Benevento-Crotone, chi cambia interpreti?Moriero ha chiuso il sipario, gli ultimi ritocchi alla sua squadra li farà in gran segreto. Soda se n’è andato nella sua Cutro dove potrà confidare sulla discrezione di parenti ed amici e lasciare un alone di dubbio sulla formazione che scenderà in campo domenica. Siamo già alla vigilia di “gara-uno”, il play off che assegna la B, è legittima un po’ di pretattica, l’ansia sale, nessuno vuole concedere vantaggi all’avversario. Anche se alla fine entrambi gli allenatori si accorgeranno che c’è poco da inventare: si percorrono i solchi tracciati, anche piccole variazioni finiranno col cambiare poco la sostanza. Moriero si dibatte sulle formulette del suo modulo: 3-4-3 o 4-2-3-1? Quale tattica sceglierà il tecnico leccese: quella delle due gare play off con l’Arezzo o quella collaudata di tutto il campionato? Col 3-4-3 ha asfaltato l’Arezzo, ma già solo il fatto che sia assalito dal dubbio farebbe pendere l’ago della bilancia dalla parte della seconda opzione. Il ragionamento è semplice: il 3-4-3 (o 3-4-2-1, visto che di attaccanti veri ce n’era uno solo, Russo), che gli ha consentito di rinforzare la difesa con l’inserimento del brasiliano Diniz tra i due centrali Pedotti e Scognamiglio e la rinuncia ad una mezza punta, si è reso necessario per fronteggiare un avversario che aveva maramaldeggiato solo un mese prima (il 3 maggio, terz’ultima di campionato, 4-0 per i toscani). Moriero lo ha varato per la prima volta nel play off d’andata per timore di ripetere l’infausta partita di maggio. E’ andata benissimo, perché ha vinto 2 a 1 ipotecando la finale, e allora lo ha ripetuto anche nella sfida di ritorno contro un Arezzo tatticamente ancora più dissennato. Ma ora l’avversario cambia, c’è il Benevento, che non è l’Arezzo, né tecnicamente, né tatticamente. E poi gioca allo Scida e in casa vorrà mettere fieno in cascina, cercare un vantaggio per la gara di ritorno. Ecco perchè finirà con lo scegliere il 4-2-3-1, che gli consente di riportare Galeoto e Morleo nella linea difensiva e di inserire tre mezze punte alle spalle di Nello Russo. Un difensore in meno, un attaccante in più. E’ vero che la squadra ne uscirebbe quasi completamente ridisegnata rispetto alle sfide con l’Arezzo, ma è anche vero che Moriero non ha avuto mai paura di cambiare. Tornando al vecchio modulo, il tecnico leccese dovrà togliere uno dei tre difensori centrali (Pedotti o Diniz: Scognamiglio è inamovibile), ed inserire una mezzapunta: il problema è che ha Aurelio fuori per squalifica, per cui i volti nuovi (si fa per dire..) alle spalle di Russo sarebbero due, diciamo il giovane Petrilli e il brasiliano Caetano. Con il 3-4-3, invece, Moriero si ritroverebbe a fare una sola sostituzione, quella forzata dello squalificato Aurelio. Da qui tutti i dubbi della vigilia.Il Benevento riparte dal suo collaudato 4-4-2, più lineare, meno frenetico dei moduli che ha in mente Moriero. Alcuni duelli sembrano comunque scontati: a centrocampo si fronteggeranno in mezzo Pacciardi e Galardo contro Cinelli e Cejas, forza fisica e ritmo contro esperienza e tecnica. Occhio alle incursioni offensive del gigante pisano, che in area giallorossa sarà certamente sorvegliato a vista da qualche difensore della sua stessa stazza. Interessanti i duelli sulle corsie laterali. A destra dello schieramento sannita dovrebbero essere riconfermati Cattaneo e Statella, di fronte troveranno quasi certamente Morleo e Basso. Brutti ricordi per il giovane esterno di Melito Porto Salvo,che in campionato soffrì le scorribande di Morleo, che andò anche a segnare un bel gol. Statella non ha dimenticato e nel frattempo è cresciuto tanto da poter capovolgere le gerarchie col mancino di Mesagne. A Cattaneo toccherà tenere d’occhio Simone Basso, un tipetto poco raccomandabile, un passato senza acuti, ma una stagione coi fiocchi quest’anno in rossoblù (30 partite, 9 gol). Sull’altro versante Palermo e Ciarcià se la vedranno con Galeoto e Petrilli. All’ex della contesa toccherà tenere impegnato il più esperto della sfida: in poche parole Ciarcià dovrà provare a tenere schiacciato in difesa il trentasettenne Galeoto, una lunga carriera in B con Palermo, Salernitana, Pescara, Treviso, Genoa e Messina. Il giocatore forse più importante in una banda senza solisti. A Palermo il compito di ridurre al minimo la