano Frittoli)
Ripreso il campionato
La Cremonese sogna con Guidetti, ma la difesa non tiene, solo un punto contro la Pro Sesto
I
grigiorossi in dieci per l'espulsione del portiere Bianchi subiscono il
veemente pareggio ed il finale dei milanesi - Più grinta, ma molte cose
da aggiustare

Il
pareggio della Pro Sesto, dopo che Guidetti, autore del gol
grigiorosso, aveva mancato il 2- 0 - La palla finirà all'autore del
gol, Boifer, in probabile posizione di fuori gioco, ma su questo
intervento di Paoloni c'è l'ombra del rigore (foto Mauro Gaimarri)
di Alexandro Everet
Due
punti buttati e tanti quesiti ancora da affrontare. Decisamente la
prima partita dell'anno contro la Pro Sesto, conclusasi con un
deludente pareggio, non ha risollevato il morale in casa grigiorossa.
La situazione resta precaria, anche se la classifica è leggermente
migliorata: i punti dalla quinta sono sempre quattro ma quelli sulla
quintultima sono cresciuti da quattro a cinque. Insomma, per Mondonico
c'è molto lavoro da fare e non sarà affatto facile risolvere tutti i
problemi. Venendo al dettaglio della partita, non può non esserci
rammarico al termine dei novanta minuti. La Pro Sesto è sembrata una
squadra davvero mediocre, con una classifica sopravvalutata, priva di
cambio di passo, poco organizzata in fase difensiva e con poche
individualità di spicco.
Contro un avversario del genere vincere sarebbe stato non solo
importante ma anche da un certo punto di vista doveroso per una squadra
come la Cremonese (o almeno con le sue ambizioni dichiarate). L'impresa
però non è riuscita prima di tutto per errori dei grigiorossi che si
sono fatti male da soli.
|
Evidente equilibrio
I
numeri di Cremonese-Pro Sesto sono all'insegna dell'equilibrio. Eppure,
non è stato così durante la gara. A fine primo tempo erano nettamente
favorevoli ai grigiorossi . Un segnale evidente del cambiamento
intercorso dopo l'espulsione: dominio grigiorosso prima, riscossa
sestese dopo. Da notare la grande fallosità del centrale difensivo
sestese Perfetti, ben 7 falli per lui.
TIRI TOTALI
Cremonese 13 (5 Guidetti 2 Saverino 2 Pesaresi 1 Fietta 1 Argilli 1
Tacchinardi 1 Rizzo) Pro Sesto 11 (3 Bedin 2 Beretta 2 Bertolini 2
Boisfer 1 Fracassetti 1 Perfetti)
TIRI IN PORTA Cremonese 5 (2 Guidetti 1 Fietta 1 Argilli 1 Saverino) Pro Sesto 6 (2 Beretta 2 Boisfer 1 Bertolini 1 Bedin)
TIRI FUORI Cremonese 8 (3 Guidetti 2 Pesaresi 1 Saverino 1 Tacchinardi 1 Rizzo) Pro Sesto 5 (2 Bedin 1 Bertolini 1 Fracassetti 1 Perfetti)
FALLI COMMESSI
Cremonese 19 (5 Fietta 2 Tacchinardi 2 Viali 2 Guidetti 2 Saverino 2
Temelin 1 G. Bianchi 1 Pesaresi 1 Vitofrancesco 1 A. Bianchi) Pro Sesto
18 (7 Perfetti 2 Campi 2 Bertolini 2 Beretta 2 Valtulina 1 Bedin 1 Maah
1 Lambrughi)
FALLI SUBITI Cremonese 18
(6 Temelin 4 Saverino 2 Viali 2 Tacchinardi 2 Fietta 1 Guidetti 1
Vitofrancesco) Pro Sesto 18 (7 Bedin 4 Boisfer 2 Fracassetti 2 Campi 2
Bertolini 1 Maah)
FUORIGIOCO Cremonese 4 (2 Temelin 1 Guidetti 1 A. Bianchi) Pro Sesto 0
|
La squadra in effetti ha evidenziato qualche progresso rispetto alle
gare precedenti almeno fino al rosso di Giorgio Bianchi che ha
condizionato la gara nella ripresa. Pur giocando con lucidità solo a
tratti, si è vista più grinta di altre volte, un po' più di corsa e
qualche trama di gioco decente.
Le occasioni non sono mancate e già nel primo tempo la squadra avrebbe
meritato il vantaggio, nella ripresa poi dopo la prodezza di Guidetti
che ha fruttato l'1-0 si sarebbe potuto tranquillamente segnare il 2-0
(ma non averlo fatto è una colpa). Il tutto con la Pro Sesto quasi
inoffensiva.
Non sono però tutte rose e fiori. Anche nel primo tempo si è vista
molta confusione, una squadra troppo allungata sul campo e alcune
ingenuità perfino clamorose per giocatori esperti come i grigiorossi.
Nella ripresa poi l'episodio del rosso a Giorgio Bianchi ha cambiato la
gara. Da quel momento come prevedibile la Pro Sesto ha cominciato a
spingere e ha messo in difficoltà i grigiorossi trovando l'1-1 e
sfiorando anche il 2-1 nel finale. Anche in questa fase però i
grigiorossi hanno messo qualcosa di loro, chiudendosi troppo in difesa
(non convincono neppure i cambi di Mondonico: ci sta tenere in campo
Temelin, che va recuperato e ha bisogno di fiducia, togliendo Guidetti,
ma poi mettere Rizzo per Vitofrancesco e passare alla difesa a cinque è
servito solo a tirarsi addosso la Pro Sesto) e commettendo alcune
ingenuità clamorose.
Un
esempio per tutte: il gol dell'1-1 della Pro Sesto è nato da un
tentativo di fuorigioco fallito dalla difesa su palla scoperta,
chiaramente un azzardo. Questo senza dimenticare l'ormai consueto calo
fisico, una costante, e la fragilità psicologica di una squadra che
accusa pesantemente ogni colpo avverso della sorte. Quanto ai
singoli, restano i problemi della difesa (i limiti dinamici di Argilli,
le amnesie inspiegabili di Pesaresi) e della mediana (Fietta è sempre
in difficoltà e Vitofrancesco da interno non può dare sfogo alle sue
doti migliori). In avanti Temelin e Guidetti si sono sforzati di
combinare ma per ora l'intesa c'è e non c'è. Bene invece Paoloni, che
al suo esordio ha salvato nel finale il pareggio.
Insomma, qualche timido progresso si è anche visto ma la grande malata
è ben lungi dall'essere guarita: Mondonico dovrà somministrare cure
robuste, in attesa di Morfeo (e anche qui servirà il miglior Morfeo).
CREMONESE 4-3-1-2 G. Bianchi; A. Bianchi, Viali, Argilli, Pesaresi; Vitofrancesco, Fietta, Tacchinardi; Saverino; Guidetti, Temelin.
A disposizione: Carotti, Chomakov, Ferrarese, Coda, Graziani. All.: Mondonico.
PRO SESTO 4-2-1-3 Offredi; Campi, Preite, Perfetti, Lambrughi; Bedin, Fracassetti; Boisfer; Maah, Beretta, Bertolini.
A disposizione: Russo, Tursi, Di Quinzio, De Filippis, Mbaye. All.: Sala.
SOSTITUZIONI 1' st Marinoni per Fracassetti 20' st Paoloni per Guidetti 34' Rizzo per Vitofrancesco 34' st Valtulina per Marinoni.
RETI 6' st Guidetti 40' st Boisfer.
