22 maggio 2011
La nuova Lega Pro a 76 squadre
Operazione 76: la nuova Lega ProFonte: Nicola Binda/Gazzetta dello Sport
| © foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
55-90-76-60: se volete giocarli al lotto, magari sulla ruota di Firenze
(sede della Lega Pro), provateci. Sono i numeri delle squadre di Lega
Pro, la cui evoluzione passa attraverso una serie di processi complessi
che stanno per essere ufficializzati. Oggi le squadre sono 85 (5 in meno
rispetto alla scorsa stagione, causa mancanza di squadre ripescabili):
36 in Prima divisione, 49 in Seconda. Dalla D ne sono salite 9, dalla
Seconda ne scendono 4, così l´organico è tornato a 90.
Iscrizioni - Il problema saranno le iscrizioni: tra
squadre che rinunciano e altre non in regola, si prevedono molti tagli.
Quanti, è impossibile dirlo: un anno fa sono saltati 18 club (più
l´Ancona in B), adesso saranno di più. Oltre a chiudere questa stagione
con i conti in regola, bisogna avere la forza per affrontare la
prossima. Per la Prima la fidejussione sale a 600mila euro (era di
400mila), per la Seconda a 300mila (da 200mila). In più, ci saranno
norme più rigide per gli stadi: niente deroghe (salvo per chi sale dalla
D), chi non è a posto non viene iscritto. E chi salta tra le 90 non
viene sostituito: ma se saltano più di 14 club (sicuro) si va ai
ripescaggi, in modo da portare l´organico a 76, come stabilito
nell´accordo tra Lega Pro e Aic.
Ripescaggi - Il Consiglio federale ha dato mandato ai
presidenti delle leghe di B, Pro e Dilettanti di varare la normativa. I
criteri sono i soliti, valutando piazzamento in classifica (valore 50%),
storia (25%) e media spettatori ultimi 5 anni (25%). Non sono
ripescabili le squadre che negli ultimi 5 anni hanno già avuto un
ripescaggio nel campionato dove dovrebbero essere nuovamente ripescate.
Una novità: no ai salti doppi, quindi chi ha vinto la serie D si ferma
in Seconda e non va in Prima (come il Pisa l´anno scorso), e
dall´Eccellenza chi è stato promosso si ferma in D, non può salire in
Seconda (vedi la Sanremese l´anno scorso).
Fidejussioni - E poi, per essere ripescati, occorrerà
pagare. Per la Prima va messa un´altra fidejussione da 600mila (l´anno
scorso era di 400mila), per la Seconda un´altra da 300mila (l´anno
scorso era di 200mila). In più va aggiunta una cifra a fondo perduto per
la Figc: l´anno scorso era 400mila per la Prima e 200mila per la
Seconda, adesso sarà abbassata. Quindi, una volta fatte le graduatorie e
scartati i non aventi diritto, si guarderà chi può permettersi di
pagare certe cifre. E si fanno i ripescaggi per avere appunto 76
squadre: 36 in Prima (due gironi da 18) e 40 in Seconda (due gironi da
20). Questo è il primo passo verso i 60 club di Lega Pro (divisione
unica) previsti fra tre anni.
I pareri - Francesco Ghirelli, d.g. della Lega Pro,
spiega: "Noi ci auguriamo di avere 90 squadre, ma se scendiamo a 76 è
per fare un campionato con più certezze a livello economico, agonistico e
organizzativo, dove poter crescere bene i giovani". E l´Aic applaude,
attraverso il vice-presidente Umberto Calcagno: "Non è importante
"quante" squadre rimangono, ma "come" rimangono: perdiamo molti posti di
lavoro, ma almeno chi resta, grazie alle fidejussioni più alte, ha la
garanzia di prendere lo stipendio". fonte: tuttolegapro.com
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