vivacità del giovanissimo Petrilli, che Moriero ha lasciato fuori nelle sfide con l’Arezzo. Ferraro e Landaida dovranno guardare a vista Nello Russo, buona tecnica, ma mai bomber di razza (7 gol in questa stagione, più uno nei play off), uscendo di volta in volta sulla mezza punta centrale, che dovrebbe essere il brasiliano Caetano Prosperi Calil, portato in Italia dal Siena dopo aver militato nell’Atletico Paranaense (A brasiliana) e nell’Ipatinga, un giocatore di buona tecnica, ma non molto continuo (22 presenze, 7 gol), tanto che il tecnico leccese contro l’Arezzo gli ha preferito il napoletanino Aurelio.Duello a distanza tra i due portieri, Farelli e Gori. Il crotonese è uomo di Moriero che lo ha avuto anche l’anno scorso a Lanciano. Avrebbe dovuto fare il secondo a Concetti, ma s’è ritrovato titolare dopo l’infortunio del portiere scuola Lazio. Farelli s’è fatto apprezzare, ma il confronto con uno dei portieri più forti della Prima divisione non può reggere. Gori è proiettato verso il grande calcio, la speranza è che ci arrivi col Benevento.IlSannioquotidiano.itCrotone, in cinquemila per la BI calabresi, per l’andata della finale col Benevento, riscoprono il pubblico delle grandi occasioniCROTONE - Arriveranno stamani in città gli ispettori della Lega Pro in vista della prima finalissima col Benevento di domenica prossima. Ma il lavoro organizzativo se vogliamo, è già a buon punto. Del resto avendo partecipato, negli ultimi cinque anni a ben due play off ( uno vinto nel 2003/ 2004, con la squadra allenata da Gian Piero Gasperini contro Benevento e Viterbese e uno perso lo scorso anno contro il Taranto di Marco Cari) l'organizzazione è oleata al punto giusto. Tanto che sia nel primo che nel secondo play off non si è registrato il minimo incidente. A testimoniare la maturità di una società e di tifosi che pensano solo a sostenere la propria squadra piuttosto che ad altro ( incidenti e altre violenze del genere). BIGLIETTI - Tuttavia l'organizzazione collaterale alla vendita dei biglietti è ormai in fase avanzata ed il monito lanciato dal presidente della Lega Pro, Mario Macalli, non può riguardare il Crotone che è sempre andato incontro ai tifosi ospiti. Tanto che qualche anno fa la società ospitando, in campionato, l'Avellino per una gara che avrebbe potuto sancire, come poi fu, la promozione in B degli irpini, dette alla società ospite il quadruplo dei biglietti che le spettavano. Per la gara di domenica lo Scida ha una capacità di 7.500 posti disponibili. Di questi 750 sono stati inviati a Benevento e sono stati esauriti in pochissime ore. Non sono previsti altri invii: « I numeri sono stati definiti - dice a questo proposito il diesse Ursino - dalla Lega Pro in una riunione lunedì a Firenze, presenti i rappresentanti delle dieci società finaliste dei play off ». Finora a Crotone sono stati venduti poco più di 1.000 biglietti che uniti ai 750 di Benevento fanno quasi duemila. Ma il tifoso crotonese, si sa, è solito aspettare l'ultimo momento per acquistare i tagliandi. Insomma si prevedono domenica non meno di cinquemila presenti. Numeri raggiunti sono in alcune partite dei cinque anni trascorsi in serie B. ORDINE PUBBLICO - Il Crotone si sta preparando fin nei minimi particolari per ospitare il Benevento nella prima delle due gare che valgono il salto in B. La Questura di Crotone, comunque, che nelle gare di campionato impegna dalle 100 a 150 unità, per la gara di domenica prevede di arrivare alle 200/ 250. Tutti agiranno sotto le direttive del Antonio Ferrante, primo dirigente. I tifosi beneventani saranno scortati da agenti della Questura di Benevento. Al ritorno nel Sannio provvederà la Questura di Crotone. Questo lato di organizzazione sarà argomento di una riunione in Questura domani mattina. STEWARD - Sarà aumentato anche il numero degli steward. Ai quaranta messi a disposizione dal Crotone calcio si aggiungeranno quelli inviati dalla lega di Firenze, da 15 a 20. In una delle due tribune stampe agirà come al solito il GOS (Gruppo Operativo Sicurezza), con sedici telecamere collegate ad altrettante telecamere di servizio. LA SQUADRA - Ieri Francesco Moriero ha allenato e provato schemi e squadra a porte rigorosamente chiuse. Come consuetudine. Non vuole dare alcun vantaggio agli avversari.di Luigi Ioele - IlCorrieredelloSport.itfonte: lostregone.net