NOTE - Spettatori dichiarati 3820 (di cui paganti 729 e abbonati 2733
per un totale di 3462 tagliandi staccati, presenti esattamente 32
tifosi sestesi). Incasso totale 20590,13 Euro di cui 15339,13 Euro in
quota abbonati. Angoli 5-3. Recupero: pt 3' st 3'. Espulso Giorgio
Bianchi al 18' st per fallo di mano commesso fuori dell'area di rigore.
Ammoniti Tacchinardi, Viali e Valtulina per gioco falloso; Paoloni per
comportamento non regolamentare (perdite di tempo).
Giornata
molto fredda anche se a tratti soleggiata. Campo in buone condizioni
specialmente tenendo conto delle condizioni climatiche di questi
giorni. Prima del via è stata ricordata la signora Fernanda Luzzara con
un mazzo di fiori in tribuna e con l'appluso di tutto lo stadio.
Presente Morfeo in tribuna.
PRIMO TEMPO
Lutto e un mazzo di fiori del club Attilio e Domenico Luzzara in ricordo della defunta Nanda Luzzara.
Giornata
fredda allo Zini; Cremonese e Pro Sesto si fronteggiano decise ad
assicurarsi l’intera posta in palio. La nuova era Mondonico comincia
con un 4-3-1-2: Temelin-Guidetti davanti, Saverino a sostegno. Dietro
Argilli viene preferito a Cremonesi, infortunato. Anche la Pro Sesto
opta per il 4-3-1-2: Boisfer giostra a servizio del tandem Maah-Beretta.
Prima
occasione degna di nota al 6’: Pesaresi calcia un tiro-cross insidioso
su cui Fietta spizza; Perfetti devia leggermente, Offredi si rifugia in
angolo. Altra occasionissima grigiorossa al 18’: Tacchinardi si
accentra dalla sinistra e centra per Saverino, lo stop del numero 10
grigiorosso, a tu per tu con l’estremo ospite, permette l’uscita di
Offredi. Sul conseguente angolo di Vitofrancesco, Alberto Bianchi
contende (forse fallosamente) un pallone di testa con Preite, sulla
palla vagante Argilli calcia a rete, palla sulla parte interna della
traversa poi allontanata da Boisfer. Al 20’ un tiro di Saverino viene
deviato da Bedin, si impenna, Offredi blocca la sfera con i piedi
ampiamente dietro la riga di porta. Gol fantasma? Al 22’ tiro di Bedin
dalla distanza, parato a terra da Giorgio Bianchi. A seguire un fallo
di Bertolini su Viali e di Alberto Bianchi su Fracassetti non vengono
sanzionati col giallo: l’arbitro pare non aver esattamente in pugno una
gara tutto sommato corretta.
Al 34’ Vitofrancesco fugge
sulla destra e centra nel mezzo, sulla respinta della difesa bianco blu
Tacchinardi tenta la conclusione che finisce altissima; risponde lan
Pro Sesto con un tiro di Fracassetti, altrettanto alto sopra la
traversa. Al 37’ ammonito Tacchinardi per presunta gomitata ai danni di
Bedin. 41’, grossa occasione per la Pro Sesto: Campin centra, Argilli
allontana, fortunatamente Fracassetti non trova la coordinazione da
buonissima occasione. Al 43’ angolo di Bertolini, Perfetti tenta la
“veronica” che finisce alta di poco.
Dopo una prima
parte di marca grigiorossa, la Pro Sesto pare aver trovato le
contromosse per imbrigliare la Cremonese. Al 47’, sugli sviluppi di una
calcio d’angolo, Beretta fugge verso la porta di Giorgio Bianchi.
Tacchinardi rallenta la corsa della punta avversaria e permette
l’uscita precisa di Giorgio.

La seconda fase dell'azione del pareggio. Si reclama il fuori gioco dell'autore del gol, Boisfer
(foto Mauro Gaimarri)
SECONDO TEMPO
Alla ripresa nessun cambio per la Cremonese; nella Pro Sesto non c’è più Fracassetti: al suo posto Marinoni.
Già al 1’ una girata di Guidetti suona il primo campanello d’allarme nell’area della Pro Sesto.
L’attaccante
grigiorosso si propduce in un numero da applausi al 6’: cross di
Bianchi, Guidetti stoppa la sfera, dribbla in un fazzoletto Preite e
batte di destro Offredi. Meritato il vantaggio grigiorosso.
Cremonese galvanizzata dal vantaggio e pimpante. Una punizione di
Saverino viene deviata dalla barriera e esce di poco dalla porta, con
Offredi immobile.
Al 10’ Pro Sesto pericolosisima:
Bertolini taglia fuori Pesaresi e serve per Campi, sul cross del
terzino Beretta gira a rete ma trova un Giorgio Bianchi prontissimo a
bloccare a terra. Risponde la Cremonese: al 14’ Guidetti tira da
posizione defilata anziché servire Temelin. Grosso rammarico, poteva
essere il 2-0.
Al 18’ l’episodio che riapre la
gara: Campi lancia dalle retrovie, Beretta taglia Argilli e calcia a
rete con Bianchi in uscita disperata. Giorgio colpisce la sfera di
mano, fuori dall’area: l’arbitro giustamente estrae il cartellino rosso. Fa il proprio esordio Paoloni: prende il posto di Guidetti.
L’arbitro
fa imbestialire il pubblico con alcune decisioni dubbie; su una di
queste viene ammonito Viali, per fallo dal limite su Maah. Ammonito
anche Paoloni, per presunta perdita di tempo.
Al 33’
primo cambio per entrambe le squadre: per la Cremonese Rizzo rileva
Vitofrancesco, nella Pro Sesto Valtulina entra al posto di Marinoni.
Pareggio
della Pro Sesto al 40’: Lambrughi mette palla sul filo del fuorigioco,
Bertolini e Boisfer si trovano a tu per tu con Paoloni. L’estremo esce
a valanga su Bertolini, la palla giunge a Boisfer che, in evidente
fuorigioco, segna a porta sguarnita. Il dubbio sul fuorigioco è lecito;
non fosse stato convalidato, probabilmente l’arbitro avrebbe fischiato
rigore ed espulsione ai danni della Cremonese. Permangono tanti dubbi.
Altro
episodio convulso nell’area grigiorossa al 45’, quando Argilli stende
platealmente in area di rigore Bertolini. L’arbitro incredibilmente
concede angolo agli ospiti.
Nei minuti di recupero è
Paoloni a salvare il punticino: prima su una conclusione di Bertolini,
poi su un tiro dal limite di Boisfer. Al 48’ ammonito Valtulina, per
fallo su Saverino. Finisce in pareggio una gara che si era incanalata
sui giusti binari, ma che la Cremonese non ha saputo chiudere al
momento giusto; finisce con un pari che alla luce delle occasioni del
secondo tempo sta stretto alla Pro Sesto.
Da 2 anni la prima gara dell'anno non era più tabu
Per
molti anni la prima partita dell'anno è stata fonte di amarezza per i
colori grigiorossi. Dopo il successo ottenuto a Padova nel gennaio del
1991 (1-0 con autorete di Ottoni) la Cremonese non ha infatti più vinto
la prima partita dell'anno solare per ben 15 anni, fino a tutto il
2006. Il trend si è invertito con l'1-0 rifilato al Sassuolo nel 2007
(gol di Cremonesi) ed è stato confermato dal successo per 2-1 ottenuto
lo scorso anno contro la Cavese (gol decisivo al 90' di Perticone dopo
l'1-0 di Temelin e il pareggio di Ercolano). La regola dice che non c'è
due senza tre:ma stavolta non è stata osservata.
Primo allenamento di Colucci: "Non sono qui per vivacchiare"

Le
novità grigiorosse: Morfeo e Colucci in allenamento, non saranno
comunque impiegati a Venezia. Non possono essere pronti. (Foto Ivano
Frittoli)
I
mesi di lontananza non hanno cambiato le abitudini di Colucci che si
presenta ai giornalisti dopo una lunga doccia. Le sue prime parole sono
quasi tutte rivolte al futuro. Allora, sensazioni dopo il primo
allenamento? Che lavoro hai fatto in questi mesi?
"Mi
sono sempre allenato ma chiaramente mi mancano le partitelle che sono
il lavoro specifico che serve per darti il ritmo. Gli ultimi novanta
minuti li ho fatti in estate nell'amichevole col Livorno".
Ti abbiamo visto subito urlare molto in campo.
"Fa
parte di te anche se poi c'è chi prende le urla come rimproveri. E' una
caratteristica che ho da sempre, c'è chi ha il tiro a giro io ho questa".
Hai seguito la squadra in questi mesi?
"L'ho
seguita qualche volta e mi sono sentito con qualche ragazzo della
squadra. Per capire le difficoltà però bisogna esserci dentro, da fuori
non si capisce, a volte neppure da dentro. Il tempo per reagire c'è ma
anche quello per guardarsi alle spalle, non dobbiamo sognare ma essere
pratici". Nelle partite che hai visto comunque che
problemi hai notato?
"Non sarebbe corretto parlarne da fuori, come detto bisogna esserci dentro per capire".
Ti sembra di essere sempre stato qua?
"Sono qua ma la famiglia è a Bologna mentre 5 mesi fa era a Cremona e questo non è bello mai, perciò è diverso".
Come è andato il contatto con la società?
"Un
paio di giorni fa mi hanno chiamato non c'è stato molto da parlare e ho
accettato. Non sono venuto qui per vivacchiare, io metto passione come
l'ho sempre messa in ogni squadra e continuerò a mettere amore per la
maglia". Come hai vissuto i mesi senza giocare?
"Stare fermo non è piacevole però mi sono goduto di più la famiglia".
Ora c'è Morfeo. Tu hai giocato con lui a Verona.
"Prima di tutto (lo dice sorridendo, nda) è
stato lui a giocare con me a Verona perchè io già c'ero, questo è
importante. Se sta bene fa la differenza in campo e anche negli
spogliatoi. Ci possiamo risollevare. Ora apro una parentesi sull'anno
scorso e sarà l'unica per chiarire come va il calcio: si vince e si
perde in trenta, non come l'anno scorso che quando si vinceva, vinceva
la Cremonese e quando si perdeva perdevano in due-tre vecchi. Questo è
importante. Noi abbiamo subito un torto lo scorso anno, tutti possono
sbagliare, gli arbitri come i giocatori, ma a noi è capitato all'ultimo
minuto della partita decisiva quando non puoi recuperare... e questo è
brutto. Chi ha subito questa delusione avrebbe però dovuto tirare il
gruppo avendo qualche motivazione in più ma purtroppo la rabbia o ce
l'hai o no, non puoi comprarla in farmacia o all'Esselunga".
Il dopo partita di Emiliano Mondonico:
"Bene per settanta minuti, in ogni caso si sono visti progressi, se
reggiamo l'intera partita ho fiducia, la coppia Temelin - Guidetti
funziona"

Il richiamo di Mondonico che Mauro Gaimarri fotografa nei diversi momenti della partita
di Alexandro Everet
Mondonico
a fine gara è abbastanza soddisfatto, almeno a parole, ma
dall'espressione si percepisce che c'è rammarico per la mancata
vittoria. Mister, qualche progresso s'è visto?
" Direi
bene per settanta minuti. Potevamo fare anche il 2-0 con la grande
occasione avuta da Guidetti nella quale c'erano due giocatori liberi in
area che potevano essere serviti. Direi che abbiamo visto quello che
possiamo dare in quella fase, poi però l'espulsione e l'uomo in meno
sono bastati per scombussolare tutto e farci andare in difficoltà
contro un avversario che bisogna dire ha dimostrato il suo valore e
infatti è reduce da 6 risultati utili consecutivi. Diciamo che loro
hanno fatto la partita negli ultimi venti minuti e hanno fatto un gol,
noi l'abbiamo fatta per 70 minuti e ne avremmo meritato più di uno ma
va bene così". Abbiamo commesso diversi errori nel finale.
"Sono
errori dovuti penso anche alla situazione fisica e in più la Pro Sesto
ha giocatori abili nell'uno contro uno che ci hanno messo in difficoltà.
Nei
primi 70 minuti abbiamo fatto vedere che possiamo dominare, negli
ultimi 20 minuti abbiamo dimostrato qual'è il nostro attuale contesto.
Restano comunque i complimenti ai ragazzi per i primi 70 minuti,
specialmente il primo quarto d'ora della ripresa in cui abbiamo saputo
mettere palla sui piedi degli attaccanti e infatti in quella fase sono
arrivati il gol, l'occasione di Guidetti e un altro paio di buone
situazioni. La squadra stava acquisendo sicurezza, poi l'espulsione e
la nostra situazione psicofisica non ottimale ci hanno portato a
soffrire contro una squadra che ha dimostrato ottima qualità. Proprio
per questo il fatto che nei primi 70 minuti non li abbiamo lasciati
tirare in porta è molto positivo. Comunque, abbiamo guadagnato un punto
in classifica sulla quintultima mentre il quarto posto è sempre a
quattro punti, va bene così". Comunque si è visto qualcosa
di meglio che a Novara.
"Sì,
con la coppia Temelin-Guidetti in casa si può fare bene, ora vedremo
fuori casa. Se reggiamo tutti i novanta minuti io ho fiducia".
La scommessa Temelin-Guidetti la stai vincendo?
"La
stanno vincendo i ragazzi. Nel primo tempo siamo riusciti a
verticalizzare sull'esterno e a creare problemi alla Pro Sesto però non
funzionava molto la sovrapposizione di Saverino, invece nella ripresa
ha funzionato meglio anche questo con passaggi sui piedi degli
attaccanti e perciò è un motivo in più per essere fiducioso. Diciamo
che questa è stata la prima partita che ho visto in lungo e in largo e
quindi ho raccolto più indicazioni che a Novara". Dopo
l'espulsione la scelta è stata di inserire Rizzo. Con quali ordini?
"Volevo
spinta a destra, Vitofrancesco aveva finito la benzina e quindi l'ho
cambiato. Diciamo che nel finale a penalizzarci è stato il calo
psicofisico". Sul lato psicologico in passato la squadra
si è dimostrata fragile. Dopo il rosso è parsa subire molto il
contraccolpo anche oggi.
"Dipende,
c'è anche il discorso fisico. Se questo calo ci fosse stato nei primi
10 minuti dopo il rosso sarebbe stato psicologico, invece negli ultimi
15 minuti credo che sia dovuto alla riserva di energie. Poi loro
attaccavano e sono bravi in fase offensiva, in classifica hanno solo un
punto meno di noi e questo non casualmente". In
allenamento insiste sempre sul fatto di cercare di mandare avanti palla
in fretta, diversamente da come voleva Iaconi, nelle scelte individuali
però non sempre si è fatto.
"A
volte c'è quasi paura di mandar via palla in situazioni difficoltose si
cerca un qualcosa che sarebbe meglio evitare. Qualcosa di positivo
comunque l'ho visto". Due parole sull'arbitraggio.
"Non ho visto situazioni assurde e poi se anche le avessi viste direi che non le ho viste!".
Paoloni, esordio dopo 6 mesi: forse c'era fuori gioco... ma potevo subire rigore ed espulsione
Marco
Paoloni contro la Pro Sesto ha trovato il modo di debuttare in
campionato coi colori grigiorossi, complice l'espulsione di Giorgio
Bianchi. Un debutto con alcune buone parate ma che non è bastato per
salvaguardare la vittoria. Contento per l'esordio?
"Ho avuto la possibilità di scendere in campo dopo 6 mesi il che è
positivo, però avrei preferito restare in panchina e vincere. Adesso
dobbiamo andare a Venezia e vincere perchè purtroppo in classifica
siamo indietro".
L'arbitro ti ha ammonito e poi ce l'aveva sempre un po' con te.
"Io ho cambiato il pallone perchè era sporco e me ne hanno dato uno
pulito, non volevo perdere tempo e invece mi ha ammonito".
Bianchi cosa ti ha detto quando sei entrato in campo?
"Mi ha detto entra tu e mi ha confortato e incoraggiato".
Sul loro gol c'era fuorigioco di Boisfer?
"La difesa è salita e io mi sono trovato 3-4 giocatori liberi, sono
uscito alla disperata e Lambrughi mi ha scartato e poi ha servito
Boisfer. Forse era fuorigioco però per la verità io avevo fatto fallo
su Lambrughi quindi sarebbe stato rigore ed espulsione, tutto sommato
meglio così".
Nel finale però hai salvato il risultato con due belle parate.
"Lì ci siamo salvati, per fortuna è andata così".
DAVIDE SAVERINO : "Sono contento ma non parliamo di me"
(u.o.) -" Il tuo lavoro di raccordo con le punte è stato esemplare : dovrebbe essere il primo passo per il nuovo modulo ? ".
"
Penso di parlare della prestazione generale e di non parlare del
singolo : personalmente sono contento ma questo è merito di tutta la
squadra che ha fatto 70' a gran livello poi, dopo l'espulsione di
Bianchi, siamo andati un attimino in difficoltà. Questo può succedere
ma la squadra ha creato, lottato. Peccato che abbiamo lasciato due
punti, non meritavamo questo pareggio. Abbiamo fatto vedere che c'è
stato un cambiamento con una squadra " cattiva " fin dal primo minuto
che non ha mai buttato via una palla e ha costruito ".
" Sei stato il primo e forse l'unico a correre dal guardalinee sul gol ".
"
Io ero un pò girato ma non c'era solo un giocatore della Pro Sesto in
fuori gioco ma, secondo me, erano in 3. Qualche giocatore avversario mi
ha confermato che c'era il fuorigioco. Ormai è andata, bisogna guardare
avanti, continuare a lavorare perchè abbiamo 2 trasferte difficilissime
( Venezia e Verona - nda) . Prendiamo spunto dalle cose buone e poi
lavorare su quelle negative che sono emerse da questa partita ".
" Una Cremonese che ha convinto voi prima di tutto ".
"
La prima cosa era convincere noi stessi, far ricredere a qualcuno che
le cose vanno diversamente e questa è stata una cosa molto importante
per parecchi di noi ".
" Ci sono " amnesie ", al di là dell'espulsione, che Mondonico giustifica con il voler mai buttare via la palla ".
" Non è da adesso e anche in altre partite, quando c'era da buttar via
la palla non l'abbiamo fatto e poi sono nate delle situazioni dove
potevamo essere penalizzati. E' una cosa che abbiamo ci dobbiamo
lavorare per migliorare ". Sala molto soddisfatto dei suoi
"Gran gol di Guidetti ma noi abbiamo risposto colpo su colpo"
di Umberto Onofri
Antonio
Sala, allenatore della Pro Sesto, è molto soddisfatto della sua
squadra: " La Cremonese, con Guidetti, ha fatto un grandissimo gol ma
noi abbiamo ribadito colpo su colpo e, alla fine, con loro in 10
potevamo fare il colpo grosso . Il risultato mi sta bene perchè siamo
riusciti a rimontare un partita in casa di una grande squadra,
continuare la serie positiva che per noi dura da 6 giornate. Siamo
tranquilli torniamo a casa per preparare la prossima partita ( in casa
con il Portogruaro nda ) . Guidetti, sul gol, è stato bravissimo e non
ho nessun appunto da fare ai miei, ma siamo stati altrettanto bravi a
crederci e a pareggiare ".
" Lei ha visto la Cremonese nel girone di andata e oggi alla prima di ritorno : una sua impressione "
" Devo dire che è una buona squadra, oggi mi ha ha fatto una buona
impressione per la voglia, la volontà e la tenacia dimostrate. Ha
trovato sulla sua strada una grande squadra : diversamente la Cremonese
avrebbe stravinto la partita. Insomma una squadra che può sicuramente
giocare per i playoff . Il campionato è talmente lungo ancora che i
margini ci sono ". " Un parere sull'arbitro e il suo assistente di
destra ( Poles di Pordenone nda ) ? ".
" Non ci dato un calcio di rigore alla fine però, purtroppo, non se l'è
sentita perchè aveva già espulso il portiere; ci sarebbe da discutere
ma lasciamo stare ! "
RODRIGUE BOISFER
: L' autore della rete per la Pro Sesto spiega il suo gol con un
sorrisetto eloquente " sono partito da dietro e calciato sulla respinta
del portiere: niente fuorigioco " .
Discreto afflusso dei tifosi
Nonostante
il freddo davvero pungente, il manto erboso dello Zini, protetto dai
teloni durante questi giorni, ha tenuto piuttosto bene. La società ha
fatto un buon lavoro e si è potuto giocare senza che la partita venisse
influenzata dalle condizioni del campo. Il freddo non ha però
sicuramente agevolato l'afflusso dei tifosi che comunque non sono
mancati (3820 secondi dati ufficiali anche se noi abbiamo sempre
l'impressione che siano di meno causa la diserzione di una porzione
degli abbonati), compreso un manipolo di 32 sestesi che sono stati
fatti alloggiare nella tribunetta laterale presso la curva Nord, loro
destinata per l'occasione (la curva Nord e alcuni altri settori sono
rimasti chiusi in quanto innevati).
Da notare che prima del via per ricordare la sig.ra Fernanda Luzzara,
moglie del grande Domenico recentemente scomparsa, è stata deposta una
corona di fiori in tribuna e lo speaker Michelangelo Gazzoni ha
invitato con la voce rotta dalla commozione il pubblico a un applauso
commemorativo (tutto lo stadio ha partecipato al gesto).
Infine una curiosità: Mondonico si è accomodato sulla panchina presso
la curva Nord. Lo scorso anno aveva voluto spostare al suo arrivo la
panchina grigiorossa più prossima alla Sud per restare vicino ai tifosi
grigiorossi, quest'anno ha voluto rispettare la scelta di Iaconi.
Seconda rimonta consecutiva
Il
pareggio contro la Pro Sesto segna per i grigiorossi la seconda rimonta
consecutiva subita. Anche a Novara infatti gli uomini di Mondonico si
fecero raggiungere sul pareggio dopo essere passati in vantaggio. In
tutto, sono 4 le rimonte subite quest'anno (anche con Venezia e Padova,
anzi coi biancoscudati si finì col perdere) a fronte di una sola
rimonta riuscita (a Crema). Per Guidetti il gol alla Pro Sesto è il
numero 7 quest'anno, il secondo ai sestesi dopo quello dell'andata. Per
Paoloni invece è arrivato l'esordio assoluto in grigiorosso in
campionato.
Si conferma il trend che vuole i gol nella partite grigiorosse sempre
nel secondo tempo (22 segnati e 20 subiti per un totale di 42, di
questi ben 28 con i due della gara con la Pro Sesto nella ripresa).
Confermata anche la storica imbattibilità casalinga con la Pro Sesto (a
Cremona 13 partite con questa con 9 vittorie della Cremonese e 4
pareggi, Pro Sesto mai vincente).
Da sottolineare infine il momento-no dei grigiorossi che nelle ultime 7
partite hanno battuto solo il Monza raccogliendo appena 5 punti.
Cremonesi e Gherardi in azzurro
Michele
Cremonesi e Alessandro Gherardi sono stati convocati per il Trofeo
Under 21 di Lega Pro- 1^ Divisione, edizione 2009 che sarà disputato
dalle rappresentative dei due gironi. La partita si terrà mercoledì 21
gennaio alle ore 14,30 presso lo stadio comunale " Stefano Lotti " di
Poggibonsi in provincia di Siena.
Domenica Venezia
Il
programma grigiorosso prevede ora la ripresa degli allenamenti martedì.
I grigiorossi dovranno verificare le condizioni fisiche degli
acciaccati Carotti e Gori, sempre senza dimenticarsi del lungodegente
Giovanni Rossi. Domenica è in programma la prima trasferta del 2009,
sul campo del pericolante Venezia. Sicuramente non ci sarà Giorgio
Bianchi che sarà squalificato dopo l'espulsione subita con la Pro Sesto.
La traversa colpita da Argilli nel primo tempo (foto Mauro Gaimarri)
Giorgio Bianchi viene espulso ma la colpa non è proprio sua

Pagelle a cura di Alexandro Everet

G. Bianchi 6,5
- Un paio di uscite importanti nel primo tempo e una bella parata su
Beretta nella ripresa, poi rimedia il rosso per anticipare Bertolini
fuori area (con la mano) ma non può fare diversamente. Incolpevole.
A. Bianchi 5,5 - Meno brillante di altre volte, sia in fase di spinta che in fase difensiva. Sotto tono.
Viali 6 - Rimedia un giallo un po' ingeneroso dal pessimo arbitro
Bolano. Per il resto prestazione più o meno senza infamia e senza lode.
Argilli 5
- Colpisce una traversa ma dietro è sempre in difficoltà e quando
Bertolini gli va via con estrema facilità in velocità per Giorgio
Bianchi non resta che farsi espellere. Il 36enne grigiorosso non dà
garanzie di affidabilità.
Pesaresi 5,5
- Davanti si vede pochino, dietro garantisce qualche chiusura difensiva
in più però commette alcune ingenuità come nell'occasione di Beretta
quando si fa tagliare alle spalle da Campi in modo incredibile per un
giocatore della sua esperienza. Ancora non ci siamo.
Vitofrancesco 5,5
- Costretto a giocare più accentrato, in un ruolo che non gli è
congeniale, fatica più del solito. Non si vede quasi mai e Mondonico
alla fine lo cambia. Fietta 5,5 - Davanti alla difesa gioca con
grande impegno ma sempre con poca lucidità e tanta confusione. E'
sempre in cerca di un'identità persa chissà dove.
Tacchinardi 6
- Esita in un paio di situazioni in cui potrebbe calciare da buona
posizione ma strappa la sufficienza con un paio di chiusure importanti.
Sempre grintoso.
Temelin 6 - Si vede
che gli manca ancora la miglior forma. Cionondimeno si fa trovare al
posto giusto nel momento giusto, è Guidetti a non passargli la palla
quando sarebbe gol sicuro.
Guidetti 6 -
Segna un gol capolavoro (controllo palla con smarcamento collegato su
Preite in piena area e tiro violento immediato, il tutto in un
fazzoletto) ma ha la grave colpa di sprecare il 2-0 per egoismo: tira
da posizione defilata con Temelin liberissimo a centroarea. L'intesa
fra i due per ora è da affinare, sono due animali d'area ma devono
sforzarsi di cercarsi di più. Come in questo caso.
|
Saverino 5,5
- Ci mette molta più voglia di altre partite e si vede. Combina
qualcosa di meglio del solito però spreca una buona occasione sotto
porta nel primo tempo. In progresso, ma non basta ancora.
Paoloni 6,5
- Entra a freddo dopo il rosso a Bianchi. Sul gol sestese esce alla
disperata (non può fare altrimenti) e stende Lambrughi, per fortuna
l'arbitro non interviene altrimenti sarebbe stato rigore ed espulsione
e in porta ci sarebbe dovuto andare un giocatore di movimento. Sull'1-1
però salva due volte il risultato su Bertolini e Boisfer. Tutto sommato
prestazione positiva, nonostante il fiscale giallo rimediato per
perdite di tempo.
Rizzo sv - Pochi minuti, per la verità non molto brillanti.
Mondonico 5,5
- La squadra ha molti problemi che non dipendono da lui. Qualche
progresso si vede però restano poca organizzazione, molta confusione e
i problemi di tenuta fisica e caratteriale. E dopo il rosso a Bianchi
decide di tirarsi troppo indietro, specialmente quando inserisce Rizzo
e passa alla difesa a cinque. Sarebbe meglio cercare di tenere di più
la palla lontana dall'area grigiorossa. La classifica resta precaria:
c'è molto da lavorare.
PRO SESTO
Offredi 6; Campi 6; Preite 5 (uccellato alla grande da Guidetti sul
gol); Perfetti 5.5 (troppo falloso); Lambrughi 6.5
(bravino);Fracassetti 5.5 (pochissima qualità); Bedin 6.5 (picchia
parecchio però è utile alla sua causa); Boisfer 6.5 (partita onesta
arricchita dal gol e da un pallonetto pericoloso nel finale); Maah 5
(si vede molto poco); Beretta 5 (spreca un paio di buone occasioni);
Bertolini 6.5 (molto attivo); Marinoni 5 (impalpabile); Valtulina 6
(vispo).
All.: Sala 6
(la sua Pro Sesto dietro è un po' svagata ma strappa un buon pareggio e
nel finale sfiora pure il colpaccio, interessante il posizionamento di
Boisfer dietro le punte).
Arbitro 4 -
Bolano di Livorno è un arbitro giovane ed inesperto. E si vede. Sbaglia
tantissimo, da una parte e dall'altra: concede il gol di Boisfer in
fuorigioco (ma sul passaggio al centrocampista sestese Paoloni stende
Lambrughi quindi senza gol sarebbe stato rigore ed espulsione del
portiere, in fondo meglio così per i grigiorossi), nega un rigore nel
finale a Beretta per fallo di Argilli parso netto, nega un gol-non gol
a Saverino nel primo tempo (Offredi si porta probabilmente palla in
porta), ammonisce senza criterio i grigiorossi risparmiando i sestesi
(tra i graziati Bertolini, Boisfer ma anche il grigiorosso Alberto
Bianchi). Davvero scarso e anche gli assistenti di linea sbagliano
parecchio.
|
Due stagioni a confronto e il Foggia come esempio: il segreto sarà non fermarsi maidi Umberto Onofri
Al
giro di boa della 17^ giornata dello scorso campionato la classifica,
riferita alla zona playoff, era la seguente: CREMONESE 34, SASSUOLO 34,
CITTADELLA 33, FOLIGNO 28, PADOVA 27. Il campionato in corso, sempre
alla 17^ giornata presenta questa classifica: PRO PATRIA 33, SPAL 29,
CESENA 28, NOVARA 28, REGGIANA 27. Nel 2007-08 tre squadra superarono
quota 30. Prima del ritorno, la Pro Patria, da sola, è a quota 33 con
merito: è stata in testa per 16 domeniche e vanta il miglior attacco
con 29 reti distanziando il Cesena con 23. Assodato che ogni campionato
fa storia a sè, la Cremonese, con i suoi 23 punti, ha molte possibilità
di farcela se "imiterà ", al meglio, il Foggia della scorsa stagione. I
" satanelli " rossoneri, alla 17^ giornata girarono, decimi in
classifica, con 21 punti, a sei lunghezze sia dalla zona playoff che
dalla zona dei playout. La Cremonese, attualmente, dista 4 punti dalla
zona playoff e da quella playout ( REGGIANA 27 - PORTOGRUARO 19 ).
Tornando al Foggia, alla 22^ giornata Galderisi subentrò a Campilongo
ed i pugliesi conquistarono 35 punti e, alla fine del campionato,
giocarono i playoff con Cremonese, Cittadella e Foligno. Il Sassuolo,
primo in classifica con 63 punti, salì direttamente in serie B.
Ribadiamo che ogni campionato fa storia a sè ma abbiano preso spunto
dal Foggia, non tanto per l'analogia del punteggio, del... cambio di
allenatore ma perchè la Cremonese attuale ha una squadra, nel bene e
nel male, con un organico sul quale si può lavorare. La Cremonese dello
scorso anno è stata assemblata " di corsa ": Mondonico comunque riuscì
a portarle in alto. S'impone, da parte di tutti, credere in questa
nuova impresa grigiorosso per ridare il sorriso a tutti gli sportivi,
con in testa il presidente Arvedi, dopo il " magone" dello scorso anno.
Un detto latino dice " le lunghe marce iniziano a piccoli passi. Il
tutto sta nel non fermarsi mai ".
Vedi bene il ritorno di Emiliano Mondonico in panchina? Vota
Il viaggio più completo mai compiuto Dove sono gli ex grigiorossi? Una ricerca di Alexandro Everet
E' sempre curioso scoprire che fine hanno fatto i giocatori passati negli anni da Cremona.
Cominciamo dalla serie A. Sono ancora in attività Giuseppe Favalli (nel Milan, nella foto a destra),
Giandomenico Mesto (nel Genoa), Stefano Lucchini (nella Sampdoria),
Matteo Melara (nel Torino, però è fuori rosa da giugno e in attesa di
trovare una nuova sistemazione), Davide Astori (Cagliari). Sono ex
grigiorossi anche gli allenatori del Torino Novellino (a Cremona da
giocatore nel 1973-1974) e della Fiorentina Prandelli. E non mancano
come dirigenti le figure di Michelangelo Rampulla (coordinatore dei
tecnici del settore giovanile della Juventus) e Stefano Guidoni
(allenatore degli Allievi Nazionali della Juventus). In serie B
troviamo Nicolas Giani (meteora grigiorossa in serie B nel 2005-2006) e
Matteo Serafini al Vicenza (dove Fausto Borin, portiere grigiorosso in
A nel 1984-1985, è il preparatore dei portieri degli Allievi
Nazionali). Angelo Iorio gioca nel Piacenza, al Frosinone c'è Zlatko
Dedic (e il tecnico Piero Braglia è stato grigiorosso negli anni
settanta). Davide Lucarelli è un collaboratore di mister Baldini
all'Empoli (e sempre qui Giulio Drago è preparatore dei portieri).
Al
Brescia troviamo una colonia: mister Sonetti, il preparatore dei
portieri Giacomo Violini e i giocatori Michele Arcari e Riccardo
Taddei. Al Mantova invece ci sono Mattia Marchesetti, Denis Godeas e il
fresco ex Andrè Cuneaz (e se non andiamo errati nelle giovanili lavora
Pier Angelo Avanzi). All'AlbinoLeffe il tecnico degli Allievi è
Roberto Galletti mentre tra i preparatori dei portieri troviamo Emilio
Tonoli (che svolse questo ruolo a Cremona nella gestione Verdelli). A
Treviso è un tecnico delle giovanili Massimo Susic mentre tra i
giocatori della Triestina figura Luca Tabbiani. Al Cittadella c'è
Andrea Manucci mentre al Parma troviamo Paolo Castellini ma anche i
mister delle giovanili Fausto Pizzi e Marco Giandebiaggi. Al Modena
ci sono Salvatore Bruno ed Enrico Fantini ma anche Luca Ungari (però
fuori rosa complice un infortunio serio). Ad Ancona il portiere è
Salvatore Sirigu mentre nell'Avellino ci sono gli ex Riccardo Corallo e
Vincenzo Pepe. A Pisa c'è Thomas Job ma non c'è più il direttore
generale Gianluca Petrachi che ha rescisso il contratto e sta cercando
una nuova sistemazione. A Livorno gioca Romano Perticone mentre nel
Grosseto troviamo Marco Carparelli (in procinto però di passare alla
Reggiana) ma anche Mariano Stendardo e Leandro Vitiello. Nel girone A di Prima Divisione
ci sono Sergio Borgo quale Direttore Generale del Novara, Mauro Meluso
quale Direttore Sportivo del Padova (e nel Padova sia pure fuori rosa
c'è anche Mario Donadoni), Mattia Collauto capitano del Venezia (qui
fino a qualche mese fa giocava anche Luca Conean, oggi allo Jesolo in
D). Nell'Hellas Verona gioca Stefano Garzon mentre tra i mister
troviamo Attilio Lombardo al Legnano e Enrico Piccioni alla
Sambenedettese. Dario Marcolin è stato invece appena licenziato dal
Monza dove resta come giocatore Michele Bacis. Nel Lumezzane gli ex
grigiorossi sono tre (Coletto, Pini e Pisacane). Nel girone B
troviamo Zoppetti e Gatti nel Perugia, Luca Tedeschi nella Ternana,
Giuseppe Galderisi quale mister del Pescara, Luis Maria Alfageme alla
Virtus Lanciano (dove il tecnico in seconda è l'indimenticato Gigi
Garzja), Vito Di Bari al Taranto, Gianluca Zanetti al Foggia (dove
invece Marco Arno ha rescisso il contratto), Giuseppe Cozzolino al
Potenza, Luca Mondini al Benevento, Enrico Maria Amore alla Juve
Stabia, Filippo Furiani al Foligno. In Seconda Divisione nel girone A
troviamo Emanuele Brioschi e Michele Franco al Como, Mauro Milanese al
Varese, Federico Coppola al Montichiari (dove Gian Luigi Galbagini era
mister delle giovanili ma ha rescisso il contratto), Roberto Orlandi
all'Alghero e una vera e propria colonia al Rodengo Saiano: Mauro
Bertoni, Mohamed Coly, Roberto Sandrini, Giordano Paganotto e Alessio
Fiori. Altra colonia al Pizzighettone: Fulvio Bonomi mister delle
giovanili e fra i giocatori Stefano Razzetti, Cataldo Graziano, Amedeo
Tacchinardi, Giacomo Zini, Gabriele De Petri, Paolo Quaini e Gilberto
Zanoletti. Al Carpenedolo ecco Filippo Mattiuzzo mentre Marcello
Campolonghi è in forza al Pavia. All'Ivrea troviamo Giovanni Volpato. Nel girone B incontriamo
Enrico Chiesa al Figline Valdarno, Diego Silva Reis al Prato (dove
Gianni Cristiani fino a poco tempo fa era responsabile del settore
giovanile), Ruggiero Radice alla Colligiana (dove il Dg è Giorgio
Bresciani), Roberto Chiaria alla Carrarese, Lamberto Zauli al Bellaria
e Christian Terni al Rovigo. Nel Bassano non c'è più Alessio Pirri che
ha rescisso il contratto ed è svincolato. Nel girone C invece militano Mario Rebecchi nell'Andria, Pietro Balistreri nel Monopoli e da pochissimo Nicola Napolitano nel Manfredonia. Il mare sterminato dei Dilettanti accoglie moltissimi grigiorossi:
da Romano Mantovani alla Leoncelli ad Andrea Fusco nel Calcio Botticino
(Prima categoria bergamasca), dalla colonia della Romanese in
Eccellenza (Dall'Igna, Coti e Aiolfi) a quella del Calcio Caravaggese
in serie D (Forlani in campo, Zanoli dirigente e l'accoppiata Aldo
Nicolini-Alfredo Magni come preparatori), da Corrado Verdelli nuovo
mister del Voghera a Marco Torresani tecnico del Crociati Noceto (e
proprio dal Voghera al Crociati Noceto è appena passato Josè Maria La
Cagnina), da Gioacchino Prisciandaro alla Virtus Trani (Eccellenza) a
Renato Greco (Gilbeson Cilento in serie D), da Chiappani al Colorno
(Eccellenza) a Riccardo Castagna alla Pro Piacenza (Promozione). Nel
lodigiano si rintracciano Massimo Lombardini e Daniele Goffi al San
Colombano (Eccellenza) ma anche la colonia del Fanfulla (Guido Gualina
e Giuliano Gentilini e in panchina Manolo Guindani al posto di Loris
Boni). Al Cerea in Eccellenza veronese troviamo Matteo Passarini ed
Emanuele Pennacchioni mentre Giordano Rossi è passato al Legnago Salus.
Giuseppe Torneo gioca in Trentino nel Mori Santo Stefano, in Eccellenza
nel Pontedecimo troviamo Filippo De Mattei mentre Pierpaolo Lanati è al
Sestri Levante in serie D. Di Daniele Marcucci le ultime notizie lo
davano al Montemurlo in Eccellenza toscana mentre Christian Trapella
gioca nel Valle Salimbene (Eccellenza pavese). Per Stefano Rossini
invece sistemazione al Fidenza sempre in Eccellenza. Al
Budoni la coppia d'attacco è Saimon Zalla-Marco Pau (è una squadra
sarda che gioca in D). Federico Smanio gioca nell'Albignasego sempre in
D. Riccardo Maspero era al Villa d'Almè in Eccellenza mentre Ivan
Rizzardi è stato costretto a lasciare l'incarico di tecnico al
Carpenedolo per problemi personali. Pier Giovanni Rutzittu gioca in
Eccellenza nell'Aprilia, stessa categoria per Oscar Lasagni col
Fertilia. Maurizio Ragnoli è invece al Darfo Boario in serie D. Andrea
Polonini è al Casale Vidolasco in Eccellenza mentre Federico Piazza
milita in D nella Massese. Stefano Franchi infine gioca nel Feralpi
Lonato in serie D. Walter Viganò allena in serie D il Salus Turate,
Marco Nicoletti allena in Promozione il Brera, stessa categoria per il
Conselve allenato da Angelo Montrone e per la Mario Zanconti Treviglio
allenata da Eligio Nicolini. All'estero giocano
John Mensah nel prestigioso Olympique Lione, Drazen Brncic nel Visè
(serie C belga), John Aloisi nel Sidney (serie A australiana), Antonios
Natsouras (Kallithea, serie B greca), Nicolas Hernandez (campione degli
Usa con i Columbus Crew). Gianni Dellacasa allena invece il Chiasso,
serie B svizzera. Sandro Bloudek infine gioca in Croazia nel Varteks
Varadzin (squadra da Uefa). Tra gli allenatori
bisogna ricordare quelli in cerca di squadra (Giorgio Roselli e
Giuseppe Papadopulo), quelli ormai inattivi (Titta Rota, Stefano
Angeleri, che abita a Bergamo vicino allo stadio e nello stesso palazzo
di Giacomo Randazzo, Luigi Simoni, Bruno Mazzia, Gustavo Giagnoni),
quelli appena esonerati (Fausto Silipo dalla Viterbese in serie D.
Claudio Maselli dalla Novese in D e Giovanni Trainini dal Castegnato in
Eccellenza). Curiose infine le scelte di Mihai
Baicu e Francesco De Francesco: si sono dati al calcio a 5 (il rumeno
nella sua patria col Municipal Costanza mentre De Francesco è
allenatore-giocatore del Carpe Diem Cosenza).Angolo tattico
l calcio d'inizio di
Cremonese-Pro Sesto i grigiorossi si presentano con la formazione
annunciata: 4-3-1-2 con Giorgio Bianchi in porta; difesa con da destra
Alberto Bianchi, Viali, Argilli e Pesaresi; centrocampo con
Vitofrancesco interno destro, Fietta davanti alla difesa e Tacchinardi
interno sinistro; Saverino trequartista alle spalle di Temelin e
Guidetti. La sorpresa riguarda la Pro Sesto che varia il suo
abituale 4-3-3 in un modulo camaleontico ed eclettico definibile come
una specie di 4-2-1-3: Offredi in porta; linea difensiva con da destra
Campi, Preite, Perfetti e Lambrughi; Bedin e Fracassetti in mediana;
Boisfer a galleggiare dietro il tridente che vede in mezzo Beretta, a
sinistra Bertolini e a destra Maah.
La mossa di Sala serve probabilmente per togliere punti di riferimento
alla Cremonese e per tentare di sfruttare l'atavico "buco" grigiorosso
tra difesa e mediana che tanti problemi ha creato in passato.
Ad ogni modo almeno inizialmente la mossa non funziona granchè. Sono i
grigiorossi infatti a condurre le operazioni. La Pro Sesto si dimostra
squadra lenta, priva di cambio di passo, farraginosa nel ripartire. E
in fase difensiva concede molto spazio con marcature larghe che
lasciano molta libertà ai grigiorossi. Gli uomini di Mondonico spingono
con molta volontà e con una insolita capacità di corsa però lo fanno
con una certa confusione. Sulle fasce si va poco con i terzini un po'
troppo bloccati e con Vitofrancesco e Tacchinardi che faticano a
trovare i tempi giusti per gli inserimenti. Soprattutto però è Saverino
a restare troppo distante dagli attaccanti impedendo la costruzione di
trame davvero pericolose. Cionondimeno le occasioni non mancano,
complici i limiti sestesi. Come spesso capita, le migliori arrivano su
palla inattiva, come la traversa di Argilli, o su tiri da fuori, come
quello di Saverino subito dopo. Ad ogni modo pur pasticciando la
Cremonese meriterebbe anche il vantaggio per la mole di gioco prodotta.
Col passare dei minuti però la spinta si affievolisce un po' anche
perchè le squadre si allungano prematuramente, specialmente i
grigiorossi. Il gioco si fa duro per una serie di falli non rilevati
dal pessimo arbitro Bolano che dimentica il cartellino e grazia
Bertolini e Viali per duri interventi a centrocampo. Nel finale di
tempo comunque è la Pro Sesto a rendersi pericolosa complice una certa
paura grigiorossa (la partita è importante e il momento delicato e si
vede) e la mancanza di concentrazione. Per due o tre volte consecutive
i grigiorossi si dimenticano avversari liberi in area di rigore ma per
fortuna senza danno.
La ripresa inizia con una novità nella Pro Sesto: esce Fracassetti, a
causa di una botta, subentra Marinoni, senza cambiare modulo. A
cambiare è però la partita con i grigiorossi che si fanno più offensivi
nuovamente e stavolta in modo più incisivo grazie a un Saverino più
ispirato e più vicino agli attaccanti, Temelin e Guidetti, che peraltro
si sforzano di cercarsi senza riuscirci sempre. I grigiorossi
costruiscono subito un paio di occasioni e trovano la via della rete
grazie a una invenzione di Guidetti che in un fazzoletto di campo trova
il modo di saltare il difensore e fulminare il portiere. Un gran bel
gol. Dopo una chance sciupata dalla Pro Sesto (dormita di Pesaresi che
si fa tagliare fuori alle spalle da Campi) è la Cremonese a poter
raddoppiare con una buona ripartenza veloce ma Guidetti fa l'egoista e
non serve Temelin libero facendo sfumare la chance.
Un errore che la Cremonese pagherà caro: poco dopo infatti un lancio
lungo di Campi per Bertolini mette ancora una volta in risalto la
scarsa dinamicità di Argilli e costringe Bianchi a uscire fuori area e
toccare palla di mano.
Con la Cremonese ridotta in dieci ovviamente la gara cambia. Mondonico
deve inserire il portiere di riserva Paoloni e toglie Guidetti
(lasciando in campo Temelin, preferito anche per dargli fiducia in
prospettiva futura, come a Novara). La Pro Sesto comincia a spingere e
i grigiorossi, impauriti sul piano psicologico e progressivamente in
affanno sul piano fisico, si devono chiudere in difesa. Eppure, le
occasioni sono tutto sommato limitate per i milanesi. Al 34' però la
gara cambia ancora: la Pro Sesto toglie Marinoni e mette Valtulina
passando al 4-2-3-1 (Boisfer arretrato al posto di Marinoni con
Valtulina a destra, Bertolini centrale e Maah a sinistra alle spalle di
Beretta). Soprattutto, Mondonico decide di chiudersi ancora di più
togliendo lo stanco Vitofrancesco e inserendo Rizzo. I grigiorossi
passano alla difesa a cinque con Alberto Bianchi a guidare il reparto
(e non Viali) e Pesaresi e Rizzo esterni mentre Saverino va a fare
l'interno destro. E' un 5-3-1 superdifensivo, una scelta che non si
rivela felice. I grigiorossi si tirano infatti addosso la Pro Sesto che
aumenta la pressione quasi senza volerlo. E al 40' una sciagurata
scelta collettiva (tentativo di fuorigioco su palla scoperta) permette
ai sestesi di trovare la via del pareggio. Negli ultimi minuti la
Cremonese, in inferiorità e scoraggiata, rischia anche il ko ma una Pro
Sesto troppo mediocre e timorosa non crede veramente nella vittoria e
si accontenta, al di là di un paio di occasioni sventate da Paoloni.
Anticipazioni e avanspettacolo
Caro direttore, Vorrei
chiedere se è possibile avere qualche informazione aggiuntiva sul
calciomercato della Cremonese in questo periodo. Mi rendo conto quanto
sia difficile scoprire indiscrezioni ed ottenere nominativi di
obiettivi ben nascosti dalla società ma per far sorridere e sognare i
lettori-tifosi provateci ancor di più, se riuscite. Per ciò che
riguarda la Vanoli, invece, concordo con i molti che sostengono che i
giocatori buoni ci sono ma continua a latitare un'identità di gioco
collettivo (vera ed unica arma vincente nei campionati), a favore di
iniziative personali sporadiche ed umorali. Inoltre sono evidenti una
scarsa velocità di circolazione di palla in attacco ed unaaltalenante
intensità difensiva, con scarsi aiuti. Così non va bene! E pensare di
mettere in discussione il coach, proprio no? Per chiudere, vorrei
sottolinere anche il disappunto nel vedere la Witor's con problemi di
organico e con preparazione fisica che pare inadeguata, visto che quasi
tutti gli avversari vanno a doppia velocità. Tutto ciò porta ai cali di
concentrazione ben noti ed ai risultati altelananti. Peccato, perché si
potrebbe anche tentare di lottare per i playoff, se fosse possibile
attuare questi sforzi migliorativi da partedi dirigenza e sponsor. Grazie e... in bocca al lupo per tutte le nostre squadre e per il quotidiano on line! Lapo 59@virgilio.it ------- Il
direttore è piuttosto contrario ad inseguire le indiscrezioni che
vengono fatte circolare dai procuratori per collocare i loro pupilli.
Si può anche vantare di avere anticipato un nome giusto quando se ne
sono fatti circolare mille. Ma non è serio: è un avanspettacolo dei
venditori di fumo. Quando
le anticipazioni hanno credibilità, Il Vascello tenta di arrivare per
primo. E' il caso del ritorno di Mondonico dato solo dal nostro
giornale per allenatore della Cremonese con un paio di mesi di
anticipo. E' così che si guadagna credibilità, non avventandosi su
tutto. Meglio una notizia in meno che una bugia in più. Quanto al resto della lettera, sono rispettabili opinioni. Il nostro giornale è aperto a tutti i pareri.
Caro direttore,
grazie per la puntuale e precisa risposta. In fondo anch'io intendo lo
sport e le relative notizie, come correttamente le divulgate Voi de "Il
vascello". L'unica cosa che aggiungo, è che, a volte, i tifosi fremono
nell'attesa di novità positive di mercato, sognando ciò che attendono
ormai da troppi anni: una Cremonese competitiva ed all'altezza del suo
presidente e della città. Ho notato comunque i nomi di Ferrari per
l'attacco e di Scaglia a centrocampo. Magari riuscissimo ad
acquistarli!
A questi, suggerirei di aggiungere un buon difensore, visto l'esito
della partita odierna e relative sbavature del pacchetto arretrato
grigiorosso. Spero che già siano sulle tracce di qualcuno.
Resto della mia idea sullo scarso organico della Witor's e sul coach
della Vanoli: il pur problematico e magari poco empatico Trincheri, sta
facendo miracoli a Veroli con molto molto meno materiale di qualità!
Che ci sia un altro ritorno eccellente a Cremona?
Grazie e complimenti di nuovo a questa interessante e piacevole realtà giornalistica che ho scoperto da poco.
Rinviato il passaggio di proprietà del VeronaIl sito
internet del quotidiano " Tuttosport " pubblica una interessante
notizia sul futuro del Verona. E' stato infatti posticipato al 21
gennaio l'accordo fra le parti per finalizzare il passaggio di
proprietà dell' Hellas Verona. Lo annuncia lo studio
Belluzzo&Associati per conto dell'acquirente, l'imprenditore
gardesano di Castelnuovo Giovanni Martinelli. La nuova data per il
trasferimento della società si è resa necessaria per il grave incidente
stradale occorso, nei giorni scorsi, al Conte Pietro Arvedi. Il 20
dicembre scorso, la sera prima del sinistro, era stata sottoscritta la
lettera di intenti che avrebbe dovuto definire, nei dettagli, il
trasferimento entro l' anno della proprietà dell ' Hellas Verona.
fonte: vascellocr.it
|